GIULIANOVA,
5.5.2013
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Nella
serata di ieri, si è svolta un’importante operazione a
contrasto della pesca abusiva perpetrata a danno delle
specie ittiche più pregiate. L’Ufficio Circondariale
Marittimo di Giulianova, sotto la direzione del
Comandante Sandro Pezzuto, ha predisposto un mirato
servizio di controllo e repressione delle forme illecite
di detenzione, conservazione e vendita dei prodotti
della pesca, per tutelare sia il rispetto della
normativa di settore che l’imprescindibile sicurezza
alimentare dei consumatori. Infatti, a seguito di
pedinamento di un’unità da diporto sospetta, che si
accingeva ad ormeggiare presso la banchina di Riva del
Porto di Giulianova, i militari in abiti borghesi di
questo Comando, avvedutosi che poteva trattarsi di un
probabile caso di attività di pesca di frodo, seguivano
attentamente le fasi di ormeggio e sbarco. Fin da
subito, si accorgevano della presenza a bordo di n. 2
borsoni molto pesanti che il conducente dell’unità, una
volta ormeggiato, si affrettava a riporre all’interno di
un autoveicolo parcheggiato nelle vicinanze.
Dall’esito del controllo, emergeva la presenza
all’interno dei borsoni di alcuni pezzi di tonno rosso
per un quantitativo complessivo di circa Kg. 50, già
eviscerato e sezionato in tranci, quindi corrispondente
ad un esemplare almeno di Kg. 70, che veniva sequestrato
e, successivamente all’ispezione da parte del medico
veterinario dell’ASL di Teramo, veniva donato alla
“Piccola Opera Caritas” di Giulianova. Il pescatore di
frodo, inoltre, subiva il sequestro anche della canna
pesca utilizzata e la sanzione amministrativa pecuniaria
di € 1.000
La
Guardia Costiera di Giulianova torna a sensibilizzare
quanti siano testimoni di attività illecite perpetrate a
danno della pesca e dell’ambiente marino, in generale, a
segnalare tempestivamente al n.085/8004918 eventuale
notizia/elemento, che possa essere utile per consentire
una più efficace attività di contrasto: “la
pesca
abusiva di specie pregiate quali il tonno rosso –
dichiara il Comandante Sandro Pezzuto
– finisce di sovente per
essere smerciata nei ristoranti o grosse rivendite della
nostra costa, mancando tutti i requisiti di legge quali
i controlli sull’ igiene e salubrità sul pescato”. |