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Marcattili (Cgil): «Tutte le brutture dell'Atto Aziendale e dintorni della Asl»

 

TERAMO, 30.7.2013 - Dal Segretario Provinciale della Cgil di Teramo, Amedeo Marcattili, riceviamo e pubblichiamo alcune osservazioni nel merito dell’atto aziendale

1-  UOSD neonatologia 1 livello Teramo: è una sciocchezza, perché ovunque c’è un punto nascita ( quinti anche a Sant’Omero e Atri ) non puo’ non esserci la neonatologia di 1 livello ( il piano Fazio, recepito dalla regione, prevede in ogni punto nascita neonatologie di 1 o di 2 livello). Da cio’ si evince che a teramo, se si vuole dare piu’ rilievo, puo’ essere prevista una UOS nell’ambito della UOC di pediatria di quel presidio, non una UOS a valenza dipartimentale, in quanto essa non puo’ certo assicurare l’assistenza di 1 livello ai neonati si Sant’Omero e atri.

2-  Centro di Auxologia e nutrizione pediatrica di Atri: istituito con L.R. n° 6/98, è stato riconosciuto come centro di riferimento regionale; è uno dei 4 centri pediatrici autorizzato dalla regione per la prescrizione dell’ormone della crescita, l’unico dalla ASL di Teramo. E’ l’unico nella nostra Regione in grado di curare pazienti di età inferiore ai 16 anni affetti da anoressia nervosa e da altri gravi disturbi dell’alimentazione (obesità grave, bulimia nervosa ecc.). Per tali patologie, che sono in costante crescita, le famiglie abruzzesi ancora oggi sono costrette a rivolgersi fuori regione, visto che il centro di Atri non è mai stato dotato di risorse adeguate. Con questo atto aziendale il centro invece di essere potenziato viene soppresso. Come pensa la ASL e la regione Abruzzo di gestire i disturbi del comportamento alimentare dei pazienti fino a 16 anni?

3-  UOS neuropsichiatria infantile: in questo settore, nel quale c’è una crescente e sempre piu’ complessa domanda di servizi, viene prevista solo una UOS per un servizio che deve rispondere e tutto il territorio provinciale, pertanto si dovrebbe prevedere la costituzione di una rete aziendale in grado di collegare funzionalmente varie strutture e diverse professionalità. Sulla base di tale complessità, bisogna prevedere una UOC di neuropsichiatria infantile, come del resto è presente in tutte le altre ASL abruzzesi.

Fare l’elenco delle cose che non vanno su quest’atto aziendale ci vorrebbe la rassegna stampa di una settimana.

Metteremo nero su bianco periodicamente le brutture che secondo noi si dovrebbero cambiare, essendo consapevoli che solo una forte pressione di cittadini, lavoratori e pazienti della nostra ASL potrà far cambiare idea a chi è riuscito a partorire questo obbrobrio che metterebbe in ginocchio la sanità della nostra provincia.

 

Il segretario prov.le

Amedeo Marcattili

 

 

 

 

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