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(Foto d'archivio dell'area ex Sadam)

 
Attualità
POLITICA 2022

 

 
Il Cittadino Governante
Presentate 17 osservazioni al Piano di Recupero dell'ex Sadam
 

GIULIANOVA, 23.9.2022 - Dall'Associazione di Cultura Politica Il Cittadino Governante riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:

Il nostro gruppo consiliare ha presentato 17 Osservazioni alla Variante del Piano di Recupero dell'ex Sadam.

Un'area così grande (55.000 mq) in centro città non può essere solo un agglomerato di  tanti palazzoni (fino a 24 metri) con annesso centro commerciale e con il verde confinato lungo la ferrovia; senza luoghi pubblici di pregio per la socializzazione, per la cultura e per il sociale.

Una buona amministrazione comunale dovrebbe volere una rigenerazione urbana di qualità che arricchisca il centro  cittadino con una bella piazza pedonale, il teatro e un giardino pubblico. La proprietà dovrebbe comprendere che costruire un pezzo di città vivibile e vivace aumenterebbe il valore degli immobili nel quartiere.

Pubblicheremo, partendo da oggi, le Osservazione giorno per giorno.

In sintesi esse propongono:

  • Un diverso assetto della parte pubblica configurandola come un ulteriore centro del Lido, capace di attrarre e favorire la socializzazione.

  • Maggiore tutela del verde urbano, della permeabilità dei suoli, della Bioedilizia.

  • La previsione di un mix di destinazioni d’uso delle superfici edificabili più tipico del centro città.

  • La riduzione del commerciale di media grandezza a favore dei negozi di vicinato.

  • La trasformazione di via Trieste in un vero viale alberato con pista ciclabile.

  • L’ottenimento da parte del Comune di tutte le spettanze previste dalla legge e dalla precedente Convenzione.

Sono tutte proposte migliorative del Piano di Recupero presentato in consiglio. Stanno dalla parte di tutti cittadini, proprietari e non proprietari, come deve essere nella gestione del territorio comunale quando si fa della buona urbanistica.

Tutti sanno che anche nei piani presentati dai privati il Comune ha il diritto-dovere di dire la sua - come previsto dalla Costituzione e dalle leggi italiane - anche perché gli interessi generali se non li tutela l’amministrazione comunale non li tutela nessun altro.

Dunque conta molto la volontà politica.

Noi dall’opposizione difendiamo la cosa pubblica e gli interessi di tutti, perciò abbiamo elaborato e presentato le 17 osservazioni.

Ora auspichiamo che la Giunta e la maggioranza vogliano con spirito di apertura valutarle, riflettere e accoglierle.

Auspichiamo anche che la proprietà comprenda che la rendita fondiaria nell’area ex Sadam è così alta che ci sono i margini per realizzare non solo un fulgido esempio di rigenerazione urbana, altamente vivibile, ma anche del mecenatismo nei confronti della città di Giulianova.

OSSERVAZIONI DEL CITTADINO GOVERNANTE

alla Variante al Piano di Recupero dell’area ex zuccherificio SADAM in via Trieste, zona B3.2A di P.R.G. adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 10 in data 11/04/2022

OSSERVAZIONE n.1

Conferma di Teatro/Auditorium e piazza pedonale con aggiunta di ampia area di verde urbano.

Nel PdR approvato nel 2010 era rispettato un aspetto fondamentale del Master Plan del 2006 (poi recepito dalla Variante al PRG del 2013) che disciplina tutto l’ambito industriale dismesso e cioè il recupero dell’archeologia industriale (ex zuccherificio) con all’interno un teatro/auditorium, infatti in quelle NTA è scritto all’art. 3: “Nel rispetto delle indicazioni della delibera di C.C. n° 89 del 31/07/2006, con il quale si approvava il “Master Plan” con le linee di indirizzo per i singoli piani attuativi dei sub-comparti della scheda d’ambito B.3.2, il presente piano attuativo individua il fabbricato indicato nella TAV. 5.1 quale fabbricato oggetto di recupero da utilizzare come galleria multifunzionale e centro di vitalizzazione della principale piazza pubblica.”

