TERAMO,
17.4.2013 -
Dopo un anno di
sperimentazione va a
regime il nuovo metodo
per il collocamento dei
disabili nel mondo del
lavoro: si chiama “ICF”(Classificazione
della salute, del
funzionamento e della
disabilità così come
messo a punto
dall’Organizzazione
mondiale della Sanità) e
si propone di superare
quei limiti che hanno
spesso ostacolato
l’avvio e soprattutto la
permanenza del disabile
nei luoghi di lavoro.
L’adozione di questa nuova metodologia consente
il passaggio dagli accertamenti di tipo
medico-sanitari dell’invalidità a quelli di tipo
bio-psico-sociale;
l’ICF “capovolge” l’approccio alla valutazione
della disabilità: da misurazione dello
svantaggio a individuazione dei fattori che
possono migliorare l’integrazione sociale delle
persone.
L’intervento sperimentale è stato promosso da
Italia Lavoro e ha coinvolto le Province
di Teramo, Taranto, Torino e Cuneo. In
questo ultimo anno, nelle quattro province,
sono stati formati 1500 operatori della
cosiddetta filiera territoriale
dell’inserimento” (Centri per l’impiego,
Commissioni mediche, ecc.), ed è stata messa a
punto di una comune “check list lavoro” (il
documento che elenca le condizioni fisiche,
ambientali e sociali che costituiscono la
condizione di disabilità, applicato
all’inserimento lavorativo) con il
coinvolgimento di 176 persone con disabilità.
E’ stato quindi definito un “protocollo
lavoratore” per descrivere le caratteristiche
della persona disabile, e un “protocollo
azienda”, per individuare le caratteristiche
ambientali e di contesto dell’impresa.
Questa metodologia è stata oggetto di formazione
per gli operatori dei Centri per l'Impiego,
della ASL, dell'INPS, dell'INAIL, delle Scuole e
dei rappresentanti dei datori di lavoro e delle
Associazioni di tutela dei Disabili.
Le iniziative rientrano all' interno di un Piano
complessivo di diffusione della metodologia ICF
voluto dalla Regione Abruzzo ed in particolare
dall' Assessorato al Lavoro, Politiche Sociali e
Formazione Professionale. L’adozione di questa
nuova metodologia consente il passaggio dagli
accertamenti di tipo medico-sanitari
dell’invalidità a quelli di tipo
bio-psico-sociale, che permettono di tenere in
considerazione il funzionamento dell’individuo e
l’interazione con l’ambiente e apprezzarne
adeguatamente le capacità lavorative.
“L’obiettivo è far si che l’avviamento
lavorativo delle persone con disabilità avvenga
a seguito di una valutazione di merito e non
semplicemente attraverso l’incrocio di elementi
amministrativi e burocratici – dichiara
l’assessore alle Politiche del Lavoro Eva
Guardiani - una valutazione come quella
adottata che richiede una stretta collaborazione
fra tutti i servizi coinvolti nelle fasi di
avviamento al lavoro, ivi compresi quelli
sociali, sanitari e formativi, e che può essere
resa possibile solo con l’adozione di metodi che
parlino un linguaggio comune. In questo modo
aumentano di gran lunga le possibilità che il
lavoratore venga inserito nel contesto più
adatto alle sue abilità e che l’impresa possa
contare su una risorsa professionale reale e, di
conseguenza, al di là degli obblighi di legge,
ciò aumenta aumenta sensibilmente la possibilità
che l’inserimento si trasformi in occupazione
stabile”.
I dati del collocamento obbligatorio
relativamente alle persone disabili nella
provincia di Teramo per l’anno 2012:
Disabili iscritti:
n. 3.926
Disabili avviati
n. 152
Convenzioni per inserimento
lavorativo stipulate
n. 59
Sospensive dall'obbligo di
assunzione x mobilità
o CIGS
n. 48 |