ROMA,
2.5.2013
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La Giornata della
memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal
terrorismo, in programma domani alle 10 nella
sede del Consiglio provinciale di Perugia, in
piazza Italia, sarà dedicata anche al tema
della sicurezza dei giornalisti inviati nelle
zone più calde del mondo. Proprio sulla
necessità di garantire la sicurezza fisica e
psicologica dei giornalisti è incentrata
quest’anno la Giornata mondiale della libertà di
stampa, deliberata 20 anni fa dall’Onu, che si
svolge domani a San Josè di Costarica.
La
Sesta Giornata della memoria dell’Unci ha lo
scopo di ricordare i cronisti vittime di mafia
e terrorismo e anche tutti gli altri colleghi
che alla libertà di stampa hanno sacrificato la
vita nel resto del mondo e per essere vicini a
quanti ancora oggi subiscono intimidazioni e
minacce per assolvere al diritto-dovere di
informare.
La manifestazione
nel capoluogo umbro, nella regione che diede i
natali a Walter Tobagi e a Enzo Baldoni, è
organizzata da Cronisti umbri, Associazione
stampa e Ordine dei giornalisti dell'Umbria e
Libera Umbria.
Interverranno,
dopo il saluto del presidente della Provincia di
Perugia Marco Vinicio Guasticchi, Guido Columba,
presidente dell'Unione nazionale cronisti
italiani, Marta Cicci, presidente
dell'Associazione stampa umbra; Dante Ciliani,
presidente dell'Ordine dei giornalisti
dell'Umbria, Alberto Spampinato, direttore di
Ossigeno per l'informazione, giornalista e
fratello di Giovanni Spampinato, ucciso nel
1972, Francesco Alfano, figlio di Giuseppe
ucciso in Sicilia nel 1993, Marilù
Mastrogiovanni ed Ester Castano, vittime di
minacce e intimidazioni per il loro lavoro di
croniste. Gli studenti della Scuola media Mario
Grecchi leggeranno i nomi dei colleghi uccisi e
sarà proiettato un filmato dei ragazzi del liceo
Galilei.
Le
conclusioni della Giornata saranno affidate a
Giancarlo Ghirra, segretario nazionale
dell'Ordine dei giornalisti, e a Giovanni Rossi,
presidente della Federazione nazionale stampa
italiana. Franco Siddi, segretario generale
della Fnsi affronterà il tema della sicurezza in
collegamento telefonico con Amedeo Ricucci e
Susan Dabbous rilasciati dopo un sequestro di 10
giorni in Siria, da dove non si hanno notizie da
oltre 20 giorni di Domenico Quirico. |