«Per funzionare
deve sfrattare gli indigenti e licenziare i lavoratori»
Attualità
POLITICA 2021
Società
partecipata in rosso
Il Cittadino Governante
interviene sul piano di risanamento della Giulianova
Patrimonio
GIULIANOVA,
15.9.2021 -
Dopo tanto tempo, e tardivamente, è arrivato in
consiglio comunale il Piano di risanamento della
Giulianova Patrimonio, società partecipata al 100% del
Comune, dal 2017 in perdita.Dal 2019, dopo tre
anni consecutivi di bilanci con risultati di esercizio
negativi, si sarebbe dovuto portare senza indugio,
come prescrive la legge Madia sulle Partecipate, un
Piano di risanamento.
Nel frattempo, anche dopo l’insediamento del sindaco
Costantini, a giugno del 2019, la crisi finanziaria è
continuata tanto che sappiamo che anche i bilanci del
2020, 2021 e 2022 si sono chiusi o si chiuderanno con
perdite! Cioè un altro triennio in perdita!
Gli errori di
gestione della precedente amministrazione nelle tre
ultime annualità sono stati confermati e addirittura
aggravati da quella attuale con l’aggiunta di
cospicue spese inutili, quali i 54.000 euro l’anno per
lo stipendio di un direttore generale - non necessario,
infatti prima non c’era - voluto da Costantini per il
suo grande e decisivo sostenitore elettorale, l’avvocato
Gatti di Teramo, e i 30.000 euro per la Due Diligence,
inutile analisi della situazione affidata ad esperti
esterni, situazione che doveva essere ben chiara a chi
aveva detto che sapeva dove mettere le mani andando in
Comune.
Addirittura
ieri si è saputo che ora ci sarà anche un ulteriore
sperpero di denaro pubblico in quanto la maggioranza
vuole dare un incarico ad un legale per promuovere
l’azione di responsabilità nei confronti della
passata amministrazione.
A parte che
sarebbero coinvolti anche l’attuale amministrazione
e gli uomini da essa nominati all’interno della
società partecipata, visti il protrarsi e
l’aggravamento della sua crisi finanziaria, ma
come fa a non essere chiaro che le fallimentari
condizioni in cui versa la Giulianova Patrimonio
dipendono da scelte amministrative sbagliate del
Comune e da una gestione inadeguata da parte dei
vari amministratori unici dell’azienda?
Infatti
l’amministrazione comunale precedente aveva cercato
di alleggerire il proprio bilancio conferendo alla
Giulianova Patrimonio servizi pubblici importanti
come lacura del verde, i servizi
cimiteriali, la manutenzione, il
mercato ittico senza finanziarli adeguatamente
per le prestazioni che riceveva. Mentre i due
settori che potevano dare utili,
Farmacia
comunale e Parcheggi a pagamento venivano
saccheggiati pretendendo per il Comune 100.000 euro
l’anno dalla Farmacia e il 70% dell’incasso, con un
minimo di 130.000 euro all’anno, dal servizio dei
Parcheggi a pagamento. Con queste premesse e con una
gestione non ottimale dell’azienda era ovvio che
questo sarebbe stato l’esito.
I necessari
correttivi avrebbe potuto apportarli l’attuale
amministrazione una volta insediata nel 2019,
modificando tempestivamente nel Bilancio comunale le
poste in entrata e in uscita relative alla
Giulianova Patrimonio.
Non è stato
fatto, noi l’avremmo fatto subito invece, e non ci
sarebbe stata poi la necessità di questo Piano di
risanamento dagli esiti incerti e penalizzante per
cittadini e lavoratori.
Ci sembrano,
pertanto, fuori luogo i toni trionfalistici usati
dal sindaco e dall’assessore Giorgini in quanto:
Il
Piano presentato ha scelto la via più facile
- quella della vendita di molta parte del
patrimonio immobiliare e della esternalizzazione
dei servizi in deficit - che per risultare
efficace comporterà, però, lo sfratto di
molte famiglie indigenti e il licenziamento di
parecchi lavoratori;
Non
contempla inoltre la soluzione per i circa 5
milioni di euro che la Giulianova Patrimonio
deve dare alla società Giaro dopo che il TAR
ha accolto il suo ricorso per la nota vicenda
urbanistica della scuola Acquaviva. Se ciò
venisse confermato anche nei gradi successivi
sarebbe un colpo non da poco per Partecipata e
Comune.
Si poteva
fare diversamente, ovviamente, rimodulando subito
alcune poste del Bilancio comunale, alienando solo
una piccola parte degli alloggi (per evitare nuova
emergenza abitativa) e dando impulso, in una prima
fase, all’ottimizzazione della gestione dei vari
asset per poi nel corso del tempo, se necessario,
procedere a una chiusura non traumatica della
società partecipata, tornando a gestire in proprio i
servizi pubblici coinvolti, mettendo così fine a
quella specie di Comune parallelo, opaco e
inefficiente, che è diventata, nel corso del tempo,
la Giulianova Patrimonio.
Infine,
mentre si autoincensano per questa operazione che
secondo loro salverebbe la Giulianova Patrimonio,
Costantini, Giorgini e tutta la maggioranza - alla
ricerca dei responsabili delle condizioni in cui è
stata precipitata la Giulianova Patrimonio - hanno
tentato la via della mistificazione. Hanno accusato
l’amministrazione di centro-sinistra e persino noi
del Cittadino Governante di essere i responsabili
dei 4 milioni di debiti che attanagliano la
partecipata.
Su questo
vogliamo essere chiari di fronte a tutta la
cittadinanza
Costantini
commette un grave errore se ci accomuna alla
maggioranza che, in quel periodo, ha fatto scelte di
governo sbagliate. Noi siamo stati in consiglio
comunale all’opposizione per ben due mandati,
denunciando il “carrozzone” che stava diventando la
Giulianova Patrimonio e contrastando le tantissime
scelte amministrative poi rivelatesi sbagliate;
mentre esponenti del centro-destra entravano in
giunta con Mastromauro. E se vogliamo dirla tutta
l’alleanza con quelli che Costantini ritiene i
responsabili di tutti i peggiori misfatti giuliesi
l’ha fatta proprio lui quando ha avuto l’appoggio di
esponenti di primo piano del PD che addirittura si
sono candidate in liste che lo sostenevano e quando,
grazie all’accordo Gatti-Ginoble - rivelato
pubblicamente nei giorni scorsi dall’avv. Pierangelo
Guidobaldi - ha operato per non far appoggiare dal
PD alle elezioni del 2019 il cambiamento
politico-amministrativo che il Cittadino Governante
presentò alla città.
Senza queste
manovre di bassa politica ora ci sarebbe un altro
governo in città e non di centrodestra. Noi
pensiamo, comunque, che la cittadinanza stia
riflettendo sul complessivo operato dell’attuale
amministrazione e che, alle prossime elezioni, la
coalizione che stiamo allestendo, insieme ad altre
forze della sinistra e dell’ambientalismo, su basi
di vero rinnovamento e di profondo cambiamento potrà
riscuotere la fiducia dei cittadini.
Il Cittadino Governante
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