ITERAMO,
5.4.2013
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Approvato questa mattina
dalla Giunta un atto di
indirizzo che destina le
somme che vengono
raccolte con i
contributi esterni e
quelle devolute dai
gruppi consiliari
dell’ente (13 mila euro
prima destinate al
funzionamento dei
gruppi) alla piena
ripresa delle attività
del Centro antiviolenza
La Fenice dove, da
gennaio, sono venute a
mancare le
collaborazioni
professionali dei
dipendenti della Teramo
lavoro per l’azzeramento
dei capitoli di spesa.
Al momento in cassa ci sono 5 mila e 900 euro; a
questa somma deve aggiungersi il finanziamento
del Bim di 2 mila euro che sarà liquidato previa
rendicontazione delle spese.
La Giunta ha quindi dato mandato al dirigente
del settore sociale e a quello del settore
bilancio di predisporre tutti gli atti
necessari a ripristinare le attività:
attualmente è garantita l’apertura e
l’accoglienza con un funzionario dell’ente ma
questo non è sufficiente ad assicurare i
delicati e specialistici servizi che servono
alle donne vittime di violenza.
Fino a quando non sarà approvato il bilancio di
previsione certamente non saranno utilizzabili
quelle risorse che devono essere previste nei
capitoli del 2013, come i 13 mila euro dei
gruppi consiliari, mentre potrebbero essere
immediatamente spendibili quelli arrivati con i
contributi esterni (da enti, associazioni e
privati) in seguito alla campagna di raccolta
fondi. |