Presentate 17 osservazioni
al Piano di Recupero dell'ex Sadam
GIULIANOVA,
23.9.2022 -
Dall'Associazione di Cultura Politica Il Cittadino
Governante riceviamo e pubblichiamo il seguente
comunicato:
Il nostro gruppo consiliare ha presentato 17
Osservazioni alla Variante del Piano di Recupero
dell'ex Sadam.
Un'area così grande (55.000 mq) in centro città
non può essere solo un agglomerato di tanti
palazzoni (fino a 24 metri) con annesso centro
commerciale e con il verde confinato lungo la
ferrovia; senza luoghi pubblici di pregio per la
socializzazione, per la cultura e per il sociale.
Una buona amministrazione comunale dovrebbe volere
una rigenerazione urbana di qualità che arricchisca
il centro cittadino con una bella piazza pedonale,
il teatro e un giardino pubblico. La proprietà
dovrebbe comprendere che costruire un pezzo di città
vivibile e vivace aumenterebbe il valore degli
immobili nel quartiere.
Pubblicheremo, partendo da oggi, le Osservazione
giorno per giorno.
In sintesi esse propongono:
Un diverso assetto della parte pubblica
configurandola come un ulteriore centro del
Lido, capace di attrarre e favorire la
socializzazione.
Maggiore tutela del verde urbano, della
permeabilità dei suoli, della Bioedilizia.
La previsione di un mix di destinazioni d’uso
delle superfici edificabili più tipico del
centro città.
La riduzione del commerciale di media grandezza
a favore dei negozi di vicinato.
La trasformazione di via Trieste in un vero
viale alberato con pista ciclabile.
L’ottenimento da parte del Comune di tutte le
spettanze previste dalla legge e dalla
precedente Convenzione.
Sono tutte proposte migliorative del Piano di
Recupero presentato in consiglio. Stanno dalla parte
di tutti cittadini, proprietari e non proprietari,
come deve essere nella gestione del territorio
comunale quando si fa della buona urbanistica.
Tutti sanno che anche nei piani presentati dai
privati il Comune ha il diritto-dovere di dire la
sua - come previsto dalla Costituzione e dalle leggi
italiane - anche perché gli interessi generali se
non li tutela l’amministrazione comunale non li
tutela nessun altro.
Dunque conta molto la volontà politica.
Noi dall’opposizione difendiamo la cosa pubblica e
gli interessi di tutti, perciò abbiamo elaborato e
presentato le 17 osservazioni.
Ora auspichiamo che la Giunta e la maggioranza
vogliano con spirito di apertura valutarle,
riflettere e accoglierle.
Auspichiamo anche che la proprietà comprenda che la
rendita fondiaria nell’area ex Sadam è così alta che
ci sono i margini per realizzare non solo un fulgido
esempio di rigenerazione urbana, altamente vivibile,
ma anche del mecenatismo nei confronti della città
di Giulianova.
OSSERVAZIONI DEL
CITTADINO GOVERNANTE
alla Variante al
Piano di Recupero dell’area ex zuccherificio SADAM
in
via Trieste, zona B3.2A di P.R.G. adottato con
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 10 in data
11/04/2022
OSSERVAZIONE n.1
Conferma di
Teatro/Auditorium e piazza pedonale con aggiunta di
ampia area di verde urbano.
Nel PdR approvato nel 2010 era rispettato un aspetto
fondamentale del Master Plan del 2006 (poi recepito
dalla Variante al PRG del 2013) che disciplina tutto
l’ambito industriale dismesso e cioè il recupero
dell’archeologia industriale (ex zuccherificio) con
all’interno un teatro/auditorium, infatti in quelle
NTA è scritto all’art. 3: “Nel rispetto
delle indicazioni della delibera di C.C. n° 89 del
31/07/2006, con il quale si approvava il “Master
Plan” con le linee di indirizzo per i singoli piani
attuativi dei sub-comparti della scheda d’ambito B.3.2,
il presente piano attuativo individua il fabbricato
indicato nella TAV. 5.1 quale fabbricato oggetto di
recupero da utilizzare come galleria multifunzionale
e centro di vitalizzazione della principale piazza
pubblica.”
Tutto ciò è scomparso in questa variante al PdR che
quindi non rispetta il Master Plan del 2006 e
conseguentemente non rispetta nemmeno il PRG. Ne
consegue che in questa variante il Comune (e
conseguentemente la collettività) viene molto
penalizzato a tutto vantaggio della proprietà che
viene ulteriormente premiata.
