Dal 20
dicembre 2022 al 7 gennaio 2023, Giulianova, Corso
Garibaldi 30
Mostra collettiva A
cura di Berardo Montebello Presentazione: Marialuisa De
Santis e Paolo Giorgini Introduzione: Carmine Galiè Nel
Catalogo: testi di Marialuisa De Santis e Maurizio
Vitiello, elaborazione grafica di Jessica Montebello
Attualità
cultura 2022
Arte
contemporanea
Alla RespirArt Gallery lamostra
collettiva 'Artists
for Peace'
GIULIANOVA,
18.12.2022 -
La RespirArt Gallery è lieta di presentare “Artists
for Peace” a cura di Berardo Montebello,
mostra collettiva di arte contemporanea con opere di 20
artisti internazionali dedicate al tema della pace.
L’inaugurazione si
terrà il 20 dicembre nella RespirArt Gallery di
Giulianova alle ore 18 con gli interventi di
Marialuisa De Santis, Paolo Giorgini
(Assessore alla Cultura di Giulianova), e
Carmine Galiè, oltre alla presentazione del
catalogo. La mostra sarà visitabile fino al 7 gennaio,
dal lunedì al sabato esclusi festivi.
Artisti
partecipanti: Sonia Babini, Antonio Carbone, Beatriz
Cardenas, Nicola Caroppo, Marisa Cesanelli, Mario Di
Paolo, Camillo Fait, Marco Fattori, Pina Fiori, Lucio
Monaco, Emidio Mozzoni, Gramoz Mukja, Gary Paller,
Antonio Pallotta, Carina Pieroni, Pino Procopio, Italo
Pulcini, Miriam Salvalai, Isabela Seralio, Lucia
Spagnuolo.
Testi in catalogo
di Marialuisa De Santis e Maurizio Vitiello,
elaborazione grafica di Jessica Montebello.
«Quest’anno gli artisti di tutto il mondo si sono spesi
per invocare la fine delle violenze: la loro voce passa
attraverso espressioni artistiche che direttamente o
indirettamente finiscono per creare un coro di dissenso
e mirano alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
In questa mostra plasticamente si chiudono in un
abbraccio simbolico diversi linguaggi artistici:
acrilici, oli e tecniche miste su diversi supporti,
stampe su acetati e due bronzi particolarmente
significativi. Quello di Camillo Fait mostra cavalli di
diversi e fantastici colori che si librano in aria e
sembrano congiungersi armoniosamente in una coreografia
intonata e solidale: la richiesta di una vita libera e
pacifica; l’altro, di Pino Procopio, con ironia surreale
propone una sorta di pingue cavallo di Troia cavalcato
da due indimenticabili innamorati. C’è chi sulla tela
diluisce il colore in gradazioni cromatiche e tonali,
estenuandolo o a volte aggrumandolo con una resa quasi
onirica (Sonia Babini); Antonio Carbone invece usa il
colore in modo minimale e cerca variazioni appena
percepibili per poi contrapporle delicatamente a forme
perfette. Per Beatriz Cardenas la ricerca è nel
confronto di geometrie colorate; per Nicola Caroppo
nella scomposizione e ricomposizione di volti in un
gioco teso a creare ombre e giochi di luce. La ricerca
può portare a materiali di recupero, piegati con
sapienza ad esprimere il “non materiale” (Marisa
Cesanelli) o a lavorare per una icona essenziale e
riconoscibile, sia pure nella sua originalità
strutturale come avviene per Marco Fattori. E c’è chi da
questo cuore ha fatto nascere la sua passione per la
natura (Pina Fiori). Non manca la tecnica del collage e
del décollage di Lucio Monaco che propone un ricordo del
pacifista John Lennon. E c’è chi invece ripropone
l’immagine universale della colomba della pace in un
caleidoscopio sorprendente di forme e colori ( Emidio
Mozzoni). Sembrano un invito al gioco e alla
condivisione i fiori di Antonio Pallotta. Decisamente
più inquietante la rappresentazione di Gramoz Mukja: un
uomo rannicchiato in posizione fetale e legato daun lungo e inestricabile laccio rosso È possibile che
sulla tela la stesura delle onde del mare acquistino la
fluidità di un’ala (Carina Pieroni) o possano essere
scrutate misteriosamente dalla riva con accanto un
orologio che aspetta di essere aperto come fosse una
serratura (Italo Pulcini). Mario Di Paolo ci consegna
un’opera in cui un uccello in volo sembra distruggersi
nel cielo e lasciare piume sfrangiate in una terra in
fiamme. Poi il colore usato con impeto quasi gestuale ma
sapientemente avvolgente da Henry Paller ci investe in
modo energizzante. E le corde di Miriam Salvalai,
collegamento, unione tra coscienza umana e essenza
spirituale ma anche tra cielo e terra e tra gli uomini
tutti. Isabela Seralio con una pittura densa e materica
ci propone due mani tese a significare che la pace è
nelle mani degli uomini e Lucia Spagnuolo una sorta di
libro non scritto e un gioco segnico di lettere che sta
a noi trovare.