Tutto ciò è scomparso in questa variante al PdR che quindi non rispetta il Master Plan del 2006 e conseguentemente non rispetta nemmeno il PRG. Ne consegue che in questa variante il Comune (e conseguentemente la collettività) viene molto penalizzato a tutto vantaggio della proprietà che viene ulteriormente premiata.

Riteniamo che quindi occorra rispettare integralmente l’art. 3 delle NTA del PdR approvato nel 2010 in quanto quello è l’aspetto più qualificante della rigenerazione urbana di quell’ambito di via Trieste ed è la contropartita per la collettività a fronte di un notevole premio di superfici edificabili in più che si sommano ai già alti indici edificatori previsti nel Master Plan e nel PRG.

Quindi se non è possibile recuperare l’ex zuccherificio chiediamo:

a) La costruzione di un nuovo edificio contenente il Teatro/Auditorium (di 800 posti) che sia rispettoso delle indicazioni date dalla Soprintendenza e che poi sia trasferito in proprietà al Comune.

b) Una piazza, antistante, interamente pedonale.

c) Un’ampia area di verde urbano tra il teatro e la piazza e la salvaguardia dei pini e dei cipressi esistenti nella porzione sud-est della piazza.

Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del 11-08-2022

Alleghiamo planimetria (allegato a osservazione n.1) che mostra l’assetto sopradescritto dell’area contenente le strutture e gli spazi pubblici.

Questi aspetti vanno precisati anche nella Delibera consiliare, nella Relazione e nella Convenzione.

Vogliamo evidenziare che le opere di urbanizzazione primaria e secondaria da cedere al pubblico trovano copertura, oltreché nell’aumento di qualità di tutto l’insediamento che diventerebbe più attrattivo, in:

1) Spettanze (previste dalle leggi) derivanti dal PRUSST.

2) Valore commerciale dei 2.500 mq. di superficie edificabile previsti oltre gli indici edificatori concessi nella Variante al PdR del 2010 nonostante sia scomparsa l’operazione di archeologia industriale (per cui furono concessi 5.200 mq. come premio di cubatura proprio per compensare i costi del costoso recupero edilizio). Nella Variante al PdR adottata quell’operazione non c’è più, quindi non si giustifica nemmeno il premio di cubatura concesso.

3) Alti indici edificatori (0,60 mq/mq.) concessi.

4) Escussione della fidejussione prevista nella Convenzione del 2012.

Aggiungiamo che l’ipotesi di realizzare un teatro all’interno del Kursaal presenta molte criticità per molteplici ragioni:

1. Il Kursaal svolge già un’importante funzione di sala convegni che verrebbe meno.

2. I posti sarebbero circa 300 (cioè pochi per entrare nei circuiti nazionali del teatro e degli spettacoli).

3. I camerini sono insufficienti (solo due).

4. Il palcoscenico presenterebbe profondità e altezza insufficienti.

5. Mancano i servizi tipici di un teatro.

6. È collocato in una zona priva ormai di parcheggi.

Al contrario nell’area ex SADAM si potrebbe realizzare un vero nuovo teatro di 800 (come era il cine-teatro Ariston) con tutti i servizi e i parcheggi necessari. Questo darebbe un senso alla piazza, qualificherebbe il quartiere, farebbe fare un vero salto di qualità a Giulianova e renderebbe più attrattivo (e più remunerativo per la proprietà) l’intero insediamento.

Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del 11-08-2022

OSSERVAZIONE n. 2

Eliminazione completa delle superfici edificabili concesse in deroga agli indici edificatori in caso di mancata realizzazione del teatro in via Trieste.

Va osservato che la mancata realizzazione del teatro in via Trieste comporta l’eliminazione completa delle superfici edificabili concesse oltre i limiti degli indici edificatori previsti dal PRG. Quindi chiediamo la totale eliminazione degli incentivi concessi nel precedente PdR approvato nel 2010 per compensare il recupero dell’archeologia industriale e la realizzazione del Teatro/Auditorium. Vanno quindi tolti i 2500 mq si superficie edificabile rimasti in maniera ingiustificata nel nuovo PdR e riportati nella tabella presente nell’ultima pagina della Relazione del Dirigente allegata alla Delibera consiliare. Naturalmente il premio di cubatura rimasto si potrebbe prendere in considerazione se il teatro venisse realizzato e ceduto al Comune.

Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del 11-08-2022

OSSERVAZIONE n. 3

Assicurare al Comune le spettanze derivanti dal PRUSST.

Nella Relazione del Dirigente allegata alla Delibera consiliare viene ricordato che l’area in esame è stata disciplinata dalle previsioni del “P.R.U.S.S.T. – Scheda d’Ambito B3.2a – Disciplina della Zona B3 di Via Trieste (Aree industriali dismesse – Ex Sadam)”. Trattandosi di un PRUSST, per questo Piano di Recupero occorre tener conto di quanto previsto dal D.M.1169/98 (che istituisce i PRUSST) e dalla Deliberazione della Giunta Regionale della Regione Abruzzo n. 203 del 14.03.2006: “Criteri di validazione per l’inserimento di nuovi interventi dei programmi PRUSST”. Nel D.M.1169/98, il comma 3 dell’art. 6 recita: “ i soggetti privati devono concorrere per quota parte significativa, da stabilirsi da parte del soggetto promotore secondo criteri di convenienza, al finanziamento delle opere pubbliche o di interesse pubblico.” Non a caso nella Deliberazione della Giunta Regionale della Regione Abruzzo N. 203 del 14.03.2006, nell’Allegato A si precisa che: “gli interventi proposti da soggetti privati devono prevedere la realizzazione di OO.PP. con l'obbligo di contribuire alla realizzazione delle stesse pari a non meno del 10% del costo globale stimato del nuovo intervento (con riferimento ai prezzi del prezziario regionale)”. Dagli elaborati progettuali si evince che il costo globale dell’insediamento previsto in questo Piano di Recupero si aggira, almeno, intorno ai 70-80 milioni di euro per cui il Comune dovrebbe ottenere circa 7-8 milioni in OO.PP. In realtà il Comune ottiene, per quanto risulta dagli atti, molto meno: appena 258.000 euro come partecipazione al PRUSST (cfr. art. 2 lettera B della Convenzione stipulata nel 2012 tra il Comune e la proprietà dopo l’approvazione del PdR nel 2010). Ci sembra quindi che i comportamenti amministrativi in questione non corrispondano esattamente ai criteri della sana gestione finanziaria del Comune. Chiediamo pertanto che vengano erogate al Comune tutte le spettanze per finanziare opere pubbliche, a partire da:

1. la costruzione di un Teatro/Auditorium di 700/800 posti che vada in proprietà al Comune;

2. una piazza interamente pedonale antistante;

3. un’ampia area di verde urbano tra il teatro e la piazza;

4. la riqualificazione e l’ammodernamento di via Trieste e via Sardegna.

OSSERVAZIONE n. 4

Escussione della Fidejussione della Convenzione del 2012.

Nel 2012 fu stipulata la Convenzione contenuta nel Piano di Recupero approvato nel 2010 garantita da una fidejussione per l’importo di 2.835.805 euro; la Convenzione è tuttora vigente per proroga di legge.

Siccome non sono state realizzate entro i tre anni previsti dalla Convenzione la riqualificazione e l’ammodernamento di via Trieste e via Sardegna, né è stata messa a disposizione la prevista tensostruttura per lo svolgimento delle stagioni teatrali in attesa della realizzazione del teatro chiediamo l’escussione della fidejussione per un importo pari all’obbligo mai assolto di realizzazione delle opere e dei servizi previsti nella Convenzione del 2012.

OSSERVAZIONE n. 5

Modifiche degli articoli che nella nuova Convenzione impediscono al Comune di escutere legittimamente la fidejussione prevista dalla precedente Convenzione.

Chiediamo di eliminare il comma 7 dell’art.2 della nuova Convenzione:La presente Convenzione urbanistica modifica e sostituisce le precedenti convenzioni stipulate in data 04/04/2012 e 28/10/2014. Pertanto, con la sottoscrizione del presente atto, le parti dichiarano di non avere più nulla a pretendere l’una dall’altra in merito alle precedenti convenzioni, che le parti dichiarano risolte”.

Chiediamo di eliminare il comma 10 dell’art. 15 della nuova convenzione:Contestualmente alla sottoscrizione della presente Convenzione e, quindi, con la consegna della polizza di cui al comma 2, il Comune restituisce al Proponente l’originale dell’atto fideiussorio n. OL209435 rilasciata dalla FINWORLD S.p.A. a favore dell’Ente” in quanto la Fidejussione deve essere escussa in favore del Comune per le inadempienze richiamate nell’emendamento n. 3.

Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del 11-08-2022

OSSERVAZIONE n. 6

Riqualificazione di via Trieste e via Sardegna

Nella Convenzione del PdR approvato è scritto all’art. 2 che il proponente avrebbe progettato e realizzato entro 3 anni “l’ammodernamento e la riqualificazione di via Trieste e via Sardegna assi viari adiacenti e interconnessi con l’ambito di intervento” utilizzando le somme di 258.170 euro (per PRUSST) e 532.170 (per plusvalenze per superfici edificabili aggiuntive). Nella nuova convenzione tutto ciò è sparito.

Chiediamo il ripristino delle opere data l’importanza delle strade che portano al sito del Piano di Recupero.

OSSERVAZIONE n. 7

Ripristinare le quote di superficie edificabile destinate a ricettività turistica

Dai 6.000 mq di ricettività turistica previsti nel piano già approvato si è passati a zero nella variante al PdR adottata. Chiediamo di modificare l’art. 6 delle NTA (Parametri edilizi ed urbanistici) ripristinando nella superficie edificabile privata una quota di destinazione a ricettività turistica (in particolare residence e bed & breakfast).

Crediamo che una simile scelta da una parte aiuti il turismo aumentando la varietà della ricettività turistica e dall’altra, diversificando le attività all’interno dell’insediamento, aiuti a realizzare un pezzo di città più vivo.

OSSERVAZIONE n. 8

Aumentare la percentuale di commercio di vicinato (come era nel precedente

PdR) per tutelare il commercio al dettaglio.

Nel precedente PdR il commercio di vicinato era 3.500 mq, ora è 1500 mq con notevole aumento degli esercizi di media grandezza. Per evitare che la destinazione commerciale prevista nell’insediamento si configuri come un vero e proprio centro commerciale che potrebbe danneggiare ulteriormente i piccoli esercizi commerciali esistenti in città crediamo sia più utile riportare i negozi di vicinato a 3500 mq. totali.

Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del 11-08-2022

OSSERVAZIONE n. 9

Creare le condizioni per l’offerta di alloggi a prezzi agevolati.

In un’area di circa 54.000 mq, dove vengono realizzati circa 250 appartamenti per insediarvi circa 620 abitanti, non c’è alcuna percentuale di PEEP che sarebbe necessaria per rispondere al bisogno di prima casa a prezzi calmierati. Andrebbe inserita almeno una percentuale congrua con i bisogni di prima casa a prezzi calmierati tenendo conto che l’art. 3 della legge 167/1962 prevede al comma 1: “L'estensione delle zone da includere nei piani è determinata in relazione alle esigenze dell'edilizia economica e popolare per un decennio e non può essere inferiore al 40 per cento e superiore al 70 per cento del fabbisogno complessivo di edilizia abitativa nel periodo considerato”. E al comma 2: “Le aree da comprendere nei piani sono, di norma, scelte nelle zone destinate ad edilizia residenziale nei piani regolatori vigenti, con preferenza in quelle di espansione dell'aggregato urbano”.

Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del 11-08-2022

OSSERVAZIONE n. 10

Maggiore attenzione ai temi della Sostenibilità ambientale e della Bioedilizia.

Nella Relazione non sono affrontati temi di grandissima attualità quali ad esempio quelli del cambiamento climatico, dell’economia circolare e del risparmio energetico, per i quali le città, specialmente in campo urbanistico, sono chiamate a svolgere un ruolo cruciale, come prevede la “Carta delle città verso la neutralità climatica” che si incentra su:

impegno verso la transizione alla neutralità climatica nelle città;

riduzione delle emissioni di gas serra;

efficienza energetica e aumento dell’uso delle fonti rinnovabili;

mobilità urbana sostenibile con riduzione delle automobili in circolazione;

economia circolare decarbonizzata;

maggiore assorbimento dell'anidride carbonica (CO2 - gas climalterante responsabile principale del riscaldamento globale) aumentando le infrastrutture verdi, a partire dagli alberi nel verde pubblico.

