TERAMO, 18.12.2013 -
Dal Nursind di Teramo riceviamo e pubblichiamo:
Di questo passo, probabilmente il nuovo
Direttore Generale della Asl dovrà prendere atto
che gli è stata consegnata un’Azienda sanitaria
ridotta al lumicino, i pazienti costretti a
migrare per sopravvivere o comunque avere
un’assistenza sanitaria che si avvicini alla
decenza … e noi tutti rassegnarci all’idea che
l’agonia della nostra Asl sia irreversibile!
Assisteremo in questi giorni all’agognata
apertura dell’Hospice nell’ospedale di Teramo,
il servizio dedicato specificamente
all’assistenza dei pazienti purtroppo terminali
… finalmente, vorremmo dire! Ma l’esclamazione
si soffoca in gola a sentire i criteri della
realizzazione di questa apertura, per quanto
attiene al personale infermieristico e non,
dedicato alla nuova struttura!
Anziché i 90 gg. imposti dal Decreto del
Commissario ad acta n. 49 dell’8/10/2012, di
multipli di 90 ne sono passati diversi e la
‘rideterminazione organica aziendale’ è lontana
dall’essere rispondente alle linee d’indirizzo
stabilite, ma soprattutto dimostra una gestione
del personale (e quindi dell’assistenza al
paziente) drammatica, oltre che pericolosa!
Quali saranno le prospettive dell’assistenza
all’Hospice, ambiente così particolare e
delicato, se la Direzione Sanitaria del P.O. di
Teramo si è già espressa con l’intenzione di
attivare il nuovo servizio con un solo
Infermiere per turno, affiancato da un Operatore
Sanitario addetto all’Assistenza (OSS)?! Cosa
succederà quando un paziente avrà indispensabile
bisogno della presenza ed assistenza diretta
dell’Infermiere, che gli altri 9 rimarranno
abbandonati a loro stessi e con la presenza (di
tutto rispetto, ma con tutt’altro compito
rispetto all’Infermiere) del solo OSS?! Cosa
succederà qualora l’Infermiere dovesse
manifestare un malore ed essere costretto a
ricorrere al bagno, abbandonerà il reparto e
tutti i pazienti, specie se in quel momento l’OSS
si troverà fuori reparto per accompagnare un
paziente ad eseguire un esame?! Come si pensa di
aprire un reparto così delicato con 7
Infermieri, anziché 12?! Come pensa la Direzione
Sanitaria di assicurare l’assistenza ottimale al
paziente dell’Hospice senza i 7 OSS necessari
che affianchino gli Infermieri e possano
svolgere le loro specifiche mansioni occupandosi
davvero dei bisogni del paziente?! Ovviamente ci
piacerebbe scoprire di aver avuto notizie del
tutto erronee …
Vogliamo parlare delle mancate sostituzioni per
gli Infermieri che sono stati selezionati, per
assegnarli al nuovo Hospice, presi da Servizi e
Reparti della Asl che già sono al tracollo per
l’assistenza?!?! È il gioco della coperta troppo
corta?! Si finirà per assicurare un’assistenza
inadeguata ai pazienti dell’Hospice e peggiorare
ulteriormente la già grave condizione dei
reparti dai quali quegli Infermieri sono
sottratti senza sostituzione?!
Ci pare evidente che la ‘rideterminazione’ in
atto sia drammaticamente sottostimata! E questo
pare purtroppo confermare che l’assistenza al
paziente non è affatto una priorità per la
Direzione Sanitaria di questo P.O., oltre che
negli altri ospedali della provincia ormai al
tracollo, infatti da questi si continua ad
attingere e non sostituire il personale!
Vogliamo parlare dell’inutile tentativo,
comunque palliativo, adottato per il Pronto
Soccorso di Teramo, costringendo l’Infermiere
118 assegnato al territorio a ‘dare una mano’ al
collega del Triage?! Il tutto si è ridotto ad un
flop, l’avevamo detto, ma inascoltati! Tale
figura può infatti dedicare pochissimo tempo, o
nulla, a questa collaborazione al P.S., mentre
viene sottratto alla preziosa collaborazione con
i colleghi della Centrale, dedicati alla
risposta telefonica dell’intera provincia!
Continua il gioco della ‘coperta troppo corta’?!
Ci sembra evidente che i problemi del Pronto
Soccorso sono ben più grossi e richiedono
risorse diverse, oltre che interventi importanti
di natura organizzativa!
Vogliamo parlare delle condizioni di lavoro dei
Pronto Soccorso?! Sapevate che, il Decreto del
Commissario ad acta con cui abbiamo aperto
queste riflessioni, nei PP.SS. di Atri,
Giulianova e S. Omero ci risulta siano previsti
4 Infermieri a turno, oltre a quello dedicato
all’equipaggio del 118?!
In questa Azienda, sembra ormai smarrito il
tempo del confronto, dello sforzo di realizzare
un impegno condiviso col personale, di
ottimizzare le condizioni di lavoro del
personale, per fare in modo che dia il meglio di
sé, di ascoltare le idee degli operatori che
vivono sulla propria pelle il peso della
professione!
La gestione del personale da parte della
Direzione Sanitaria ci appare da tempo alla
deriva e, in questa difficile situazione,
piuttosto che coinvolgere il personale nel
cercare di motivarlo e condividere obiettivi
comuni, vediamo atteggiamenti nella dirigenza di
pressioni, vessazioni, sottili ricatti,
favoritismi arbitrari, una trasparenza
inesistente, per non parlare delle subdole
ripercussioni sui colleghi che si occupano ed
impegnano in attività sindacali non conniventi,
nel tentativo di contrapporsi a questa
inaccettabile gestione e limitarne se possibile
i danni! I risultati sono sotto gli occhi di
tutti e, purtroppo, ne subiscono le conseguenze
soprattutto i pazienti, per i quali non si
favorisce affatto l’assistenza dovuta!
Chiediamo al nuovo Direttore generale, al quale
auguriamo un buon lavoro, di creare le
condizioni per tornare ad un confronto serio e
fruttuoso con le organizzazioni sindacali, per
cercare insieme di superare questa situazione
critica per il lavoro in questa Asl, ma in
particolare nell’interesse del paziente
costretto a ricorrere alle cure della nostra
struttura!
Rimaniamo a disposizione per un confronto degno
di questo nome, in un onesto atteggiamento
costruttivo, perché crediamo che siamo giunti
nell’Azienda ad una condizione inaccettabile,
drammatica, delle condizioni di lavoro degli
operatori e della conseguente assistenza
sanitaria.
Il Segretario Provinciale
NurSind Teramo
Giuseppe De Zolt |