GIULIANOVA (Te), 16.7.2013 -
“Secondo il
sindaco Brucchi io avrei ricevuto la mail
contenente l'atto aziendale ASL il 12 luglio
scorso alle ore 12.30. Ebbene nella mia mail
istituzionale, cioè
f.mastromauro@comune.giulianova.te.it,
non c'è traccia alcuna di quell'invio. Una
mancanza palese e documentata. Che il postino,
che pure bussa sempre due volte, abbia sbagliato
indirizzo? Cosa invero strana considerato che
l'invito a partecipare alla riunione è invece
puntualmente arrivato”.
Replica così il
sindaco Francesco Mastromauro alle
affermazioni di Maurizio Brucchi, sindaco
di Teramo e presidente del Comitato ristretto
dei sindaci.
“E' per questo
che ho detto ciò che ho detto, e non certo per
indulgere, secondo lui, ad una gratuita vis
polemica, della quale non v'è traccia nei miei
interventi. Ho polemizzato certamente quando si
commettevano grossolanità, ed ho espresso i
miei punti di vista, ritengo legittimi. Ma ho
altrettante volte riconosciuto meriti quando ci
sono stati. Così per Gatti, per Morra e per lo
stesso Brucchi. Ed invece il collega sindaco di
Teramo, che forse vorrebbe essere depositario di
una sorta di infallibilità, molto pontificale e
poco consona ad un sindaco, può egualmente dare
prova di una simile obiettività e di una
medesima serenità di giudizi che dimostrino il
superamento degli steccati dell'appartenenza?”
|
GIULIANOVA (Te), 16.7.2013
-
Il sindaco
Francesco Mastromauro legge oggi su un
quotidiano un'anticipazione riguardante l'Atto
aziendale della ASL e critica il presidente del
Comitato ristretto dei sindaci, Maurizio
Brucchi.
“Per carità,
non si tratta di un documentato secretato”,
dichiara il sindaco. “Però apprendere alcuni
contenuti dell'Atto aziendale dai giornali
quando a me sindaco non è stato inviato nulla e
ne apprenderò le linee portanti solo tra due
giorni, il 18 luglio, data fissata per la
riunione del Comitato ristretto dei sindaci, mi
sembra davvero paradossale. E' come se, volendo
fare un paragone, l'amministratore di un
condominio venisse a conoscenza di aspetti
importanti del palazzo tramite il postino.
Ripeto: non si tratta di blindare un documento,
ma – conclude Mastromauro - di avere un
minimo rispetto per chi rappresenta il
territorio ed è chiamato a confrontarsi su
scelte importanti per i cittadini. Soprattutto
quando in gioco c'è un bene fondamentale come la
salute”. |