TERAMO,
22.2.2013 -
La “casa che verrà” è già una realtà: possibile,
realizzabile. Il Patto
dei Sindaci della
Provincia di Teramo (che
insieme alle altre
Province abruzzesi e
alla Regione ha aderito
al mese europeo
dell’Energia) sta
studiando – insieme a
tutte le amministrazioni
locali – un modello di
regolamento energetico
comunale che serva a
incentivare la
realizzazione di edifici
che non consumano e
possono produrre
energia. Abbattendo i
costi per chi ci vive e
anche le emissioni di
C02 in atmosfera.
“Progettare, costruire, ristrutturare riducendo i consumi”
questo il tema della prima sessione della
manifestazione Il Patto che illumina l’Abruzzo
che si sta svolgendo oggi Teramo, lungo il viale
dei Tigli, e che, accanto ai workshop tematici
propone le esposizioni di aziende che a vario
titolo si occupano di tecnologie “rinnovabili”.
A spiegare la casa ecologica, catalogata in classe Gold, dal
Solar Decathlon Europe, Chiara Tonelli,
volto televisivo di Sky, autrice di programmi e
format che coniugano architettura, innovazione
e comunicazione e fra questi, appunto, “la casa
che verrò”. La Tonelli, PhD e ricercatore
universitario in Tecnologia dell’Architettura
all’Università degli studi di Roma tre, ha
raccontato la storia del suo team e del progetto
Med in Italy, un prototipo che oggi che
viene esposto e mostrato in tutto il mondo. “Una
casa italiana che fa tesoro della specificità
del nostro vivere mediterraneo, delle nostre
abitudini quotidiane ma che coniuga a questi
aspetti una precisa ricerca architettonica e
tecnologica che punta alla riduzione drastica
dei consumi” ha affermato.
Un made in italy orgoglioso che ritroviamo anche nel progetto
tutto teramano presentato dalla Helios Green
Building da Ernesto Di Giovanni. “Anticipando
quanto previsto dalla legislazione Europea che
lo renderà obbligatorio per le nuove costruzioni
dal 2020, noi abbiamo già realizzato un
condominio in classe A+ a Tortoreto e abbiamo
progettato un intero villaggio sostenibile: che
non solo non consuma ma produce energia facendo
guadagnare i condomini” ha spiegato.
Un’analisi dell’impatto che sta producendo sul territorio
abruzzese il programma europeo del Patto dei
Sindaci è stato proposto da
Luciana
Mastrolonardo, Architetto,
Ph.D. in Progettazione Ambientale, che
ha contestualizzato i temi della prima sessione
della manifestazione rispetto alla realtà
regionale e locale affrontando la questione
delle leggi e dei regolamenti urbanistici. “Con
il Patto la nostra regione sta recuperando il
tempo perduto – ha detto – perché per molti anni
si è fatto poco. Il modello del Patto è molto
interessante perché vi è un’unica cabina di
regia ma con un approccio che parte dal basso e
che ha consentito di coinvolgere i Comuni e i
cittadini”.
Oltre 70 interventi, circa 8 milioni di investimenti in tutti
e 47 i Comuni e sul patrimonio provinciale, ma,
soprattutto, la riduzione dei consumi energetici
tradizionali e la spinta a regolamentarli
incentivando e premiando chi costruisce “bio” e
in maniera ecosostenibile..
“Oggi,
Teramo, è la provincia abruzzese dove si produce
la maggiore quantità di energia da rinnovabile:
il 35% del totale con 230 MK su 650 – ha
sottolineato l’assessore all’Ambiente e
all’Energia, Francesco Marconi
(nelle foto)
- La Provincia, che insieme alle tre ATS
costituite dai Comuni, si prepara a bandire tre
gare europee per la sostituzione di tutti i
punti luce pubblica con una sistema di “rete
intelligente” sulla quale far viaggiare, oltre
alla luce, anche i servizi, ha chiamato a
raccolta esperti e tecnici per riflettere sulle
future azioni da intraprendere”.
“Quando ci siamo insediati l’assessore
all’Urbanistica Vincenco Falasca ci ha fatto
rilevare che l’insieme dei Piani regolatori
della provincia teramana e il nostro stesso
Piano prevedeva uno sviluppo insediativo per 1
milione di abitanti, una follia. E’ stata la
prima cosa sulla quale siamo intervenuti
riducendo drasticamente la possibilità di
consumo di suolo nel nostro territorio”
ha chiosato il presidente Valter Catarra
Nella seconda sessione, questo pomeriggio, si parla di “reti
e città intelligenti” con uno dei più autorevole
esperti italiani, Michele Vianello,
ideatore e direttore fino al luglio scorso di
VEGA, il Parco scientifico e tecnologico di
Venezia. Come vicesindaco della città di
Venezia, tra il 2005 e il 2009, ha
promosso una massiccia opera di
infrastrutturazione in banda larga e Wi-Fi del
territorio comunale, avviando progetti di
cittadinanza digitale e servizi digitali per i
turisti. È animatore di gruppi di discussione
web dedicati all'Ict e alla sostenibilità
ambientale, svolge attività di formazione per
enti e associazioni. Anche lui è affiancato da
un abruzzese, il teramano Marco
Santarelli, un esperto di reti e comunità
intelligenti, che partecipa a numerosi progetti
(Università di Chieti, Cnr) su ICT e
TLC.
Protagonisti i Sindaci del Patto con i loro interventi, i
lavori già realizzati e la riflessione sui
prossimi obiettivi.
“Quando ci siamo insediati l’assessore
all’Urbanistica Vincenco Falasca ci ha fatto
rilevare che l’insieme dei Piani regolatori
della provincia teramana e il nostro stesso
Piano prevedeva uno sviluppo insediativo per 1
milione di abitanti, una follia. E’ stata la
prima cosa sulla quale siamo intervenuti
riducendo drasticamente la possibilità di
consumo di suolo nel nostro territorio”
ha chiosato il presidente Valter Catarra |