GIULIANOVA (Te), 5.7.2013 -
“Qualcuno, poco
e male informato, dopo la sentenza della Corte
costituzionale che ha ritenuto legittima la
soppressione di tutte le 220 Sezioni distaccate
dei tribunali presenti in Italia, quindi anche
della Sezione distaccata di Giulianova, penserà
che la mia istanza, formalizzata il
13 novembre
2012 ed inviata al Ministero della Giustizia, di
fare di Giulianova la Sede secondaria del
Tribunale di Teramo, sia del tutto inutile. E
invece la mia proposta, che ha trovato unanime
convergenza da parte della Camera Civile,
dell'Ordine degli Avvocati e dello stesso
presidente del Tribunale di Teramo nella
riunione tenutasi a Teramo il 13 marzo scorso,
rimane più che mai valida e praticabile”.
Queste le parole
del sindaco Francesco Mastromauro dopo
l'intervento della Consulta che ha dichiarato
infondate le
questioni di legittimità sollevate in ordine
alla soppressione. “Chiedo con forza che il
Parlamento, attraverso i nostri rappresentanti,
intervenga tornando indietro rispetto ad una
scelta inopportuna e incomprensibile, che creerà
grossi problemi al funzionamento della macchina
giudiziaria, con rischi concreti di paralisi e
persino di denegata giustizia. Insomma, bisogna
evitare la chiusura delle 220 Sezioni
distaccate, molte delle quali, compresa
Giulianova, con un volume altissimo di cause e
procedimenti, e territorialmente in posizione
strategica. In ogni caso - continua il
sindaco - una cosa è la soppressione delle
Sezioni distaccate dei tribunali, altra cosa
l'istanza per ospitare nell'immobile attualmente
sede degli uffici giudiziari giuliesi la Sede
secondaria del Tribunale di Teramo. E giova
specificare, a beneficio di chi magari può
fraintendere, per frettolosità o
approssimazione, che Sede secondaria non è un
sinonimo di Sezione distaccata. La differenza
terminologica può apparire minima, ma nella
sostanza è abissale”. |