Oggi vi è la necessità di rendere più sostenibile sia il modo in cui si costruiscono (o si rigenerano) nuovi pezzi di città che i modi in cui cittadini vivono e operano nell'ambiente urbano. Pertanto anche i piani urbanistici e l’edilizia sono chiamati a essere profondamente innovativi sia nel progettare il contesto complessivo che i singoli edifici in esso inseriti. Ad esempio la finanziaria 2008 - legge 244/2007, articolo 1, comma 288 - ha disposto che dal 2009 il rilascio del permesso di costruire sia subordinato, oltre che alla certificazione energetica dell’edificio, anche alle caratteristiche strutturali dell’immobile finalizzate al risparmio idrico e al reimpiego delle acque meteoriche. Nella Relazione che illustra il Piano di Recupero il tema della bioedilizia risulta inesistente: mancano le indicazioni sulle tecniche e sui materiali da utilizzare per il risparmio energetico, nonché sull’uso delle fonti rinnovabili e sul recupero delle acque piovane per uso domestico e per l’irrigazione del verde.

Chiediamo di colmare questa carenza. Sul verde urbano e sulla mobilità sostenibile abbiamo presentato specifiche osservazioni.

Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del 11-08-2022

OSSERVAZIONE n. 11

Impianti sportivi nel verde pubblico attrezzato: uso gratuito e siti da utilizzare

Nelle NTA all’art.10 vengono previste due categorie di verde: “VP verde pubblico e VA verde pubblico attrezzato” e nelle lettera b dell’art. 10 è scritto: nelle zone a verde attrezzato è possibile la realizzazione di strutture sportive – ricreative e dei relativi servizi”.

Nella Convenzione, invece, al punto 1 dell’art. 5 tra le opere di urbanizzazione primaria si parla solo di “aree di verde pubblico attrezzato, per uno sviluppo di 11.260 mq”.

Ora considerato che il Verde da cedere al Comune si divide secondo l’art.10 delle NTA in Verde pubblico e Verde pubblico attrezzato chiediamo che:

1) Anche nella Convenzione venga riportato, più correttamente, all’art.5 “aree di Verde pubblico e di Verde pubblico attrezzato”.

2) Che la quota di verde attrezzato non venga posizionata nell’aree denominata VA nella TAV. 5.3.a ma in una porzione del verde denominato VP accanto alla ferrovia.

3) Nelle NTA e nella Convenzione si precisi che la realizzazione di strutture sportive-ricreative possibili nelle aree di verde pubblico attrezzato sono di uso pubblico gratuito.

Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del 11-08-2022

OSSERVAZIONE n. 12

Piantumazione delle aree spettanti al Comune con destinazione a verde pubblico

Al punto 1 dell’art.5 della Convenzione precisare che le aree di verde cedute sono distinte in Verde pubblico e Verde pubblico attrezzato. Nella Convenzione adottata si parla solo di verde pubblico attrezzato, ciò non rispetta correttamente quanto è stabilito nelle NTA all’art. 10.

Aggiungere all’art. 5 della Convenzione il punto 1 bis:

Tutte le aree verdi in cessione devono essere piantumate, ovunque possibile, sin dall’apertura del cantiere a cura del proponente e su progetto di un botanicopaesaggista con alberi adulti di almeno 15-20 anni (come chiesto anche dalla Soprintendenza) che garantiscono un facile attecchimento e producono subito gli importanti benefici derivanti dalle loro specifiche funzioni e così urgentemente necessarie a causa del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici. Prevedere anche gli impianti di irrigazione con utilizzo dell’acqua piovana recuperata o di pozzo per garantire nel tempo la floridezza del verde urbano senza spreco di acqua potabile.”

OSSERVAZIONE n. 13

Parcheggi a fondo drenante

Nell’art. 9 delle NTA-Disciplina parcheggi nel penultimo periodo si parla di parcheggi a fondo drenante e a verde per soli mq 3350 su 8017 mq totali. Si propone di aumentare la quota drenante realizzandola ovunque possibile.

Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del 11-08-2022

OSSERVAZIONE n. 14

Togliere i chioschi nelle aree da cedere al Comune

Nell’Art. 7 - Norme di carattere generale (al punto 2 delle Prescrizioni specifiche dell’intero ambito) e nell’Art. 16 - Area attrezzata per attività collettive all’aperto si legge: “la possibilità di posizionare sugli spazi di cessione pubblica, o sugli spazi privati, di piccoli chioschi-bar e/o edicole con superfici coperte non superiori al 10% dello spazio pubblico ove risultano collocati”. Riteniamo che sia esagerato il 10% in quanto ad esempio nella piazza di circa 3000 mq avremmo oltre 30 chioschi di 10 mq!

Proponiamo di eliminare tale possibilità in quanto l’insediamento presenta nelle vicinanze (specialmente della piazza) negozi che possono ospitare: bar, edicole, ristoranti, pub, cartolibrerie etc. Inoltre va detto che il verde in sé è un elemento di grande qualità urbana che va preservato il più possibile e non deve essere deturpato da cementificazioni.

OSSERVAZIONE n. 15

Viale alberato e pista ciclabile in via Trieste. Marciapiedi in ogni strada del Piano di Recupero.

La mobilità sostenibile è ormai una priorità ovunque per l’urgente necessità di ridurre le emissioni dei gas climalteranti. Per la mobilità sostenibile le infrastrutture fondamentali sono i marciapiedi per il movimento in sicurezza dei pedoni e le piste ciclabili per lo spostamento in sicurezza dei ciclisti. Si chiedono pertanto marciapiedi in ogni strada dell’insediamento in particolare nelle strade più importanti. Inoltre via Trieste può diventare un vero boulevard e trasformarsi in viale Trieste. Considerando l’importanza e la bellezza di viale Orsini, caratterizzato da ampi marciapiedi e da filari di alberi di alto fusto, appare ragionevole cogliere questa occasione per dare, finalmente, la dignità di viale anche a via Trieste, prevedendo ampi marciapiedi con piantumazione appropriata nell’ambito del PdR ed estendendo poi questa scelta in tutta via Trieste. Per rendere possibile tutto ciò il Comune dovrebbe istituire uno studiato senso unico su tutta via Trieste cosa che permetterebbe di recuperare spazio non solo per l’ampliamento dei marciapiedi ma anche per la realizzazione di una sicura e funzionale pista ciclabile.

Comune di Giulianova - Protocollo n.0034006/2022 del 11-08-2022

OSSERVAZIONE n. 16

Inedificabilità dell’area per servizi sociali e collettivi: soluzione alternativa

Nell’art. 5 della Convenzione comma 1 ultimo periodo è prevista: “cessione di un’area della superficie di 660 mq per la futura edificazione, a carico del Comune, di un edificio da adibire a servizi sociali e collettivi”. Essendo impossibile edificare a ridosso della linea ferroviaria in base all’art. 49 del D.P.R. n. 753 del 11 luglio 1980 si propone di monetizzare l’area (attualmente utilizzata come parcheggio dell’esercizio commerciale antistante) o in alternativa dare in proprietà al Comune un locale al piano terra corrispondente al valore dell’area in oggetto in uno degli edifici da costruire.

OSSERVAZIONE N. 17

Verde più ampio e unitario eliminando la strada carrabile ad ovest dell’insediamento. Due rotonde per facilitare gli spostamenti in auto all’interno dell’insediamento.

La strada carrabile prevista ad ovest non ha più la continuità fino al sottopasso di via Lepanto, giacchè ora dopo aver costeggiato ad ovest le costruzioni nei due sub comparti ex SADAM ed ex ADS-FOMA, si ricollega con via Trieste. In questa maniera ha perso la funzione di alleggerire il traffico su via Trieste per la quale era stata introdotta nei piani di recupero precedenti. Si propone quindi di eliminarla,

salvaguardando la pista ciclabile: ciò aumenterebbe le dimensioni del verde del parcopubblico e lo renderebbe anche più unitario, meno spezzettato. Per facilitare l’accesso agli edifici e ai parcheggi basterebbe prevedere la realizzazione di due rotondeall’estremità ovest delle strade di penetrazione all’interno dell’insediamento. Questa soluzione costerebbe meno di quanto già previsto. Alleghiamo la planimetria (allegato all’osservazione n. 17) che riassume graficamente la proposta.

Giulianova 11 agosto 2022

 

Il Cittadino Governante 

Associazione di cultura politica

 

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