ROMA,
12.10.2013
-
Dalla Fnsi-Unci riceviamo e pubblichiamo:
Le abitazioni di
tre giornalisti palermitani, Giuseppe Lo Bianco,
Sandra Rizza e Riccardo Lo Verso sono state
perquisite alle 7.30 dai carabinieri del Nucleo
investigativo del Comando provinciale di Catania
che hanno eseguito un provvedimento
del sostituto
procuratore della Repubblica di Catania,
Carmelo Zuccaro.
La perquisizione
sarebbe scaturita da una presunta fuga di
notizie relativa ad una indagine sul capomafia
di Corleone, Salvatore Riina che dal carcere
continuerebbe a guidare Cosa nostra. L'articolo
firmato da Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza è
stato pubblicato sul Fatto Quotidiano mercoledì
9 ottobre mentre Lo Verso ha riportato la stessa
notizia sul sito d'informazione Live Sicilia. I
carabinieri hanno perquisito le abitazioni dei
tre cronisti, e hanno analizzato i personal
computer, gli smartphone, le memorie digitali, i
tablet e le agende dei giornalisti. Il Fatto
Quotidiano aveva titolato lo scoop così: <La
Juve è una bomba. Totò Riina lancia nuova
stagione di stragi>.
L'Unione nazionale cronisti italiani e il Gruppo
siciliano dell’UNCI, esprimono solidarietà ai
tre cronisti sottoposti a perquisizione e
sottolineano che appena ieri il commissario per
i diritti umani della EU, Nils Muiznieks, ha
direttamente criticato l’Italia per
l’arretratezza delle sue norme sul diritto
all’informazione e per non essersi ancora
uniformata alla giurisprudenza che promana dalla
Corte europea dei diritti dell’uomo di
Strasburgo.
Il Governo italiano se vuole cancellare questo
primato negativo deve allineare subito la
legislazione alle più civili e liberali norme
europee. |