TERAMO, 28.11.2013
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Su proposta dell’assessore all’urbanistica
Vincenzo Falasca, la Giunta ha approvato gli
“indirizzi strategici per la pianificazione
provinciale in materia di sostenibilità” che
consentiranno di varare in tempi brevi una
variante normativa all’attuale Piano contenente,
essenzialmente, le norme tecniche sulla
limitazione a nuovi insediamenti.
La limitazione del “consumo di suolo” diventa,
quindi, un “obiettivo strategico della
Provincia” e del Piano d’area vasta con il
quale gli enti locali dovranno fare i conti
nella stesura dei piani regolatori: il
territorio dovrà essere concepito come bene
comune non rinnovabile.
“I gravi fenomeni di dissesto idrogeologico,
testimoniato con drammaticità all’indomani di
ogni evento climatico, la dismissione di vaste
aree produttive, lo stato dei fiumi e i
contenitori urbani vuoti impongono un immediata
svolta alla programmazione territoriale”
afferma l’assessore Vincenzo Falasca che
spiega “non parleremo più di piano
provinciale ma di piano strategico d’area vasta
con norme tecniche e attuative, che vogliamo
sicuramente condividere con le amministrazioni
locali, ma che dovranno indurre a recuperare
prima che a costruire. Si potranno realizzare
nuove cubature solo se si sarà dimostrato che
non è stato possibile recuperare aree ed edifici
dismessi o inutilizzati”.
Il Piano strategico, quindi, intende limitare
fortemente il consumo di suolo e spingerà verso
la rigenerazione urbana e la rigenerazione
territoriale. “Da una prima analisi degli
studi socio-economici che ci stanno rimettendo,
risulterebbe una percentuale altissima di aree
produttive dismesse. Questo dato indica i
profondi mutamenti del modello sviluppo che va
completamente ripensato: dovrebbe passare
soprattutto nella valorizzazione delle zone
agricole, del paesaggio, della sostenibilità
urbana, della filiera turistica, della filiera
corta. Concetti acquisiti ma è arrivato il
momento, dopo gli studi e i convegni, di
trasformarli in norme attuative”. |