GIULIANOVA,
1.5.2013 - Da Walter Squeo (Federpesca e Cogevo) riceviamo e pubblichiamo:
Nonostante siano state date le garanzie fornite
a Walter Squeo, Giovanni Di Mattia e Vespasiano
Corsi, dirigenti del Cogevo Abruzzo, dopo la
manifestazione che si è tenuta alla Torre del
Cerrano e al comune di Pineto da parte di circa
300
pescatori due mesi fa, nulla si è mosso da parte
del Cda del parco e i due comuni di Pineto e
Silvi per la modifica del piano di zonazione del
parco, cosa prevista per decreto dopo tre anni
dalla nascita del parco.
Cambiare zonizzazione vuole dire dare ai
pescatori la possibilità di pescare in un certo
periodo e in zone dell’area protetta, cosi da
eliminare attriti, multe, sanzioni penali
derivanti dal presunto sconfinamento. Sono
troppi sette chilometri di mare tolti ai
pescatori - interviene Squeo di Federpesca - il
20 per cento del territorio su cui si lavora e
il Cogevo conta su 82 unità da pesca. I
pescatori condannano l’immobilismo di chi
gestisce l’area protetta anche perché si è fatto
un accordo nella sede di Villa Filiani di
Pineto, noi e i vertici del parco, ma tuttora
sono passati più di due mesi, nessun
interessamento. Ormai regnano sovrani il
malcontento e il malessere fra i pescatori del
Cogevo i quali sono stanchi di promesse non
mantenute da anni. Si ricorda che non ci fu
concertazione con noi alla creazione del parco e
se non si trovano soluzioni sarà sempre
un’assurda guerra fra vongolari e area protetta
solo per voler
lavorare in un momento di grave crisi del lavoro
come questo,e non sarà colpa dei pescatori di
vongole. |