TERAMO,
13.9.2013 -
Due
anni fa, con linee Guida
adottate in Consiglio e
modifica del proprio
regolamento, la
Provincia sancì il
principio della
rotazione dei dirigenti
soprattutto per quei
servizi e settori
“sensibili” nei quali è
alta la possibilità di
abusi di posizione o
dove la “concentrazione”
di poteri per un lungo
periodo di tempo in capo
alla stessa persona
aumenta il rischio di un
distorto esercizio del
potere a scapito di
cittadini e imprese.
Subito dopo, fu
approvata la nuova
dotazione organica con
la riduzione e la
rotazione dei dirigenti.
“Noi lo abbiamo fatto due anni fa e siamo stati
impallinati da tutti, sindacati e opposizione, e
praticamente perseguitati per questo: una scelta
di civiltà che abbiamo pagato davvero cara –
afferma il presidente Valter Catarra
- oggi a sancire questi obblighi è l’Autorità
nazionale anticorruzione che, nel suo
ragionamento, ha seguito lo stesso schema e gli
stessi principi richiamati nel nostro
provvedimento: evitare concentrazioni di potere
su singole persone all’interno di una
organizzazione pubblica. Si può ben dire che
abbiamo anticipato i tempi e che il
provvedimento dell’Autorità restituisce a quelle
decisioni la giusta dignità e collocazione.
Dimostra anche un’altra cosa: che tutti i
cambiamenti dentro la PA incontrano resistenze e
generano enormi conflituallità non sempre
giustificabili”.
Il Piano nazionale anticorruzione, approvato due
giorni fa dalla Civit, prevede la rotazione
ciclica di dirigenti e anche dipendenti per
evitare “abusi di posizione”. Il provvedimento è
stato salutato con favore dalle componenti di
Governo e dalle associazioni (cittadini,
sindacati etc etc) e viene presentato dalla
stampa nazionale e specializzata come un vero e
proprio salto di qualità nell’organizzazione
della Pubblica amministrazione. |