ATRI (Te),
14.7.2013 -
Giunto alla sua tredicesima edizione, a cura
dell'Ass. O. Redding, il Festival
Internazionale di Musica Blues “Green Hills in
Blues” torna il 19 e 20 luglio ad
Atri, per un “evento blues” unico nella
regione Abruzzo. Musicisti provenienti dalle
differenti correnti blues americane, africane e
italiane, si esibiranno sul palco del Green
Hills in Piazza Duchi d’Acquaviva che ospiterà
anche, come ogni anno, giovani band e musicisti
della nostra regione.
Chiude il festival, la notte del 20 Luglio,
l’evento “La Notte Bianca del Blues”. Il Centro
Storico si trasformerà per una notte, evocando
le atmosfere della mitica “New Orleans”. Tra le
strade e le piazze, la musica blues si mescolerà
agli odori e ai sapori delle mura millenarie
dell’antica città di Atri.
In questo momento di grandi difficoltà
economiche, nonostante la riduzione delle
risorse a disposizione, il Green Hills conserva
la sua qualità e il suo spirito, confermandosi
come uno dei migliori Festival Blues in Italia.
Contribuiscono alla realizzazione del Festival:
Fondazione Tercas, Comune di Atri, Regione
Abruzzo e Sponsor Privati.
PROGRAMMA
19 Luglio
Piazza Duchi d’Acquaviva
Ore 21.30
* UMBERTO PORCARO & The Shuffle Kings (I)
* R.J. MISCHO Band (U.S.A.)
* BOB MALONE Band (U.S.A.)
20 Luglio
Centro Storico, piazza F. Martella
Ore 19.30
Blues on the Road
* Antonio di Gabriele
* Dynamic Trio
Piazza Duchi d’Acquaviva
Ore 21.30
* WALKING TREES (I.)
* MALINA MOYE Band (U.S.A.)
* ROLAND TCHAKOUNTE’ Band (Africa)
Centro Storico
dalle Ore 01.00 alle 05.00
**LA NOTTE BIANCA DEL BLUES**
DJ Jack (Special Selection) -KEEP HARD BLUES
Band-THE BARON’S Band-LU BLUES & Adriano Tarullo-DYNAMIC
TRIO-New Butterfly B.Band and many Others…
Info: 3297430801 –
vincdaddy@yahoo.it
INFORMAZIONI SUGLI ARTISTI
R.J. Mischo
Sembra un Chet Baker prestato al blues. Preso da
una foto di William Claxon. Ma R.J. Misho non è
un jazzman fatale, bensì un armonicista
swingante che, secondo alcuni, sta cercando di
portare il piccolo strumento oltre certi
confini, senza però modificarne il ruolo che,
nel corso del tempo, la storia del blues gli ha
attribuito. In questo senso R.J. Misho potrebbe
stare proprio dentro ad una foto di William
Claxton. Come Chet Baker. Rivoluzionario senza
dare troppo nell’occhio. L’immagine di copertina
di “He Came To Play….” lo immortala come un
marziano dalla faccia verde. Potrebbe essere una
bizzarria, oppure potrebbe essere proprio vero.
Intanto i più importanti critici blues lo
inseriscono nella “pole position” degli
armonicisti che battono i palchi delle rassegne
più importanti. Davanti a tutti. Con Kim Wilson
e Steve Guyger.
BOB MALONE
Take Tom Waits, Steely Dan, Dr. John, Louis
Armstrong, and Harry Connick Jr., put ''em in a
drink shaker, add sweetener, and pour out Bob
Malone- Blues Review E' un grande ritorno quello
di Bob Malone.
Dall'ultimo tour italiano, la sua prima volta in
Europa, sono trascorsi oltre 10 anni. In questi
10 anni Bob Malone ha percorso oltre 2 milioni e
mezzo di miglia su e giù per gli States,
suonando nei più importanti festival (Street
Scene, San Diego Ca, Falcon Ridge Folk Festival,
Hillsdale, NY, Kerrville Folk Festival,
Kerrville Tx) e nei club più esclusivi (le House
Of Blues, The Living Room a New York, The
Tipitina a New Orleans), realizzando 8 album che
gli anno valso, per 5 anni di fila, il titolo di
miglior songwriter indipendente per la rivista
di Los Angeles Music Connection Magazine, e
collaborando con artisti di fama mondiale come
The Bobs (suo il piano che sorregge le acrobazie
vocali di The Bobs nel recente Rhapsody In Blue).
Compositore, cantante, pianista e band leader,
Bob Malone è un songwriter ironico e acuto, che
ha nelle dita totale padronanza dell'intero
spettro della musica Americana, dal blues al
jazz, dal ragtime al boogie, dal rock and roll
al pop. Ma è soprattutto un entertainer
eccezionale, che sa dominare i club di New
Orleans come le sale da concerto europee.
Crooner consumato, balladeer sardonico, pianista
di bordello, ma anche romantico e pittorico
quando è il jazz che gli muove le mani, Bob
Malone è un vero, autentico performer all
american. E' nato forse in ritardo, come recita
il titolo del suo più recente, bellissimo, album
(Born Too Late).
MALINA MOYE
Come descrivere Malina Moye? Suona la chitarra
da mancina (come Jimi Hendrix), canta, compone
la musica ed ha l'aspetto di una covergirl! Per
l'industria discografica (e non solo) basta ed
avanza! Scherzi a parte Malina ha già trovato un
suo indirizzo musicale: un mix perfetto di Rock
e Soul. Con le sue esibizioni elettrizzanti ha
già avuto l'onore di aprire concerti per i
Journey e i Boys II Men. Attenta alla propria
immagine, ha creato una sua casa discografica e
pubblicato il primo CD "Diamond Guitars", che ha
entusiasmato la critica specializzata e l'ha
catapultata in vetta alle classifiche. Navigando
sul suo sito si intuisce il forte carattere e la
voglia di riuscire della Moye. E' molto brava a
gestire la sua carriera, non lasciando nulla al
caso. Ha partecipato anche ad attività
benefiche, tra cui il famoso "Charles' Prince's
trust", a cui ha donato il suo hit "Hustlers
Blues" e di cui è divenuta ambasciatrice. Tra
breve dovrebbe uscire un nuovo lavoro "Rock'n'Roll
Baby" e con il talento e la grande forza di
volontà non ci sono dubbi che Malina raggiungerà
in tempo record i suoi obiettivi.
ROLAND TCHAKOUNTE’
Quattro album,
13 anni di esperienza in centinaia di concerti
in mezzo mondo (USA, Canada, Vietnam, Singapore,
Africa, Indonesia, Francia, Germania, Belgio,
Repubblica Ceca, Lituania, Italia e Spagna), è
una delle più importanti personalità della scena
blues africana contemporanea. Resiede in
Francia, ma è nato in Camerun. La sua cultura e
carriera inizia in Africa con le musiche di Jimi
Hendrix, James Brown e Wilson Pickett, ma poi
s'innamora del blues di BB King, Muddy Waters,
Robert Johnson ed Elmore James. Ali Farka Touré
e John Lee Hooker diventano presto i suoi
maestri ispiratori. E' un'artista delle anime
erranti, che ha saputo superare imposizioni e
regole musicali creando un mix perfetto tra il
blues del Mississippi, le radici africane e le
armonie bamilèkè, la sua lingua nativa. L'ultimo
lavoro Ndoni è una novella musicale di ben 12
capitoli dove la dolce ed elegante atmosfera è
il risultato di un raffinato bilanciamento tra i
riffs blues e le fragranze africane.
da
Vincenzo Melchiorre Ricci
Info : 3297430801 |