Nuovo botta e risposta tra
Il Cittadino Governante e il Sindaco Costantini
GIULIANOVA,
11.4.2021 -
Nuovo
botta e risposta tra Il Cittadino Governante e il
Sindaco Jwan Costantini alla luce del pronunciamento
della Corte di Cassazione sulla vicenda legata a Palazzo
Gavioli, opera bloccata a fianco al Palazzo Kursaal sul
Lungomare Zara carreggiata ovest. Di seguito i
rispettivi comunicati riportati integralmente.
Il Cittadino
Governante:
«Palazzo Gavioli: dopo la Cassazione, Costantini
dica da che parte sta»
La pronuncia della Cassazione intervenuta sulla
lunga vicenda giudiziaria riguardante palazzo
Gavioli conferma che i reati contestati dalla
Procura di Teramo, accertati in primo grado dal
Tribunale e confermati in Appello ci sono tutti.
Infatti la Corte ha rigettato la richiesta di
assoluzione degli imputati ed ha semplicemente
annullato le condanne per intervenuta prescrizione
dei reati.
Quindi ora tocca alla politica intervenire per il
ripristino del rispetto delle norme violate e per il
buongoverno del territorio, altrimenti la
costituzione di parte civile del Comune sarebbe da
considerare una mera azione di facciata.
Spetta all’amministrazione comunale dare
l’indicazione all’Ufficio tecnico di accertare gli
abusi edilizi perché si emetta la conseguente
ordinanza di abbattimento del grezzo di palazzo
Gavioli per ripristinare il rispetto delle regole
sul Lungomare monumentale e per tutelare lo storico
Palazzo Kursaal riportando il tutto nell’ambito
della legalità.
Sempre a tutela del bene culturale Kursaal spetta
all’amministrazione comunale il compito di
ripristinare le norme urbanistiche modificate alla
chetichella nel 2013 e aggravate recentemente
dall’attuale maggioranza.
La nostra posizione in proposito è chiara: sin dal
primo momento ci siamo opposti a quello sfregio al
Kursaal invocando il rispetto delle norme
urbanistiche; negli anni abbiamo più volte avanzato
proposte perché si ripristinasse la legalità
violata; oggi torniamo a chiedere al sindaco
Costantini e alla sua maggioranza di assumere tutti
i provvedimenti amministrativi necessari per
rimuovere l'abuso edilizio che deturpa il lungomare
monumentale.
Non farlo significherebbe dimostrare di non avere a
cuore gli interessi pubblici e i beni comuni.
E allora sì che ci sarebbe da chiedersi: se non
quelli di tutti, quali sono gli interessi che
l’amministrazione Costantini intende tutelare?
La
replica del Sindaco Jwan Costantini
É necessario un breve chiarimento del dispositivo
della Corte di Cassazione per replicare
all’articolo scritto dal Il Cittadino Governante
dal titolo: “Palazzo Gavioli: dopo la Cassazione,
Costantini, dica da che parte sta”.
La Suprema Corte ha annullato la sentenza della
Corte di Appello di L’Aquila per intervenuta
prescrizione; ha inoltre deciso che la confisca del
“palazzo Gavioli” dovrà essere valutata dalla Corte
di Appello di Perugia, in sede di rinvio.
Le motivazioni ne chiariranno le ragioni ma può
verosimilmente ritenersi che il giudice di merito
dovrà verificare la proporzionalità della confisca
con il grado di responsabilità di Gavioli per
decidere se applicare misure meno restrittive,
valutando la proporzionalità della confisca rispetto
alle risultanze oggettive emerse in dibattimento.
È evidente che l’azione amministrativa del Comune
dovrà essere decisa in funzione di quanto deciderà
la Corte di merito.
Nessun’altra ragione condiziona la volontà del
Comune il cui unico scopo è tutelare gli
interessi dei cittadini nel rispetto della legalità,
contro cui domande insinuanti e diffamatorie non
possono che infrangersi. Ci si meraviglia di tali
dichiarazioni, vista anche la presenza di un
avvocato tra i consiglieri del gruppo consiliare de
Il Cittadino Governante.
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