TERAMO, 7.5.2013
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“Prendiamo atto di alcune aperture rispetto
all’ultima volta e del Piano industriale che ci
è stato sottoposto: certamente un fatto nuovo”
così il presidente Valter Catarra al
termine di un lungo pomeriggio di trattativa al
tavolo delle relazioni industriali dove si sono
ritrovati i rappresentanti della Martelli
lavanderie industriali di Ancarano, i sindacati
e tutti gli operai dello stabilimento: circa 120
ai quali sta per scadere la cassa integrazione
guadagni.
Hanno partecipato all'incontro l’assessore al
Lavoro, Eva Guardiani - che in queste settimane
ha seguito da vicino la vertenza - il sindaco
di Ancarano Pierangelo Panichi e il consigliere
regionale Emiliano Di Matteo.
L’azienda ha illustrato, pur non sminuendo le
gravi difficoltà del comparto manifatturiero e
sottolineando che “è il mercato a tracciare le
linee” un “piano industriale già presentato agli
istituti finanziatori e un nuovo progetto, tutto
basato sul made in italy, per aumentare i volumi
di produzione in tutti gli stabilimenti del
gruppo”. Il Piano potrebbe garantire il
reimpiego di alcune unità con un “impegno
finanziario diretto della proprietà a
testimoniare la volontà di proseguire
nell’attività industriale”.
I sindacati hanno ribadito le loro
preoccupazioni “derivanti dalla prolungata
inattività e dal timore che ciò possa preludere
ad un esito traumatico per le maestranze” e si
sono riservate ogni valutazione sul Piano dopo
“un più approfondito esame”.
Il presidente Catarra ha quindi fissato la data
per un nuovo incontro: le parti torneranno a
riunirsi il prossimo 21 maggio, alle 15.30, in
Provincia.
Per la Martelli erano presenti Elisa Martelli,
Endri Tronchin, Stefano Barucci e Emidio
Liberati assistiti dal consulente Luciano
Lattanzi e dal vicedirettore di Confindustria,
Luciano de Remigis. Per i sindacati, oltre alla
RSU aziendale, c’erano Emanuela Loretone della
Cgil; Serafino Masci e Giampiero Daniele della
Cisl e Emidio Angelini della Uil. |