TERAMO, 14.8.2013
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Personale di
questa Squadra Mobile, nell’ambito delle
attività svolte per contrastare fenomeni
delittuosi legati all’immigrazione clandestina,
proseguendo il monitoraggio delle numerose
pratiche giacenti presso i comuni di questa
provincia relative al riconoscimento dello
status civitatis italiano da parte di cittadini
stranieri, che aveva già consentito nel 2010 di
denunciare alla locale Procura della Repubblica
ben 172 persone, ha individuato e
deferito ulteriori 17 neo cittadini
italiani responsabili del reato di falso in
ordine alla documentazione prodotta ai vari
comuni di questa provincia. La vicenda ruota
intorno alla richiesta di riconoscimento della
cittadinanza italiana da parte di cittadini
brasiliani che nel loro albero genealogico
risultano discendere da avi italiani emigrati
all’estero, soprattutto verso l’America Latina,
tra la metà del XIX secolo ed il primo
trentennio del XX secolo. Personale di questo
Ufficio, nell’analizzare le numerose pratiche
giacenti presso i diversi comuni di questa
Provincia, provvedeva ad inviare presso
l’Ambasciata
d’Italia in Brasile, l’elenco di tutti i
cittadini brasiliani che avevano ottenuto la
cittadinanza italiana, al fine di riscontrare in
quegli atti la presenza di eventuali
legalizzazioni e, soprattutto la presenza delle
previste attestazioni di non rinuncia,
rilasciate ai beneficiari dello status. Dal
confronto tra i nominativi degli individuati
beneficiari dello status segnalati nell’elenco
di questa Squadra Mobile con i nominativi
contenuti negli elenchi pervenuti
dall’Ambasciata d’Italia in Brasile, è risultato
che 17 neo cittadini italiani sono
perfettamente sconosciuti negli atti consolari
pur avendo dovuto necessariamente produrre
presso i comuni interessati, ai fini del
riconoscimento dello status, documentazione
riportante attestazioni di avvenute
legalizzazioni con percezione di diritti
consolari. L’attività
investigativa ha evidenziato in modo chiaro il
ruolo determinante svolto nell’illecita attività
di un neo cittadino italiano D.O.C.K. di anni 41
nato in Brasile e residente nel Regno Unito,
segnalato anche dalle autorità di Polizia
Inglese, come inserito in un organizzazione
criminale dedita al favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina in Gran Bretagna.
L’attività investigativa consentiva di acclarare
che il predetto dietro un compenso illecito di
9.000 sterline si adoperava per far ottenere ai
propri connazionali falsa documentazione
attraverso la quale gli stessi ottenuta la
cittadinanza italiana ed il passaporto si
trasferivano in Gran Bretagna. |