Il Cittadino Governante
rifà la storia di
palazzo
Gavioli dalla A alla Z
GIULIANOVA,
27.6.2022 -
L’area dove sorge il grezzo di palazzo Gavioli, accanto
al Kursaal, prima del Piano Regolatore adottato nel 1994
non era edificabile, in quanto il PRG negli anni '70
l’aveva destinata a verde.
Dopo 10 anni un'area vincolata a verde va espropriata
dal Comune pagando il proprietario, altrimenti il
vincolo non può essere riproposto.
Perciò nel nuovo PRG - adottato e controdedotto nel 1994
dall'amministrazione di sinistra - mancando le risorse
finanziarie per procedere all'esproprio, fu fatta la
scelta di rendere edificabile l'area fissando però nelle
Norme Tecniche di Attuazione delle distanze che
avrebbero fatto realizzare ben poco e senza impatto sul
Kursaal. Questo in attesa di tempi migliori per le casse
comunali.
Il PRG completò l'iter nel 1998 - quando era in carica
l'amministrazione di centro-destra guidata dal Dott.
Cameli - e fu confermata tale scelta.
Per ben 10 anni nessun imprenditore ha acquistato quell'area
così centrale proprio perchè ben poco avrebbero potuto
realizzare rispettando le Norme Tecniche del Piano
Regolatore.
Sennonché nel 2008 fu rilasciato al nuovo proprietario
dell’area un Permesso di costruire per un palazzo
altamente impattante accanto al bene culturale Kursaal,
in un’area tutelata sotto il profilo paesaggistico.
Il Cittadino Governante prima che si iniziasse a
costruire fece presente in consiglio comunale, nel 2009,
che quel progetto era stato rilasciato in violazione
delle norme sulle distanze e sull'allineamento degli
edifici: palazzo Gavioli si sarebbe dovuto realizzare a
17 metri circa dal Kursaal e, quantomeno, allineato ad
esso sul fronte prospiciente il lungomare. Dal nostro
gruppo consiliare fu chiesta la revoca in autotutela del
Permesso di costruire. Ci fu risposto che era tutto in
regola.
Ma evidentemente non era vero perché subito dopo
intervenne la magistratura prima con la sospensione dei
lavori poi con il sequestro del cantiere e
successivamente con la confisca.
Iniziò il processo penale e nei primi due gradi è stato
acclarato l'abuso edilizio e accertato l’abuso di
ufficio.
Nel frattempo, nel 2013, furono ridotte
dall'amministrazione Mastromauro le distanze tra gli
edifici da 17 a 10 metri.
Nel 2019 si insedia l’amministrazione Costantini che nel
2022 apporta ulteriori modifiche alle norme del PRG
rendendo possibile persino l’edificazione fuori
dall’allineamento col Kursaal.
Contro le modifiche del 2013 (sulle distanze) e del 2022
(sull’allineamento il nostro gruppo consiliare ha
presentato Osservazioni nel 2021 per ripristinare le
precedenti norme, quelle violate, che sono state alla
base della lunga vicenda giudiziaria. In consiglio
comunale, però, sono state bocciate dalla maggioranza di
centro-destra.
Queste nuove norme, quelle cioè approvate nel 2013 e nel
2022, sembrano favorire la realizzazione di un edificio
che sfregerebbe il Kursaal ed il lungomare monumentale.
Intanto nel 2021 la Cassazione ha pronunciato
l’assoluzione per prescrizione (ossia esclusivamente per
decorso del tempo) cosa che di fatto ha confermato
l’assenza di elementi sufficienti per prosciogliere gli
imputati dalle accuse mosse dalla Procura di Teramo.
In questi giorni è giunta la revoca della confisca
dell’immobile. Attendiamo di conoscere le motivazioni
della sentenza.
Quello che vorremmo far notare intanto è questo:
La vicenda giudiziaria non si è conclusa con
l’assoluzione degli imputati per non aver commesso i
reati bensì con la sopraggiunta prescrizione dei reati.
Praticamente con le attuali norme urbanistiche volute
prima dall’amministrazione Mastromauro (nel 2013) e poi
dall’amministrazione Costantini (nel 2022) - a processo
penale in corso! - un palazzo simile al grezzo che
attualmente sfregia il Kursaal ed il lungomare
monumentale potrebbe essere realizzato!
L’amara riflessione è che quando in municipio
l'urbanistica - che è una materia complessa e va
maneggiata con competenza - non si occupa della difesa
degli interessi generali, dei beni culturali e dei beni
comuni ma aderisce alle richieste dei poteri forti, la
speculazione edilizia purtroppo vince.
Speriamo i cittadini riflettano sugli elementi che
abbiamo fornito per far comprendere questa brutta
vicenda e speriamo che si affermi una nuova cultura
politica nella nostra città.
Il
Cittadino Governante
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