Riteniamo che quindi occorra rispettare
integralmente l’art. 3 delle NTA del PdR approvato
nel 2010 in quanto quello è l’aspetto più
qualificante della rigenerazione urbana di quell’ambito
di via Trieste ed è la contropartita per la
collettività a fronte di un notevole premio di
superfici edificabili in più che si sommano ai già
alti indici edificatori previsti nel Master Plan e
nel PRG.
Quindi se non è possibile recuperare l’ex
zuccherificio chiediamo:
a) La costruzione di un nuovo edificio contenente il
Teatro/Auditorium (di 800 posti) che sia rispettoso
delle indicazioni date dalla Soprintendenza e che
poi sia trasferito in proprietà al Comune.
b) Una piazza, antistante, interamente pedonale.
c) Un’ampia area di verde urbano tra il teatro e la
piazza e la salvaguardia dei pini e dei cipressi
esistenti nella porzione sud-est della piazza.
Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del
11-08-2022
Alleghiamo planimetria (allegato a
osservazione n.1)
che mostra l’assetto sopradescritto dell’area
contenente le strutture e gli spazi pubblici.
Questi aspetti vanno precisati anche nella Delibera
consiliare, nella Relazione e nella Convenzione.
Vogliamo evidenziare che le opere di urbanizzazione
primaria e secondaria da cedere al pubblico trovano
copertura, oltreché nell’aumento di qualità di tutto
l’insediamento che diventerebbe più attrattivo, in:
1) Spettanze (previste dalle leggi) derivanti dal
PRUSST.
2) Valore commerciale dei 2.500 mq. di superficie
edificabile previsti oltre gli indici edificatori
concessi nella Variante al PdR del 2010 nonostante
sia scomparsa l’operazione di archeologia
industriale (per cui furono concessi 5.200 mq. come
premio di cubatura proprio per compensare i costi
del costoso recupero edilizio). Nella Variante al
PdR adottata quell’operazione non c’è più, quindi
non si giustifica nemmeno il premio di cubatura
concesso.
4) Escussione della fidejussione prevista nella
Convenzione del 2012.
Aggiungiamo che l’ipotesi di realizzare un teatro
all’interno del Kursaal presenta molte criticità per
molteplici ragioni:
1. Il Kursaal svolge già un’importante funzione di
sala convegni che verrebbe meno.
2. I posti sarebbero circa 300 (cioè pochi per
entrare nei circuiti nazionali del teatro e degli
spettacoli).
3. I camerini sono insufficienti (solo due).
4. Il palcoscenico presenterebbe profondità e
altezza insufficienti.
5. Mancano i servizi tipici di un teatro.
6. È collocato in una zona priva ormai di parcheggi.
Al contrario nell’area ex SADAM si potrebbe
realizzare un vero nuovo teatro di 800 (come era il
cine-teatro Ariston) con tutti i servizi e i
parcheggi necessari. Questo darebbe un senso alla
piazza, qualificherebbe il quartiere, farebbe fare
un vero salto di qualità a Giulianova e renderebbe
più attrattivo (e più remunerativo per la proprietà)
l’intero insediamento.
Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del
11-08-2022
OSSERVAZIONE n.
2
Eliminazione
completa delle superfici edificabili concesse in
deroga agli indici edificatori in caso di mancata
realizzazione del teatro in via Trieste.
Va osservato che la mancata realizzazione del teatro
in via Trieste comporta l’eliminazione completa
delle superfici edificabili concesse oltre i limiti
degli indici edificatori previsti dal PRG. Quindi
chiediamo la totale eliminazione degli incentivi
concessi nel precedente PdR approvato nel 2010 per
compensare il recupero dell’archeologia industriale
e la realizzazione del Teatro/Auditorium. Vanno
quindi tolti i 2500 mq si superficie edificabile
rimasti in maniera ingiustificata nel nuovo PdR e
riportati nella tabella presente nell’ultima pagina
della Relazione del Dirigente allegata alla Delibera
consiliare. Naturalmente il premio di cubatura
rimasto si potrebbe prendere in considerazione se il
teatro venisse realizzato e ceduto al Comune.
Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del
11-08-2022
OSSERVAZIONE n.
3
Assicurare al
Comune le spettanze derivanti dal PRUSST.
