TERAMO,
27.2.2013 -
Producono semilavorati
di alta qualità nel
distretto calzaturiero
delle Marche (il secondo
al mondo dopo la Cina) e
hanno proposto una
parziale riconversione
industriale dello
stabilimento della
Golden Lady di Basciano.
Ai 420 dipendenti dell’industria tessile è
scaduto oggi il contratto di solidarietà e il
gruppo tessile Golden Lady, pur confermando la
volontà di mantenere attivo il polo produttivo
teramano - considerato comunque strategico per
il tipo di lavorazione - ha annunciato la
necessità di procedere ad una riduzione
consistente del personale addetto “stante le
condizioni di mercato”.
Nel giorno nel quale scatta la cassa
integrazione per i dipendenti – si lavora al 50%
a rotazione – la stessa Golden lady
rappresentata da Federico Destro e
Carlo Scorranese (assistiti da
Luciano De Remigis della Confindustria Teramo) insieme
a Gianluca Stizza della costituenda SDG
srl di Porto Sant’Elpidio hanno presentato il
Piano Industriale al presidente della Provincia
e ai sindacati.
Un lungo tavolo di
trattativa che ha visto la partecipazione attiva
di Giuseppe Sciullo
dell’Assessorato Regionale al Lavoro, del
servizio Relazioni industriali della Provincia,
dello stesso sindaco di Basciano,
Paolo Paolini.
«L’operazione di
scouting industriale è stata fatta dalla stessa
Golden Lady; la Sdg propone di riconvertire una
parte dello stabilimento per la produzione di
semilavorati per calzature con il reimpiego
graduale, entro un anno, di circa 100 lavoratori
della Golden lady
– afferma il presidente Valter Catarra –
c’è da
gestire la delicata fase di passaggio dei
lavoratori da un’azienda all’altra e i sindacati
hanno chiesto una serie di garanzie per le
maestranze. La trattativa è stata lunga ma in un
clima sereno e costruttivo e, considerata la
posta in gioco, penso che il risultato di questa
lunga giornata possa essere considerata più che
positiva».
I sindacati, che hanno chiesto un incentivo
all’esodo, si sono riservati di sottoporre la
proposta all’assemblea dei lavoratori. Per i
sindacati erano presenti, Giovanni Timoteo e
Manuela Loretone della Cgil; Serafino Masci
della Cisl oltre alla rappresentativa aziendale. |