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Attualità
POLITICA 2022

 

 
Assise civica 29 dicembre
Cittadino Governante: «A Giulianova in Consiglio Comunale democrazia calpestata»
 

GIULIANOVA, 29.12.2022 - Vogliamo denunciare pubblicamente il comportamento antidemocratico, non rispettoso dei diritti dei consiglieri comunali da parte del presidente del consiglio comunale Francioni e del sindaco Costantini.

 

È una storia che va avanti da troppo tempo ormai e non è più tollerabile!

 

A Giulianova la democrazia e la partecipazione vengono costantemente calpestate dall’attuale classe dirigente persino dentro la massima assemblea civica dove sono i rappresentanti eletti dal popolo.

 

Se ci sono dei punti che, per legge, devono essere approvati dal Consiglio Comunale vuol dire che non possono essere approvati in Giunta, quindi va da sé che occorre rispettare pienamente i diritti di tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, per cui:

  1. I consiglieri, per legge, devono avere tutta la documentazione in tempi congrui per prepararsi adeguatamente prima di esprimere e motivare il proprio voto.

  2. Le riunioni del consiglio comunale devono essere programmate e previamente concordate con i capigruppo (come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale) affinché tutti i consiglieri possano organizzarsi per tempo e rendere compatibili gli impegni pubblici con quelli privati e professionali.

  3. Vanno evitati ordini del giorno con troppi punti che comportano poi tempi infiniti e poco utili delle sedute di consiglio. D’altra parte il consiglio può riunirsi anche più frequentemente; ciò favorirebbe anche la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

Invece la realtà della vita istituzionale nel Comune di Giulianova è questa:

  1. Il presidente del consiglio Francioni non convoca mai la commissione dei capigruppo per programmare i lavori e gli ordini del giorno delle varie sedute.

  2. Ai consiglieri comunali di opposizione non viene più dato il cartaceo della documentazione (fondamentale nella preparazione dei vari punti) mentre ci risulta che i consiglieri di maggioranza ne usufruiscono.

  3. Le commissioni consiliari (previste dallo Statuto comunale) vengono convocate solo pochi giorni prima, spesso senza documentazione. In ogni caso i consiglieri non hanno a disposizione i previsti 7 giorni per esprimere il loro parere. Così il lavoro istituzionale di approfondimento – che andrebbe garantito almeno nei punti più complessi - viene sostanzialmente impedito e le riunioni si trasformano in meri passaggi burocratici di facciata.

  4. In totale assenza di programmazione le convocazioni delle commissioni consiliari propedeutiche alle convocazioni dei consigli comunali pendono come delle spade di Damocle sui consiglieri di opposizione fino a quando improvvisamente arrivano le convocazioni delle commissioni (da tenersi nei giorni immediatamente successivi). Mediamente 3 giorni dopo le commissioni si impone di andare in consiglio, generalmente con tanti punti all’ordine del giorno, anche molto complessi, che costringono a consigli comunali interminabili.

  5. In consiglio si fa di tutto - anche forzando o non rispettando pienamente il Regolamento consiliare - per coartare e arginare gli interventi dell’opposizione, in particolare dei consiglieri del Cittadino Governante.

Così è accaduto anche per questo consiglio comunale, annunciato sui mezzi di informazione dapprima per il 22 dicembre poi per il 28 e infine spostato al 29 dicembre con 10 punti all’ordine del giorno: alcuni riguardanti il Bilancio, altri le aziende Partecipate,  e poi ancora Il DUP (documento unico di programmazione) importante documento di oltre 200 pagine che sta alla base del Bilancio di previsione,  un punto cruciale di urbanistica (cioè le controdeduzioni alle numerosissime Osservazioni sulla ex Sadam), la mozione su piazza Dalla Chiesa, le modifiche dei Regolamenti del Canone unico e di quello per la vendita degli alloggi comunali.

 

Nel momento in cui sono arrivate le convocazioni delle commissioni consiliari per mercoledì 21 dicembre la documentazione non era ancora stata inviata tutta ai consiglieri, in particolare quella sul complesso punto di urbanistica.

 

È evidente che considerati il poco tempo a disposizione e i numerosi di punti (alcuni molto impegnativi) nessun consigliere può prepararsi adeguatamente su tutti gli argomenti da deliberare, ancor più nel periodo natalizio, tradizionalmente riservato al ritrovarsi in famiglia.

Invero solo punto andrebbe deliberato in consiglio prima del 31 dicembre, tutti gli altri potevano slittare tranquillamente di 10-15 giorni, se si fosse voluto decidere sulla scorta di un vero, fruttuoso dibattito consiliare, arricchito dal contributo di tutte le forze politiche che rappresentano la città. Invece così non è stato: siamo di fronte all’ennesimo tentativo di creare problemi ai consiglieri di opposizione di cui evidentemente si temono gli interventi critici. Da una parte sono state consegnate in extremis le carte e dall’altra è stato convocato il consiglio in un periodo inopportuno e con un ordine del giorno che richiederebbe un dibattito di almeno 10-15 ore!

 

Constatiamo, purtroppo che a Giulianova c’è al potere un gruppo di poche persone - dai comportamenti autoritari e opachi, con molti conflitti di interesse - a cui non interessa il confronto che potrebbe migliorare le scelte amministrative e che più che governare sono interessati a comandare trattando persino la massima assise civica come una cosa di loro proprietà.

 

Ci sembra, infine, che l’andazzo descritto venga imposto anche ai consiglieri di maggioranza; in consiglio comunale – dove si spadroneggia con la forza dei numeri –notiamo, infatti, che i consiglieri di maggioranza si limitano, tranne qualche rara eccezione, a dire: “favorevole” al momento della dichiarazione di voto.

 

Per queste ragioni oggi in consiglio tratteremo solo i due punti che abbiamo potuto approfondire e ci assenteremo per protesta sugli altri 8 punti che siamo stati costretti a non poter preparare.

 

Con questa vibrata protesta contro il bavaglio che si vuole mettere alle forze democratiche Il Cittadino Governante vuole lanciare un grido di allarme ai cittadini e alle forze politiche presenti in città. A Giulianova ormai c’è un’urgenza nelle istituzioni: la vita democratica è messa seriamente in discussione da Costantini e i suoi.

 

Il Cittadino Governante 

Associazione di cultura politica

 

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