Nella Relazione del Dirigente allegata alla Delibera
consiliare viene ricordato che l’area in esame è
stata disciplinata dalle previsioni del “P.R.U.S.S.T.
– Scheda d’Ambito B3.2a – Disciplina della Zona B3
di Via Trieste (Aree industriali dismesse – Ex Sadam)”.
Trattandosi di un PRUSST, per questo Piano di
Recupero occorre tener conto di quanto previsto dal
D.M.1169/98 (che istituisce i PRUSST) e dalla
Deliberazione della Giunta Regionale della Regione
Abruzzo n. 203 del 14.03.2006: “Criteri di
validazione per l’inserimento di nuovi interventi
dei programmi PRUSST”.
Nel D.M.1169/98, il comma 3 dell’art. 6 recita:
“ i
soggetti privati devono concorrere per
quota parte significativa,
da stabilirsi da parte del soggetto promotore
secondo criteri di convenienza, al finanziamento
delle opere pubbliche o di interesse pubblico.”
Non a caso nella Deliberazione della Giunta
Regionale della Regione Abruzzo N. 203 del
14.03.2006, nell’Allegato A si precisa che: “gli
interventi proposti da soggetti privati devono
prevedere la realizzazione di OO.PP. con
l'obbligo di contribuire alla realizzazione delle
stesse pari a non meno del 10% del costo globale
stimato del
nuovo intervento (con riferimento ai prezzi del
prezziario regionale)”.
Dagli elaborati progettuali si evince che il costo
globale dell’insediamento previsto in questo Piano
di Recupero si aggira, almeno, intorno ai 70-80
milioni di euro per cui il Comune dovrebbe ottenere
circa 7-8 milioni in OO.PP. In realtà il Comune
ottiene, per quanto risulta dagli atti, molto meno:
appena 258.000 euro come partecipazione al PRUSST
(cfr. art. 2 lettera B della Convenzione stipulata
nel 2012 tra il Comune e la proprietà dopo
l’approvazione del PdR nel 2010). Ci sembra quindi
che i comportamenti amministrativi in questione non
corrispondano esattamente ai criteri della sana
gestione finanziaria del Comune. Chiediamo pertanto
che vengano erogate al Comune tutte le spettanze per
finanziare opere pubbliche, a partire da:
1. la costruzione di un Teatro/Auditorium di 700/800
posti che vada in proprietà al Comune;
2. una piazza interamente pedonale antistante;
3. un’ampia area di verde urbano tra il teatro e la
piazza;
4. la riqualificazione e l’ammodernamento di via
Trieste e via Sardegna.
OSSERVAZIONE n.
4
Escussione della
Fidejussione della Convenzione del 2012.
Nel 2012 fu stipulata la Convenzione contenuta nel
Piano di Recupero approvato nel 2010 garantita da
una fidejussione per l’importo di 2.835.805 euro; la
Convenzione è tuttora vigente per proroga di legge.
Siccome non sono state realizzate entro i tre anni
previsti dalla Convenzione la riqualificazione e
l’ammodernamento di via Trieste e via Sardegna, né è
stata messa a disposizione la prevista
tensostruttura per lo svolgimento delle stagioni
teatrali in attesa della realizzazione del teatro
chiediamo l’escussione della fidejussione per un
importo pari all’obbligo mai assolto di
realizzazione delle opere e dei servizi previsti
nella Convenzione del 2012.
OSSERVAZIONE n.
5
Modifiche degli
articoli che nella nuova Convenzione impediscono al
Comune di escutere legittimamente la fidejussione
prevista dalla precedente Convenzione.
Chiediamo di eliminare il comma 7 dell’art.2 della
nuova Convenzione:
“La
presente Convenzione urbanistica modifica e
sostituisce le precedenti convenzioni
stipulate in data 04/04/2012 e 28/10/2014. Pertanto,
con la sottoscrizione del presente atto, le parti
dichiarano di non avere più nulla a pretendere l’una
dall’altra in merito alle precedenti convenzioni,
che le parti dichiarano risolte”.
Chiediamo di eliminare il comma 10 dell’art. 15
della nuova convenzione:
“Contestualmente
alla sottoscrizione della presente Convenzione e,
quindi, con la
consegna della polizza di cui al comma 2, il Comune
restituisce al Proponente l’originale dell’atto
fideiussorio n. OL209435 rilasciata dalla FINWORLD
S.p.A. a favore dell’Ente”
in quanto la Fidejussione deve essere escussa in
favore del Comune per le inadempienze richiamate
nell’emendamento n. 3.
Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del
11-08-2022
OSSERVAZIONE n.
6
Riqualificazione
di via Trieste e via Sardegna
Nella Convenzione del PdR approvato è scritto
all’art. 2 che il proponente avrebbe progettato e
realizzato entro 3 anni “l’ammodernamento
e la riqualificazione di via Trieste e via Sardegna
assi viari adiacenti e interconnessi con l’ambito di
intervento”
utilizzando le somme di 258.170 euro (per PRUSST) e
532.170 (per plusvalenze per superfici edificabili
aggiuntive). Nella nuova convenzione tutto ciò è
sparito.
Chiediamo il ripristino delle opere data
l’importanza delle strade che portano al sito del
Piano di Recupero.
OSSERVAZIONE n.
7
Ripristinare le
quote di superficie edificabile destinate a
ricettività turistica
Dai 6.000 mq di ricettività turistica previsti nel
piano già approvato si è passati a zero nella
variante al PdR adottata. Chiediamo di modificare
l’art. 6 delle NTA (Parametri edilizi ed
urbanistici) ripristinando nella superficie
edificabile privata una quota di destinazione a
ricettività turistica (in particolare residence e
bed & breakfast).
Crediamo che una simile scelta da una parte aiuti il
turismo aumentando la varietà della ricettività
turistica e dall’altra, diversificando le attività
all’interno dell’insediamento, aiuti a realizzare un
pezzo di città più vivo.
OSSERVAZIONE n.
8
Aumentare la
percentuale di commercio di vicinato (come era nel
precedente
PdR) per
tutelare il commercio al dettaglio.
Nel precedente PdR il commercio di vicinato era
3.500 mq, ora è 1500 mq con notevole aumento degli
esercizi di media grandezza. Per evitare che la
destinazione commerciale prevista nell’insediamento
si configuri come un vero e proprio centro
commerciale che potrebbe danneggiare ulteriormente i
piccoli esercizi commerciali esistenti in città
crediamo sia più utile riportare i negozi di
vicinato a 3500 mq. totali.
Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del
11-08-2022
OSSERVAZIONE n.
9
Creare le
condizioni per l’offerta di alloggi a prezzi
agevolati.
In un’area di circa 54.000 mq, dove vengono
realizzati circa 250 appartamenti per insediarvi
circa 620 abitanti, non c’è alcuna percentuale di
PEEP che sarebbe necessaria per rispondere al
bisogno di prima casa a prezzi calmierati. Andrebbe
inserita almeno una percentuale congrua con i
bisogni di prima casa a prezzi calmierati tenendo
conto che l’art. 3 della legge 167/1962 prevede al
comma 1:
“L'estensione delle zone da includere nei piani è
determinata in relazione alle esigenze dell'edilizia
economica e popolare per un decennio e non può
essere inferiore al 40 per cento e superiore al 70
per cento del fabbisogno complessivo di edilizia
abitativa nel periodo considerato”.
E al comma 2: “Le
aree da comprendere nei piani sono, di norma, scelte
nelle zone destinate ad edilizia residenziale nei
piani regolatori vigenti, con preferenza in quelle
di espansione dell'aggregato urbano”.
Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del
11-08-2022
OSSERVAZIONE n.
10
Maggiore
attenzione ai temi della Sostenibilità ambientale e
della Bioedilizia.
Nella Relazione non sono affrontati temi di
grandissima attualità quali ad esempio quelli del
cambiamento climatico, dell’economia circolare e del
risparmio energetico, per i quali le città,
specialmente in campo urbanistico, sono chiamate a
svolgere un ruolo cruciale, come prevede la “Carta
delle città verso la neutralità climatica”
che si incentra su:
•
impegno verso la transizione alla neutralità
climatica nelle città;
•
riduzione delle emissioni di gas serra;
•
efficienza energetica e aumento dell’uso delle fonti
rinnovabili;
•
mobilità urbana sostenibile con riduzione delle
automobili in circolazione;
•
economia circolare decarbonizzata;
•
maggiore assorbimento dell'anidride carbonica (CO2
- gas climalterante
responsabile principale del riscaldamento globale)
aumentando le infrastrutture verdi, a partire dagli
alberi nel verde pubblico.
