TERAMO,
22.2.2013 -
Mille lavoratori formati
nell’ultimo anno con il
coinvolgimento di 400
imprese: il sistema
Cassa/scuola edile ha
risposto così alla grave
congiuntura che sta
attraversando il
settore. Per chiudere il
cerchio di questo
sistema di
riqualificazione
professionale mancava
uno “sportello”
territoriale e oggi,
grazie alla convenzione
sottoscritta fra la
Scuola Edile e la
Provincia, Assessorato
al Lavoro, ci sarà anche
questo.
Il progetto è stato presentato questa mattina
dal presidente e dal vicepresidente della Cassa
e della Scuola Edile, rispettivamente
Valentino Piergallini e Giancarlo De
Sanctis, dall’assessore Eva Guardiani,
Marco Golato di Formedil nazionale,
Franco Liquori, direttore della Cassa Edile
e Salvatore Scappucci, coordinatore della
scuola edile.
La Borsa Lavoro nazionale dell’edilizia
BLENT.IT è il primo sistema di servizi on
line per facilitare l’incontro tra domanda e
offerta di lavoro nel settore delle costruzioni.
Anche la Provincia di Teramo è dotata di una
piattaforma on line che raccoglie e incrocia i
dati del mercato del lavoro: quelli riguardanti
le imprese e quelli relativi a lavoratori.
Inoltre, attraverso i Centri per l’Impiego, si
sviluppa la rete di informazioni e orientamento
rivolti a chi un lavoro lo cerca o lo offre; a
chi è rimasto disoccupato, a chi è percettore di
ammortizzatori sociali.
Grazie la convenzione stipulata fra la Cassa
Edile di Teramo e la Provincia, Assessorato al
Lavoro – la prima in Abruzzo - i due sistemi –
attraverso un web services – saranno messi in
connessione e in grado di scambiare dati e
restituire informazioni a chi cerca lavoro nel
settore e a chi lo offre.
“Con una serie di garanzie che altrimenti non
si realizzerebbero – ha dichiarato Marco
Golato – perché al sistema sono
registrate le imprese in regola con i versamenti
contributivi, quindi aziende sane, e i
lavoratori che si avvicinano a questo servizio
vengono letteralmente presi in carico e, se ve
né è bisogno, formati e riconvertiti per le
richieste del mercato del lavoro”.
Perché un investimento così significativo in
innovazione, qualità e formazione in un momento
così difficile per l’edilizia lo ha spiegato il
presidente Piergallini: “Tutto
cambierà, anche quando nel 2014 si uscirà dal
tunnel della crisi, avremo di fronte una nuova
edilizia, nulla sarà più come prima. Solo le
aziende sane, con dipendenti formati e
competenti anche nella bioedilizia, nel
recupero, nel restauro potranno rimanere sul
mercato. Stare ripiegati su noi stessi non ci
porterebbe lontano e il nostro è anche un
tentativo di far dialogare imprese e
istituzioni, troppo spesso autoreferenziali e
reciprocamente diffidenti, perché solo così
salviamo il patrimonio produttivo”.
“La rete serve ora – gli ha fatto eco
l’assessore al Lavoro Eva Guardiani –
è proprio in questa fase che dobbiamo fare lo
sforzo più grande per essere vicini al mondo
dell’impresa e della formazione. Questo progetto
ci è piaciuto subito perché il sistema di
fomazione della Scuola edile è un’eccellenza e i
nostro Centri per l’Impiego, nonostante le
difficoltà di queste settimane che mi auguro
saranno presto superate, sono in grado di
svolgere un ruolo importante in questa filiera”.
L’obiettivo è quello di disegnare forme di
collaborazione per la “realizzazione di un
sistema locale” che favorisca l’occupazione e lo
sviluppo del settore, articolato, questo
sistema, attorno ai Centri per l’impiego, intesi
come servizi territoriali di supporto alle
politiche attive del lavoro,
L’azione più significativa è lo “scambio di
informazione” fra persone che cercano lavoro in
questo settore e imprese che lo offrono. Ad
operare l’incrocio finale fra le segnalazioni
delle imprese e le candidature saranno dagli
operatori dei Centri per l’Impiego.
In mezzo, come hanno sottolineato Salvatore
Scappucci, il vicepresidente Giancarlo De
Sanctis e il direttore Franco Liquori, ci sono
tutti i servizi della Scuola edile a favore dei
lavoratori e, soprattuto dei disoccupati: “Un
sistema che non prende un soldo dal pubblico e
che si mantiene con i finanziamenti di imprese e
lavoratori”. |