TERAMO,
30.12.2013 -
“Lasciamo un ente
senza debiti e avendo
restituito al
territorio, imprese,
associazioni, fornitori,
quasi 20 milioni di
euro”.
Così il presidente
Valter Catarra ha
esordito nella sua
ultima conferenza stampa
di fine anno alla quale
ha partecipato anche la
Giunta: “un po’
speciale - ha detto
- perché siamo
l’ultima amministrazione
provinciale eletta dal
popolo”.
Il
tradizionale appuntamento con i giornalisti ha
assunto un “valore particolare” proprio
per la “fase storica che stiamo vivendo”
ha sottolineato il Presidente il quale, critico
con il disegno di legge Delrio, ha voluto porre
l’accento sugli aspetti singolari del suo
mandato. “Nel 2009 abbiamo trovato quasi 8
milioni di debiti fuori bilancio – ha detto
– lasciamo a chi verrà un ente completamente
risanato e, soprattutto, un ente che non ha
debiti e che ha reimmesso oltre 20 milioni nel
sistema produttivo. Di questi tempi, quasi un
miracolo”. Com’è noto, infatti, la
Provincia di Teramo, ha vinto il ricorso per
crediti pregressi contro il Governo. “Il 18
gennaio affronteremo il ricorso, ma, intanto,
quei soldi sono tornati al territorio e sono
serviti a pagare chi aveva realizzato un’opera o
un servizio allo Stato”.
Altre due
buone notizie per chiudere il 2013; in questi
giorni sono stati trasferiti dal Governo 8
milioni di euro per l’alluvione del 2011 e il
Consiglio regionale, approvando la rimodulazione
dei fondi Fas, ha conferito 6 milioni di euro al
progetto del nuovo ponte di Castelnuovo Vomano
per il quale, inizialmente, erano stati
stanziati circa 3 milioni e mezzo: una somma
insufficiente alla realizzazione di una nuova
struttura.
Gli 8 milioni
– immediatamente disponibili e che entro gennaio
saranno distribuiti ai Comuni a copertura di
tutti i danni dell’alluvione – sono il frutto di
un emendamento presentato dal senatore Paolo
Tancredi al Patto di stabilità del 2012. “Una
scommessa, perché è chiaro che i danni da
calamità naturali sono diventati un problema
enorme per tutto il Paese e individuare le
risorse a copertura di quelli subiti dal
territorio teramano non è stato un percorso
semplice – ha dichiarato Tancredi presente in
conferenza stampa – il contributo è arrivato
prima di quello previsto dalla Regione con i Fas
(20 milioni ndr) ma ci saranno presto anche
quelli”.
Con questi 8
milioni, entro gennaio, sarà possibile liquidare
tutto il dovuto ai Comuni che hanno subito danni
dall’alluvione del 2011: “naturalmente rimane
aperta la partita per le manutenzioni
straordinarie e gli interventi per le
successive calamità naturali. – prosegue Catarra
- solo dall’Anas, dal 2009 ad oggi, sono
arrivati 8 milioni e 750 mila in meno per la
cura delle strade: dalla Regione zero lire. Ma
questa è un’altra storia e purtroppo gli enti
locali non possono scriverla: come ha
sottolineato il Consiglio provinciale in un
ordine del giorno votato all’unanimità questo
paese ha bisogno di due piani straordinari: uno
per il dissesto idrogeologico e uno per le
scuole. Vanno fatte delle scelte: tagliamo le
spese per gli armamenti, tagliamo le pensioni
d’oro, tagliamo i parlamenti”.
Per quanto
riguarda il ponte di Castelnuovo Vomano
“l’impegno della Regione, del Governatore Chiodi
(che non ha potuto partecipare alla conferenza
stampa per il concomitante impegno con il
Consiglio regionale ndr), del segretario della
Presidenza regionale nonché consigliere
provinciale, Enrico Mazzarelli è stato massimo
così come la cura della consigliera Rita Ettore
che in questi mesi ha seguito da vcino ogni
passaggio di questo iter ” ha sottolineato a
margine della conferenza stampa l’assessore alla
viabilità, Elicio Romandini: “senza
questa rimodulazione lo stanziamento non avrebbe
coperto le spese di progetto, circa 6 milioni, e
l’opera avrebbe rischiato di rimanere incompleta
per chissà quanto tempo”.
Catarra,
pur sottolineando più volte la difficilissima
congiuntura nella quale si trovano il Paese e
l’economia teramana, ha posto l’accento sulle
cifre e i risultati del mandato: “Dal 2009 ad
oggi, così come è accaduto per tutte le Province
italiane, abbiamo avuto a disposizione 47
milioni e 650 mila euro in meno rispetto ai
nostro predecessori. (8 milioni e 750 mila
dall’Anas fondo manutenzioni; meno 14 milioni e
400 mila dall’addizionale Enel; meno 24 milioni
di trasferimenti ordinari ndr).
A questo
dato impressionante vanno aggiunti gli 8 milioni
di debito fuori bilancio che abbiamo sanato.
Nonostante ciò restituiamo alla comunità
teramana e ai futuri amministratori, che siano
Sindaci o burocrati, un ente sano con un taglio
di circa 3 milioni di euro sui costi del
personale (da 16 milioni a 13 milioni di euro
ndr) nessun debito con le imprese e una
disponibilità di cassa che ci consente di
affrontare la spesa corrente con una certa
tranquillità”. |