Oggi vi è la necessità di rendere più sostenibile
sia il modo in cui si costruiscono (o si rigenerano)
nuovi pezzi di città che i modi in cui cittadini
vivono e operano nell'ambiente urbano. Pertanto
anche i piani urbanistici e l’edilizia sono chiamati
a essere profondamente innovativi sia nel progettare
il contesto complessivo che i singoli edifici in
esso inseriti. Ad esempio la finanziaria 2008 -
legge 244/2007, articolo 1, comma 288 - ha disposto
che dal 2009 il rilascio del permesso di costruire
sia subordinato, oltre che alla certificazione
energetica dell’edificio, anche alle caratteristiche
strutturali dell’immobile finalizzate al risparmio
idrico e al reimpiego delle acque meteoriche. Nella
Relazione che illustra il Piano di Recupero il tema
della bioedilizia risulta inesistente: mancano le
indicazioni sulle tecniche e sui materiali da
utilizzare per il risparmio energetico, nonché
sull’uso delle fonti rinnovabili e sul recupero
delle acque piovane per uso domestico e per
l’irrigazione del verde.
Chiediamo di colmare questa carenza. Sul verde
urbano e sulla mobilità sostenibile abbiamo
presentato specifiche osservazioni.
Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del
11-08-2022
OSSERVAZIONE n.
11
Impianti
sportivi nel verde pubblico attrezzato: uso gratuito
e siti da utilizzare
Nelle NTA all’art.10 vengono previste due categorie
di verde: “VP
verde pubblico e VA verde pubblico attrezzato”
e nelle lettera b dell’art. 10 è scritto: “nelle zone
a verde attrezzato è possibile la realizzazione di
strutture sportive – ricreative e dei relativi
servizi”.
Nella Convenzione, invece, al punto 1 dell’art. 5
tra le opere di urbanizzazione primaria si parla
solo di
“aree di verde pubblico attrezzato, per uno sviluppo
di 11.260 mq”.
Ora considerato che il Verde da cedere al Comune si
divide secondo l’art.10 delle NTA in Verde pubblico
e Verde pubblico attrezzato chiediamo che:
1) Anche nella Convenzione venga riportato, più
correttamente, all’art.5 “aree di Verde pubblico e
di Verde pubblico attrezzato”.
2) Che la quota di verde attrezzato non venga
posizionata nell’aree denominata VA nella TAV. 5.3.a
ma in una porzione del verde denominato VP accanto
alla ferrovia.
3) Nelle NTA e nella Convenzione si precisi che la
realizzazione di strutture sportive-ricreative
possibili nelle aree di verde pubblico attrezzato
sono di uso pubblico gratuito.
Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del
11-08-2022
OSSERVAZIONE n.
12
Piantumazione
delle aree spettanti al Comune con destinazione a
verde pubblico
Al punto 1 dell’art.5 della Convenzione precisare
che le aree di verde cedute sono distinte in Verde
pubblico e Verde pubblico attrezzato. Nella
Convenzione adottata si parla solo di verde pubblico
attrezzato, ciò non rispetta correttamente quanto è
stabilito nelle NTA all’art. 10.
Aggiungere all’art. 5 della Convenzione il punto 1
bis:
“Tutte
le aree verdi in cessione devono essere piantumate,
ovunque possibile, sin
dall’apertura del cantiere a cura del proponente e
su progetto di un botanicopaesaggista con alberi
adulti di almeno 15-20 anni (come chiesto anche
dalla Soprintendenza) che garantiscono un facile
attecchimento e producono subito gli importanti
benefici derivanti dalle loro specifiche funzioni e
così urgentemente necessarie a causa del
riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.
Prevedere anche gli impianti di irrigazione con
utilizzo dell’acqua piovana recuperata o di pozzo
per garantire nel tempo la floridezza del verde
urbano senza spreco di acqua potabile.”
OSSERVAZIONE n.
13
Parcheggi a
fondo drenante
Nell’art. 9 delle NTA-Disciplina parcheggi nel
penultimo periodo si parla di parcheggi a fondo
drenante e a verde per soli mq 3350 su 8017 mq
totali. Si propone di aumentare la quota drenante
realizzandola ovunque possibile.
Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del
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OSSERVAZIONE n.
