TERAMO, 4.1.2013
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La notte del 10 agosto 2009, in un parco giochi
di Martinsicuro veniva ucciso, a seguito di
aggressione, il giovane studente universitario
Antonio De Meo, di anni ventitre.
Su pronta indagine condotta dai Carabinieri del
Nucleo Operativo del Comando Provinciale e
della Compagnia di Alba Adriatica vennero
immediatamente arrestati i due autori (Spinelli
Mario e Giannandrea Emanuele) all’epoca dei
fatti entrambi minorenni.
Le indagini consentirono di individuare anche
una terza persona coinvolta nell’atto criminoso,
non imputabile in quanto minore di anni 14.
I due giovani autori, di etnia rom, dopo aver
trascorso un periodo di carcerazione preventiva,
furono rimessi in libertà.
Recentemente la Procura Generale della
Repubblica presso la Corte D’Appello di L’Aquila
- Ufficio Esecuzioni Penali - preso atto del
rigetto del ricorso da parte della Suprema Corte
di Cassazione, in base al dispositivo della
sentenza del 15.12.2011 della Corte di Appello
di L’Aquila - Sezione Minori - ha emesso il
relativo ordine di esecuzione per la
carcerazione, dovendo gli stessi espiare una
pena superiore ad anni 7 di reclusione.
La capillare attività di ricerca consentiva, in
data 27 dicembre 2012, di rintracciare ed
arrestare in Corropoli (TE), nei pressi della
sua residenza, SPINELLI Mario, ventenne di
Chiaravalle (AN) che in pari data veniva
associato presso la locale Casa Circondariale
mentre, nella decorsa serata, anche a seguito di
specifici e mirati servizi predisposti per il
suo rintraccio, si costituiva, presso gli uffici
della Squadra Mobile GIANNANDREA Emanuele,
diciottenne di San Benedetto del Tronto (AP) e
residente in Alba Adriatica (TE).
Il GIANNANDREA, al termine delle formalità di
rito è stato tradotto presso la Casa
Circondariale di Teramo. |