TERAMO, 2.7.2013 -
Alessandro Nicodemi confermato per la terza
volta consecutiva alla guida del Consorzio di
Tutela del Montepulciano d’Abruzzo Docg –
Colline Teramane. Nicodemi è stato votato
all’unanimità dai nove componenti del Cda nel
corso della riunione che si è svolta nei giorni
scorsi nella sede del Consorzio a Mosciano
Sant’Angelo.
Conferma anche per il vicepresidente Enrico
Cerulli Irelli, Gianluca Galasso, Rocco
Cipolloni, Marco Scarinci e Gaspare Lepore. Tre
invece i nuovi produttori entrati nel Consiglio
d’Amministrazione: Antonello Savini, Corrado de
Angelis Corvi e Massimo Santone.
Nato a Roma, 40 anni, una laurea in Economia e
Commercio, Alessandro Nicodemi ha mosso i primi
passi nel mondo vitivinicolo ed agroalimentare
nel 2000 all’interno dell’azienda di famiglia,
la Fattoria Bruno Nicodemi, fra le più
antiche del panorama enologico teramano e
abruzzese. Nel 2003 entra nel Consorzio come
membro del Consiglio di Amministrazione, con il
successivo rinnovo nel 2006 viene eletto
presidente, incarico che gli viene confermato
fino ad oggi. Nel 2011 è insignito “Benemerito
della vitivinicoltura italiana” per aver
arrecato un determinante contributo allo
sviluppo della viticoltura ed alla
valorizzazione della enologia italiana,
ricevendo la prestigiosa Medaglia del Cangrande.
Nel 2013 è anche eletto membro del Consiglio di
Amministrazione del Consorzio di Tutela dei Vini
d’Abruzzo.
“Non posso non esprimere tutta la mia
soddisfazione – è il commento di Alessandro
Nicodemi - e il mio ringraziamento
all’assemblea e al CdA per la rinnovata stima e
fiducia dimostratami”.
"Negli ultimi 20 anni - continua il presidente
- il comparto è profondamente cambiato: il
valore aggiunto della filiera si è spostato a
valle; i margini di contribuzione delle prime
due fasi del ciclo (coltivazione e
vinificazione) si sono compressi a fronte del
maggior valore creato dalla fase di
commercializzazione; i consumi di vino
pro-capite sono diminuiti ma non quelli dei vini
di qualità, chiaro segnale di una domanda sempre
più selettiva da parte dei consumatori che ha
guidato il passaggio del vino come ‘alimento’ al
vino come ‘fonte di gusto e piacere’”. “Se in
passato erano gli stessi produttori a
indirizzare le scelte – chiude Nicodemi - oggi è
sempre più il mercato sulla base del rapporto
qualità/prezzo/immagine per i vini di più alto
livello a dettare le regole. Elementi che ci
confortano nel proseguire sulla strada
intrapresa, alta qualità nelle bottiglie e
stretto legame con il territorio di
provenienza, le nostre Colline Teramane”.
Il Consorzio di Tutela del Montepulciano
d’Abruzzo Docg - Colline Teramane
Il Consorzio di Tutela del Montepulciano
d’Abruzzo DOCG prende forma nel 2003, quando con
D.M. viene riconosciuta al Montepulciano
d’Abruzzo delle colline teramane la
Denominazione di Origine Controllata e
Garantita, prima ed unica in Abruzzo. Si
estende su di un’area che coincide quasi
totalmente con il territorio provinciale di
Teramo, un territorio storicamente fra i più
vocati della regione e che comprende 31 comuni.
La compagine consortile in questi anni di
conduzione è cresciuta notevolmente, le aziende
aderenti sono passate da 52 del 2006 alle 75
del 2013 con una rappresentatività delle
bottiglie docg prodotte del 90%; in riferimento
alla campagna vendemmiale 2012 la produzione di
uva docg si attesta sui 9.800 quintali, il vino
denunciato sui 6.800 ettolitri pari a circa
900.000 bottiglie. |