TERAMO, 18.4.2013
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"Mentre rappresenta un
pezzo di storia abruzzese, il Braga, continua a
coltivare le ambizioni e i sogni di centinaia
di studenti che stanno investendo sull'alta
formazione culturale. La sua salvezza non è
certo questione di campanile ma di visione
politica rispetto ad una regione che ha bisogno
di scommettere anche sui suoi simboli per
restituire fiducia e ottimismo soprattutto ai
giovani" afferma il presidente della
Provincia, Valter Catarra, in riferimento
alla decisione del Consiglio Regionale che ieri
notte ha deliberato un contributo di 1 milione
di euro.
"Va riconosciuto l'impegno di tutti coloro
che si sono spesi in maniera bipartisan a favore
del Braga; i consiglieri regionali Venturoni e
Ruffini, ai quali va tutta la nostra gratitudine
per essersi fatti carico di far comprendere le
ragioni dell'istituto, il nostro presidente del
Consiglio Mauro Martino che ha partecipato ai
lavori della commissione regionale, il sindaco
Brucchi, il presidente dell'Istituto, Luciano
D'Amico e i suoi docenti, fino al Governatore
Gianni Chiodi.
Le ragioni del Braga, per noi, valgono anche
per le istituzioni culturali di altri territori
e di altre province ai quali garantiremo lo
stesso sostegno e lo stesso appoggio".
Considerato che la crisi economica del Braga -
che come altri 21 Istituti di alta formazione in
Italia hanno in corso un processo di
statizzazione e sono sostenuti dagli enti locali
- è determinata, sostanzialmente, dalla drastica
riduzione dei contributi (La Provincia con i
suoi circa 500 mila euro l'anno è il principale
ente finanziatore) Valter Catarra sottolinea:
"Va ricordato che proprio la scellerata
politica di tagli agli enti locali e in
particolare alle Province, operata dal Governo,
è alla base delle tante emergenze che si stanno
sovrapponendo e che stanno avendo ricadute
insopportabili sui cittadini, sulle imprese e
sul tessuto sociale. Per questo, continuare a
far vivere il Braga, è una vittoria di tutti gli
abruzzesi nel segno di una solidarietà
istituzionale e politica senza la quale è
davvero difficile immaginare un futuro".
Proprio martedì scorso, il presidente Catarra,
insieme ad altri presidenti di Provincia, ha
partecipato a Roma agli incontri che si sono
svolti presso l'UPI per mettere a punto gli
emendamenti al Decreto Legislativo 35 - quello
sul pagamento dei debiti scaduti della PA e sul
versamento di tributi degli enti locali -
emendamenti che poi sono stati consegnati ai
gruppi parlamentari.
"Un
Decreto che ha allarmato lo stesso Parlamento
perchè da una parte proclama la volontà di
pagare i debiti alle imprese, dall'altra prevede
meccanismi farraginosi ed estremamente aggravati
da passaggi burocratici e non mette a
disposizione le risorse necessarie tagliando
ulteriormente i trasferimenti alle Province. Va
modificato, in particolare, l'articolo 10 e
alleggerito di almeno 400 milioni il taglio
previsto. Altrimenti sono a rischio servizi
essenziali, come pure l’ordinario pagamento
degli stipendi e certamente i pagamenti alle
imprese". |