TERAMO,
1.3.2013 -
Il Consiglio provinciale
vota all’unanimità un
atto di indirizzo con il
quale si esprime la
volontà
dell’amministrazione a
utilizzare la “Teramo
Lavoro” per
l’affidamento dei
servizi strumentali
dell’ente. Nello stesso
atto di indirizzo si
richiede “agli uffici
competenti, ivi compreso
l’Avvocatura, a riferire
in ordine alla
fattibilità di tali
linee di indirizzo al
Consiglio Provinciale”
entro il 15 marzo.
Alla presenza di una delezione di ex dipendenti
della Teramo Lavoro e dei sindacati e dopo un
partecipato dibattito originato da un ordine del
giorno presentato da Renzo Di Sabatino, seguito
dall’intervento del consigliere Diego Di
Bonaventura e su proposta del consigliere
Enrico Mazzarelli si è arrivati ad una
formulazione condivisa da tutti i gruppi
consiliari.
“Considerato che il 31 dicembre la Provincia
di Teramo ha interrotto l’affidamento dei
servizi strumentali alla Società Teramo Lavoro
Srl; che a causa del mancato rinnovo
dell’affidamento dei suddetti servizi la Teramo
Lavoro ha ritenuto di interrompere i circa 110
rapporti di lavoro in essere a quella data; che
il mancato rinnovo delle convenzioni ha
determinato notevoli disagi nei confronti di
cittadini ed imprese del territorio a causa
degli oggettivi disservizi che si verificano nei
Settori e negli uffici dell’Ente dove erano in
servizio i dipendenti della Teramo Lavoro….. si
invitano ed impegnano il Presidente della
Provincia e la Giunta Provinciale : a
condividere l’indirizzo politico già
espresso e oggi ribadito da questo Consiglio,
rappresentato dalla continuità di affidamento
dei servizi già svolti dalla Teramo Lavoro
sempre alla medesima Teramo Lavoro,
compatibilmente con i criteri di legittimità
dell’azione amministrativa; ad aprire un
urgente tavolo di trattativa con le
organizazioni sindacali affinché possano
essere rinnovati i contratti di lavoro in essere
al 31 dicembre in ottemperanza dell’accordo in
deroga siglato il 29/06/2012 tra Provincia,
Società e OO.SS. per la prosecuzione fino al
30/06/2013 della fase di start-up della Società;
il tutto anche al fine di evitare contenziosi
rischiosi per l’Ente; ad istituire un
tavolo di concertazione con la presenza
della Regione Abruzzo, delle OO.SS. e di altri
enti interessati, affinché entro il 30/06/2013
si studi un percorso legittimo per garantire la
prosecuzione dei servizi e i livelli
occupazionali; ad invitare gli uffici
competenti, ivi compreso l’Avvocatura, a
riferire in ordine alla fattibilità di tali
linee di indirizzo al Consiglio Provinciale,
entro il 15/03/2013”.
Durante il dibattito il presidente Valter
Catarra era intervenuto per esporre le azioni
intraprese dopo le dimissioni
dell’amministratore unico Venanzio Cretarola,
dall’interpello ai dirigenti, con risultato
negativo, all’avviso pubblico per scegliere un
nuovo amministratore. “Abbiamo fatto tutti i
passi necessari per consentire alla Teramo
Lavoro, che oggi è una scatola vuota perché
senza soldi e senza governo, di compiere tutti
gli adempimenti necessari innanzitutto verso gli
ex dipendenti che vantano stipendi arretrati”
ha dichiarato aggiungendo: “ma vanno sciolti
ancora molti nodi: l’Autorità di gestione del
Fondo sociale Europeo ancora non conclude i
controlli e ancora non sblocca i fondi della
vecchia programmazione; quelli della nuova
programmazione sono sulla carta ma passeranno
ancora alcune settimane prima di vederli”.
Catarra ha ribadito che, anche sulla base delle
motivazioni sintetizzate nel ricorso al TAR
“la sospensione dei Fondi, di tutti i fondi non
solo quelli riguardanti la Teramo Lavoro e già
anticipati dalla Provincia, certamente non è
condivisibile”. Pur non entrando nel merito
dell’inchiesta Catarra ha affermato: “i
magistrati vanno rispettati perché sono un pezzo
dello Stato che sta facendo il suo lavoro ma
anch’io rappresento un pezzo dello Stato e so
che non sempre si è messi nella migliore
condizione di lavorare….anche se vorrei urlare
aspetto di poter parlare e di portare la mia
documentazione nei luoghi deputati per farlo… in
cuor mio e dopo aver ripercorso a lungo per
notti intere questa vicenda so di essere
innocente” . |