14
Togliere i
chioschi nelle aree da cedere al Comune
Nell’Art. 7 - Norme di carattere generale (al punto
2 delle Prescrizioni specifiche dell’intero ambito)
e nell’Art. 16 - Area attrezzata per attività
collettive all’aperto si legge: “la possibilità di
posizionare sugli spazi di cessione pubblica, o
sugli spazi privati, di piccoli chioschi-bar e/o
edicole con superfici coperte non superiori al 10%
dello spazio pubblico ove risultano collocati”.
Riteniamo che sia esagerato il 10% in quanto ad
esempio nella piazza di circa 3000 mq avremmo oltre
30 chioschi di 10 mq!
Proponiamo di eliminare tale possibilità in quanto
l’insediamento presenta nelle vicinanze
(specialmente della piazza) negozi che possono
ospitare: bar, edicole, ristoranti, pub,
cartolibrerie etc. Inoltre va detto che il verde in
sé è un elemento di grande qualità urbana che va
preservato il più possibile e non deve essere
deturpato da cementificazioni.
OSSERVAZIONE n.
15
Viale alberato e
pista ciclabile in via Trieste. Marciapiedi in ogni
strada del Piano di Recupero.
La mobilità sostenibile è ormai una priorità ovunque
per l’urgente necessità di ridurre le emissioni dei
gas climalteranti. Per la mobilità sostenibile le
infrastrutture fondamentali sono i marciapiedi
per il movimento in sicurezza dei pedoni e le piste ciclabili
per lo spostamento in sicurezza dei ciclisti. Si
chiedono pertanto marciapiedi in ogni strada
dell’insediamento in particolare nelle strade più
importanti. Inoltre via Trieste può diventare un
vero boulevard e trasformarsi in viale Trieste.
Considerando l’importanza e la bellezza di viale
Orsini, caratterizzato da ampi marciapiedi e da
filari di alberi di alto fusto, appare ragionevole
cogliere questa occasione per dare, finalmente, la
dignità di viale anche a via Trieste, prevedendo
ampi marciapiedi con piantumazione appropriata
nell’ambito del PdR ed estendendo poi questa scelta
in tutta via Trieste. Per rendere possibile tutto
ciò il Comune dovrebbe istituire uno studiato senso
unico su tutta via Trieste cosa che permetterebbe di
recuperare spazio non solo per l’ampliamento dei
marciapiedi ma anche per la realizzazione di una
sicura e funzionale pista ciclabile.
Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del
11-08-2022
OSSERVAZIONE n.
16
Inedificabilità
dell’area per servizi sociali e collettivi:
soluzione alternativa
Nell’art. 5 della Convenzione comma 1 ultimo periodo
è prevista: “cessione di un’area della superficie di
660 mq per la futura edificazione, a carico del
Comune, di un edificio da adibire a servizi sociali
e collettivi”. Essendo impossibile edificare a
ridosso della linea ferroviaria in base all’art. 49
del D.P.R. n. 753 del 11 luglio 1980 si propone di
monetizzare l’area (attualmente utilizzata come
parcheggio dell’esercizio commerciale antistante) o
in alternativa dare in proprietà al Comune un locale
al piano terra corrispondente al valore dell’area in
oggetto in uno degli edifici da costruire.
OSSERVAZIONE N.
17
Verde più ampio
e unitario eliminando la strada carrabile ad ovest
dell’insediamento. Due rotonde per facilitare gli
spostamenti in auto all’interno dell’insediamento.
La strada carrabile prevista ad ovest non ha più la
continuità fino al sottopasso di via Lepanto,
giacchè ora dopo aver costeggiato ad ovest le
costruzioni nei due sub comparti ex SADAM ed ex
ADS-FOMA, si ricollega con via Trieste. In questa
maniera ha perso la funzione di alleggerire il
traffico su via Trieste per la quale era stata
introdotta nei piani di recupero precedenti. Si
propone quindi di eliminarla,
salvaguardando la pista ciclabile: ciò aumenterebbe
le dimensioni del verde del parcopubblico e lo
renderebbe anche più unitario, meno spezzettato. Per
facilitare l’accesso agli edifici e ai parcheggi
basterebbe prevedere la realizzazione di due
rotondeall’estremità ovest delle strade di
penetrazione all’interno dell’insediamento. Questa
soluzione costerebbe meno di quanto già previsto.
Alleghiamo la planimetria (allegato
all’osservazione n. 17)
che riassume graficamente la proposta.
Giulianova 11 agosto 2022
Il
Cittadino Governante
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