GIULIANOVA,
16.2.2013 - Fermo forzato
delle vongolare del Cogevo Abruzzo deliberato in
mattinata dall’Assemblea generale del Cogevo.
Fermo forzato causato dalla grande estensione
dell’area protetta del Cerrano che non ha
investito un euro nella tutela del mare. Due
mesi di fermo, al momento Marzo ed Aprile, mesi
di crisi della marineria del settore vongole,
fiore all’occhiello finora dell’economia
Abruzzo. Nessuna parola a nostro favore del
Governatore Chiodi che dovrebbe tutelare il
nostro lavoro, invece grazie a chi ci amministra
siamo costretti a fermare la pesca. Noi
chiediamo alla Regione e al Governatore Chiodi
di schierarsi fattivamente a fianco
dell’attività produttiva del settore vongole
che, oltre a garantire lo stipendio dei
marittimi, regge un indotto terrestre come
facchinaggio, commercianti e mercati ittici. Per
poche poltrone rosse, si annienta una
grande e forse l’unica attività produttiva
rimasta in Abruzzo. Intanto blocco della pesca
delle vongole, risorsa che nell’area protetta è
abbondante e nasce cresce e muore. Bel modo di
tutelare il lavoro, il futuro dei giovani
pescatori del Co.Ge.Vo.. Chiediamo risarcimento
alla Regione Abruzzo, ai Comuni di Pineto e
Silvi, alla Provincia di Teramo e soprattutto al
Ministero dell‘Ambiente. Inutile ribadire una
sperimentazione fuori dall area protetta è solo
una presa in giro, noi già peschiamo in tale
zona e siamo costretti a fermare per mancanza di
prodotto di misura ,pura demagogia la storia
dell’area contigua. |