MOSCIANO
SANT'ANGELO (TE), 27.12.2013
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Dopo il bagno di folla
ottenuto nella serata di presentazione del suo
romanzo d’esordio a Teramo, piovono consensi di
pubblico e critica per Enzo
Delle Monache, che si appresta a chiudere il
2013 con un’altra serata-evento a Castellalto.
Il 30
dicembre prossimo,
infatti, all’interno della Sala
Consigliare del Comune di Castellalto, alle ore
17:00, si terrà la seconda serata di
presentazione del romanzo edito dall’Artemia, “Quando
un fiume muore”.
L’evento, organizzato in
collaborazione con l’Associazione “Itaca” e
con il patrocinio del Comune, si aprirà con la
proiezione monografica di Franco
Giuliani e
sarà allietato dalla lettura di alcuni brani
tratti dal testo.
Nel corso della serata,
oltre all’autore presente in sala, interverranno
il Prof.
Elso Simone Serpentini e
il Prof.
Ernesto Albanello.
L’opera dell’ingegnere
teramano costringe ad un’attenta riflessione sul
passato e sull’evolversi dei tempi, basandosi
sull’assunto che non si può guardare con
consapevolezza il futuro senza avere una
percezione di quello che è stato. Così,
“Quando un fiume
muore” cala
il lettore all’interno di un mondo antico,
permettendogli di assaporare odori e profumi
oggi impercettibili, di riscoprire oggetti di
cui si era persa ogni traccia nel presente
globalizzato.
Lapenna dell’autore
dipinge quadretti di quotidianità al tempo della
guerra, ritrae personaggi semplici ma dalla
tempra e dalla forza inesauribili.
Niente viene
lasciato al caso, tutto è descritto con minuzia
di particolari per far rivivere a chi sfoglia le
pagine di questo libro quelle stesse emozioni e
sensazioni che, ormai lontane, sembrano superate
dallo scorrere del tempo.
Non solo oggetti e
stili di vita distanti dall’uso comune, ma anche
la grande differenza che c’è nei rapporti umani,
viene evidenziata dall’autore: l’importanza
centrale della famiglia, il ruolo della donna e
dei figli. Riconciliarsi con il passato per
affrontare meglio il futuro, con maggiore
consapevolezza e coscienza di quello che
eravamo, questo il messaggio contenuto nel
romanzo, che ci invita a considerare il passato
come una risorsa, come un’opportunità per
migliorare la società in cui viviamo. |