La meraviglia di
questa mostra è tutta però nella diversità degli artisti
e del loro codice espressivo. Nell’unione che hanno
dimostrato nel rispondere all’appello di Berardo
Montebello e nel voler testimoniare insieme la loro
speranza, la loro voglia di dare un’altra chance alla
pace, come cantava John Lennon»
Marialuisa De
Santis
«Il nuovo
progetto della RespirArt Gallery, ideato da Berardo
Montebello, ci fa comprendere la vitalità dell’arte
contemporanea. Protagonisti artisti con crediti alle
spalle, in una collettiva sagace, hanno scritto un lungo
messaggio di pace. Simboli e figure, astrazioni multiple
hanno interpretato i respiri del mondo; colori e segni
hanno posizionato un fronte di futuro sereno e aperto.E’
emersa una coscienza di menti esperte proiettate nella
vita, nonché si è delineato un incontro di
multiculturalità per una piattaforma di un divenire
autentico e di forte creatività sorgiva. La storia
dell’Uomo è successione di guerre con pochi spazi
temporali governati dalla Pace.Al di là delle note
contingenze politico-militari ai confini dell’Europa, il
sogno della Pace è stato corroborato, convintamente, e
ogni opera è un tassello costruttivo.
Fabbricare e
inseguire l’armonia significa un ampio esercizio di
libertà.Su una base memoriale, è stato sviluppato un
coordinamento essenziale e proficuo per poter registrare
e incanalare quelle forze necessarie ad alimentare la
coscienza del mutamento.
Questo momento
ci permette di rivedere l’arte in azione, nonostante
la scia della
conclusione pandemica, dovuta al Covid-19 con tutte le
sue varianti, da Delta a Omicron 1, 2 e 3, e della
conseguenziale “follia” della guerra Ucraina-Russia,
pagina che ci ha turbato, profondamente, da ascrivere a
un demoralizzante “cahier de doléances”.Il
2022 ha rideterminato le coste dei canali della
resilienza e questa rassegna comprende un significativo
“corpus”, agitato dalla frontiera di un’inarrestabile
voglia di creatività e di esserci.Gli
artisti da “viaggiatori dell’anima” hanno fissato “le
loro identità”
declinando conoscenza ed esperienza in vari codici
linguistici, rilanciando vicende formative e
sunti della propria esistenza.Questi operatori, in un
gioco di rimandi, hanno racchiuso un “sentiment”,
collegato a un “esprit”, nonché determinato proiezioni
estetiche, convertite in parallele sequenze
sociologiche, e pulsazioni e vibrazioni, orientate al
domani.Con
questa mostra sono proposti accenti di novità e conferme
di pulsanti indirizzi e di vigili orientamenti.E’
stato un vero sostegno sociologico all’incontro e
allo sguardo per nutrire parabole visive.
Giulianova con
quest’iniziativa, ha manifestato una sensibilità
appropriata e riscuote, acor di più, considerazione e
attenzione».
Maurizio Vitiello
SCHEDA
INFORMATIVA
Mostra collettiva: Artists for Peace
A cura di:
Berardo Montebello
Presentazione
di: Marialuisa De Santis e Paolo Giorgini
Progetto
grafico: Jessica Montebello
Testo critico in
catalogo: Marialuisa De Santis e Maurizio Vitiello
Luogo: RespirArt
Gallery - Corso Garibaldi 30, Giulianova (TE)
Durata mostra: dal
20 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023
Orari mostra: tutti
i giorni (festivi esclusi), dalle 17.00 alle 20.00