GIULIANOVA, 4.1.2013
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Si chiama operazione “MEKONG” la vasta attività
di polizia marittima messa in atto durante il
periodo natalizio a livello nazionale, che ha
visto i militari dell’Ufficio Circondariale
Marittimo – Guardia Costiera di Giulianova
impegnati sull’intero territorio teramano,
assieme ai colleghi di tutto litorale abruzzese
e molisano nelle rispettive aree di competenza.
Gli uomini ed i mezzi della Guardia Costiera di
Giulianova sotto la puntuale direzione del
Tenente di Vascello Sandro Pezzuto, che ha
coordinato anche il personale appartenente agli
uffici marittimi dipendenti di Martinsicuro,
Tortoreto, Roseto degli Abruzzi e Silvi, hanno
passato al setaccio nel periodo che va dal 10 al
21 dicembre, con un’appendice nei giorni clou
del 27 e 28 dicembre, tutta la filiera della
pesca con lo scopo di scoraggiare e contrastare
la commissione di eventuali illeciti soprattutto
per l’occasione delle festività natalizie.
Nel corso dell’operazione, preceduta da una
prodromica fase di intelligence, sono
stati eseguiti un totale di n° 129 controlli che
hanno riguardato principalmente motopesca (reti
ed attrezzi da pesca, zona pesca ed
abilitazioni, composizione equipaggio),
pescherie, ristoranti e commercianti ambulanti
(tracciabilità ed etichettatura, frodi
alimentari, ecc..), centri della grande
distribuzione, rivendite all’ingrosso ed al
dettaglio, magazzini di stoccaggio.
In particolare, i controlli effettuati sono
stati mirati essenzialmente a bloccare la pesca
abusiva e la commercializzazione di prodotti
ittici sprovvisti di documentazione circa la
loro provenienza o commercializzati come
prodotti tipici del Mediterraneo quando, in
realtà, di altra origine, o spacciati per
freschi nonostante si trattasse di prodotti
congelati. E’ stato verificato, inoltre, il
rispetto delle normative nazionali ed europee in
materia di cattura, commercializzazione,
somministrazione e detenzione dei prodotti della
pesca.
Sono state, pertanto, elevate n. 22 sanzioni
amministrative pecuniarie per un totale di quasi
€ 38.000 e sono stati effettuati sequestri
amministrativi per un totale complessivo di
oltre 2 tonnellate e mezzo di prodotto ittico
vario.
Particolarmente complessa è stata l’attività di
controllo di alcuni depositi di prodotto ittico
surgelato all’ingrosso dove, in un caso,
all’interno delle celle frigorifere di
dimensioni industriali, veniva rinvenuto un
enorme quantitativo ammontante a Kg. 2.200 di
prodotti ittici scaduti da almeno due anni,
tenuti, a differenza di quanto impone la
normativa igienico-sanitaria, non separati dagli
altri prodotti in corso di validità e quindi
destinati ad essere poi distribuiti e
commercializzati.
In un altro caso, invece, presso un centro di
vendita al dettaglio, sono stati rinvenuti
prodotti ittici surgelati di dubbia provenienza,
stipati in condizioni di promiscuità con altri
prodotti ittici scaduti e prodotti di altro
genere alimentare (carne, salumi, ecc.).
Inoltre, lo stesso esercizio commerciale
deteneva nei banchi frigo per la vendita al
pubblico, oltre a prodotti ittici privi di
qualsiasi documentazione relativa alla loro
tracciabilità, anche prodotti ittici carenti di
etichettatura. I militari, intervenuti, nella
fattispecie, hanno elevato verbali
amministrativi per un totale di n. 3.166,
sequestrando oltre n. 3 quintali di tale merce.
Particolare attenzione è stata, altresì,
dedicata all’attività’ di monitoraggio dei punti
di ristorazione ed agli ipermercati, dove si è
giunti a scoprire l’esposizione di alcuni
filetti di merluzzo che presentavano
un’etichettatura ingannevole circa la reale
identità e specie ittica di appartenenza,
inducendo in errore l’acquirente sulle
caratteristiche del prodotto. Infatti, in luogo
delle specie più pregiate di merluccius
merluccius o di gadus morhua,
denominazione scientifica riferita appunto al
Merluzzo, il contenuto delle confezioni era
invece di “Merluzzo d’Alaska Pollack”. Tale
accertamento ha così portato il personale
militare impiegato a sanzionare tale erronea
forma di pubblicità irrogando una sanzione
pecuniaria di € 6.000.
Pertanto, il Comandante dell’Ufficio
Circondariale Marittimo di Giulianova, il
Tenente di Vascello Sandro PEZZUTO, sottolinea
come gli sforzi compiuti dagli uomini della
Guardia Costiera di Giulianova tendano si a
verificare i livelli di legalità in funzione
deterrente onde garantire la sicurezza del
cittadino ed il diritto alla trasparenza ma,
soprattutto, è necessario che siano intesi come
un incentivo all’affermazione di una coscienza
più sensibile ad uno sfruttamento delle risorse
ittiche da esercitarsi con la dovuta
consapevolezza ambientale e, soprattutto, al
diffondersi di una cultura più rispettosa dei
diritti del consumatore e della salute pubblica. |