WASHINGTON,
1.12.2012
-
Il calendario indica 65
anni. Appartengono ad una donna eccezionale, dal
volto di Eva, che si tramuta come il sole e la
pioggia, e di cui invano un milione di miglia
percorsi intorno al mondo ha provato ad erodere
le sembianze.
“Madam
Secretary” non teme il tempo che
la porta nelle più impensate nazioni per emanare
pace, eguaglianza e fratellanza.
Ecco
Hillary Rodam Clinton (consorte
del valido
Bill,
ex Presidente democratico degli Stati
Uniti), 67° Segretario di Stato americano, dal
2008 al 2012, terza donna a ricoprire tale
carica.
Conoscemmo con piacere, a Miami, la Signora
Clinton, ospite d’onore dell’Unione sartotecnica
femminile (GWU) durante uno dei Convegni che
l’organizzazione allestiva, presenti i dirigenti
e parte dei 350 mila iscritti.
Il cronista, allora direttore del periodico
sindacale “Giustizia”
(per 20 anni), ebbe modo di apprezzare
l’intelligenza, la decisione e la soavità della
senatrice desiderosa di raggiungere mete
difficili, per fare del bene all’umanità
sofferente.
Enumerare tutto quanto “Hillary” ha realizzato
nei suoi 65 anni è compito dei biografi; noi
vogliamo rievocare alcuni dettagli di vita
vissuta, momenti, giorni di ansia e successi
della
“Eva”
moderna, che ha lottato per il
progresso dello status della “donna” negli Stati
Uniti, e di quelle del resto del mondo.
“Happy
Birthday, Hillary”!
Pochi sanno che la nostra rappresentante da
ragazzina scrisse alla Nasa per sapere se poteva
diventare astronauta, ma l’Agenzia rispose che
”loro non assumevano donne“.
La natia di Chicago ama l’avventura e tanto per
restare in linea chiese, come testimonia il
NYTimes,
di arruolarsi nei Marines, ma - ahimè! -
l’aspirante “era anziana, non ci vedeva bene
e poi era’ donna”.
Nelle aule giudiziarie la Clinton venne definita
”uno dei cento più influenti avvocati
americani”.
La vita del Segretario di Stato ha avuto momenti
vivaci, come quello che ha spiegato alla
ABC News
su come sposò Bill: ”Eravamo nel
campus universitario ed io lo ammiccavo,
altrettanto faceva lui. Dopo tre o quattro volte
mi feci coraggio e mi presentai: ”Il mio nome
è Hillary Rodam”. Fu la scintilla del
matrimonio”. E aggiunge: ”Mi innamorai di
lui perche’ Bill non aveva timore di me”.
Oggi l’eclettica “Madam Segretario di Stato”,
dai diversi volti, è considerata la seconda
donna più forte d’America, la 16ma persona più
ammirata del mondo (la famosa attrice Meryl
Streep è una delle sue più grandi “fans”).
Accanita
viaggiatrice, si pettina come più le piace,
anche se spesso criticata, e non teme di uscire
di casa senza belletto. Ama l’avventura e non
teme di sporcarsi le mani. Dopo il college nel
1969, la “Chicagoenne” si premurò di aprirsi un
varco nella vita - in Alaska- lavando i piatti
del Mount Mckiney Park e spellando i pesci nel
conservificio locale.
Una vasta, encomiabile cornucopia di lavori e
successi avvolge questa “Eva moderna”, la donna
più ammirata, rispettata, memorabile che il
futuro non impressiona.
In vista delle elezioni del 2012, vinta dal
Presidente
Barack Obama,
la Clinton ha annunciato di volersi ritirare
dall’incarico di Segretario di Stato, rinuncia
che verrà formalizzata il 21 gennaio 2013. Fino
ad allora, rimarrà nella sua sede istituzionale,
in attesa di conoscere chi ne sarà il successore
(si vocifera possa essere
Susan Rice,
Ambasciatrice Americana presso
le Nazioni Unite, sulla quale i repubblicani
capeggiati dall’anziano
John McCan
- letteralmente ossessionato- tentano di fare
breccia coprendosi dietro il paravento
dell’attacco terroristico di Bengasi, oppure
John Kerry, senatore e candidato democratico
alle elezioni del 2004)
Quando le si domanda se intende tornare
all’assalto della Presidenza degli Stati Uniti
nel 2016, la Clinton risponde semplicemente:
“Desidero riposarmi le membra. Se si avvererà,
ci faremo un pensierino”.
Madam Secretary,
congratulazioni!
LINO MANOCCHIA
Foto AP—Barrage |