TERAMO,
12.12.2013
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Verrà riaperta nel pomeriggio di venerdì, alle
ore 18, la
provinciale 43 che collega la statale 80 a
Pietracamela e alla stazione sciistica di Prati
di Tivo.
Per completare l’intervento di consolidamento
del versante ad opera della Provincia occorrerà
ancora qualche giorno ma intanto, entro
venerdì, si concluderanno i lavori
indispensabili a garantire una tranquilla
transitabilità.
La carreggiata verrà riaperta nei due sensi di
marcia tranne che in un punto, al chilometro 3,
dove si viaggerà a senso unico alternato, e
sarà transitabile da tutti i tipi di automezzi
al di sotto delle 20 tonnellate (interdetto solo
il traffico pesante mentre possono viaggiare gli
autobus).
“Ma è chiaro a questo punto – afferma
Romandini – che bisogna pensare sia per
Valle Castellana sia per Pietracamela ad una
viabilità alternativa: strade che bypassano le
aree a continuo rischio di smottamento. Per
Pietracamela abbiamo già un progetto
preliminare, costo complessivo circa 20 milioni
di euro, che ipotizza un tracciato dall’uscita
autostradale di Colledara fino a Pietracamela.
Va studiato anche un nuovo tracciato per la 49
di Valle e ci accingiamo a far realizzare, anche
in questo caso, uno studio di fattibilità”.
Lunedì prossimo, intanto, la Protezione Civile
della Regione Abruzzo compirà un sopralluogo
nella provincia di Teramo per una verifica sui
danni causati dai fenomeni alluvionali nelle
giornate dell’11, 12, 13 novembre e del primo e
2 dicembre.
“Sicuramente saremo a Valle Castellana e poi,
naturalmente, in tutti quei siti particolarmente
danneggiati – dichiara l’assessore Romandini
– intanto abbiamo preallertato i Comuni
affinchè preparino tutta la documentazione,
completa di foto, che dovremo trasmettere alla
Regione”.
Entro il 18 dicembre, infatti, Provincia, Comuni
e soggetti gestori dei servizi pubblici
essenziali dovranno inviare la documentazione
sulla stima dei danni secondo il modelllo
scaricabile dal sito della stessa Regione
all’indirizzo:
http://www.regione.abruzzo.it/protezioneCivile/index.asp?modello=notizieSing&servizio=lP&stileDiv=
notizieSing&template=interne&msv=newscom102&tom=102
La procedura è propedeutica ai fini
dell’ammissibilità della richiesta dello Stato
di calamità.
Anche i privati possono presentare domanda di
rimborso: in questo caso devono rivolgersi ai
rispettivi Comuni ai quali è affidata la
"quantificazione" e la segnalazione dei danni.
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