Cittadino Governante:
«Centro Alzheimer e Distretto Sanitario non posso
coesistere»
GIULIANOVA,
25.10.2023
-A
qualcuno sembra una buona idea ridurre da 45 a 20 i
posti destinati ai malati di Alzheimer per fare spazio
ai Servizi distrettuali e al Dipartimento di Prevenzione
attualmente ubicati presso l'ex Ospizio Marino.
Sembra anche una buona idea spendere 300
mila euro per attuare questo trasferimento in un posto
con problematiche di accesso e uscita evidenti, basti
osservare con i propri occhi la stradina in pendenza che
sbocca sulla trafficatissima statale 80.
Sembra invece irrilevante il disagio che
creeranno solo 20 parcheggi che saranno ancora meno,
tolti quelli che occuperanno i dipendenti, quando lì
arriveranno i numerosi utenti che quotidianamente
avranno bisogno dei vari servizi: scelta del medico,
vaccinazioni, visite specialistiche, rinnovo patente,
familiari dei ricoverati o assistiti dal Centro Diurno,
etc.
Sembra normale ignorare le indicazioni
delle nuove Linee guida per il Morbo di Alzheimer che
danno molta importanza ai Servizi Diurni come parte
rilevante dei Centri per le Demenze.
Noi pensiamo, invece, che le soluzioni
del tipo "né carne né pesce" siano dei pastrocchi
malriusciti sempre a scapito dei cittadini con sperpero
del denaro pubblico.
Per questo motivo, tramite i nostri
consiglieri, abbiamo presentato al Consiglio Comunale un
Ordine del Giorno Urgente, per chiedere che la RSA di
Bivio Bellocchio sia destinata interamente al Centro per
le Demenze con annesso Centro Diurno per l’Alzheimer.
Vi invitiamo a leggerlo come
approfondimento e come riflessioni per sostenere la
cultura della Cura che può diventare il fiore
all'occhiello per la nostra Città.
ORDINE DEL GIORNO URGENTE
Oggetto: Il Centro Alzheimer e il
Distretto sanitario non possono coesistere. La RSA di
Bivio Bellocchio sia destinata interamente al Centro per
le Demenze con annesso Centro Diurno per l’Alzheimer.
Abbiamo appreso dell’imminenza
dell’inizio dei lavori edili ed impiantistici nella RSA
di Bivio Bellocchio per l’attivazione della RSA e la
contestuale allocazione dei Servizi distrettuali e del
Dipartimento di Prevenzione.
Per tali lavori si dovranno spendere da
parte della ASL oltre 300.000 euro.
Vorremmo invitare a riflettere su questa
scelta per i seguenti motivi:
1) C’è purtroppo un forte bisogno
di Centri per Alzheimer con sufficiente numero di posti
letto e con spazi adeguati per Centri Diurni Alzheimer.
2) Nella ASL della provincia di
Teramo, rispetto alle altre ASL c’è una notevole
sproporzione: alla rete residenziale per anziani e
demenze, infatti, il governo regionale ha assegnato alla
ASL di Teramo solo 77 posti accreditati, su un totale di
949.
3) La Giunta Regionale D’Alfonso
e il manager della ASL di Teramo dell’epoca avevano
destinato la struttura di residenza sanitaria di Bivio
Bellocchio a Centro di riferimento regionale per i
malati di Alzheimer e il Declino cognitivo nelle sue
varie forme con una capienza di 45 posti.
4) Ora invece viene deciso di far
coesistere il Centro per i malati di Alzheimer con i
Servizi distrettuali e il Dipartimento di Prevenzione
attualmente ubicati nell’edifico dell’ex Ospizio marino,
luogo facilmente raggiungibile e con ampia disponibilità
di parcheggi.
5) Questa decisione comporta il
dimezzamento dei posti a disposizione per i malati di
Alzheimer, riducendoli da 45 a circa 20.
6) All’esterno della struttura
esistono circa 20 parcheggi: considerando quelli
occorrenti agli addetti ai servizi, i rimanenti
sarebbero decisamente insufficienti per i numerosi
utenti che quotidianamente avrebbero bisogno dei vari
servizi: scelta del medico, vaccinazioni, visite
specialistiche, rinnovo patente, familiari dei
ricoverati o assistiti dal Centro Diurno, etc.
7) L’edificio di Bivio Bellocchio
si trova al di sotto del livello della strada statale 80
e presenta una stradina di accesso in pendenza che
sbocca sulla trafficatissima statale 80: tutto ciò
comporterebbe per i numerosi utenti dei servizi
distrettuali l’avere a che fare con pericolosi ingressi
e soprattutto uscite sulla statale 80.
8) Sarebbe difficilmente
frequentabile da persone anziane che non utilizzano
l’auto, perché lì non ci sono marciapiedi e la strada
per Teramo è molto trafficata.
9) È sbagliato perdere
l’occasione di dedicare l’intera struttura alla sua
originaria destinazione, rendendo così concrete le
indicazioni delle nuove Linee guida per l’Alzheimer che
danno molta importanza ai Servizi Diurni come parte
rilevante dei Centri per le Demenze.
Su quest’ultimo aspetto ci soffermiamo
per evidenziare le importanti novità delle suddette
Linee Guida:
• “I Centri Diurni Alzheimer
non sono semplici strutture di parcheggio per anziani
con demenza gravi e inguaribili, ma hanno un preciso
obiettivo sanitario: quello di offrire ai pazienti più
complessi un servizio di elevata qualità, che
alleggerisca i Pronto Soccorso e i reparti ospedalieri
dove i disturbi della malattia non trovano risposte
adeguate, spesso per di più aggravandosi.”
• “Numerosi studi hanno
definito le tecniche di stimolazione cognitiva e terapia
occupazionale in grado di migliorare e mantenere le
capacità delle persone con demenza. Con la musica o gli
animali, con l’arte-terapia o la stimolazione
multi-sensoriale si riesce anche ad aumentare il
benessere psicologico e a ridurre i disturbi del
comportamento.”
• “Questi interventi,
richiedono spazi fisici pensati, fin dalla
progettazione, per persone con demenza. I requisiti
architettonici dei Centri Diurni devono garantire
sicurezza, ma devono anche essere comprensibili,
familiari, stimolanti, gradevoli, sia all’interno che
all’esterno della struttura, con la presenza di giardini
appositamente disegnati. Aumentare il benessere
quotidiano dei pazienti è del resto il primo requisito
per curarne l’agitazione, oltre che per garantirne la
dignità.”
• “Per una malattia che
purtroppo non ha ancora terapie definitive esistono
comunque tanti tipi di cura che, in mani esperte,
possono migliorare notevolmente la qualità della vita
dei pazienti e dei loro familiari. Cure che trovano
applicazione ideale in un Centro Diurno con
caratteristiche adeguate. Nella struttura, tra l’altro
sarebbero occupate figure professionali indispensabili
ai Centri Diurni: infermieri e fisioterapisti, ma anche
psicologi, terapisti occupazionali, educatori, operatori
addestrati a lavorare con interventi personalizzati.”
Ci sembra di aver elencato una serie di
buone ragioni affinché si rifletta sull’importanza e
sulla lungimiranza di avere a Giulianova un Servizio
interamente dedicato alle Demenze contenente anche un
moderno Centro Diurno Alzheimer, trovando una
collocazione differente e più idonea per i Servizi
distrettuali e del Dipartimento di Prevenzione.
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