TERAMO, 6.4.2013
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Personale di questa Squadra Mobile, nel mese di
Gennaio del 2012, avviava una complessa ed
articolata attività investigativa, coordinata
dalla locale Procura della Repubblica che
permetteva di individuare un gruppo di 4 giovani
pregiudicati residenti a Roseto degli Abruzzi
(CAPORALETTI Andrea di anni 24, MARINI
Alessandro di anni 26, GALULLO Davide di anni 19
e MARTELLA Enrico di anni 27) che
aveva costituito una vera e propria associazione
per delinquere finalizzata alla commissione di
una serie
indeterminata di delitti in materia di armi,
contro il patrimonio e contro la fede pubblica.
Il Marini Alessandro in data 8.6.2011 presentava
alla Stazione Carabinieri di Roseto degli
Abruzzi denuncia di furto avvenuto nella propria
abitazione sita in Roseto degli Abruzzi via G.
Leopardi 11, nel corso del quale gli ignoti
ladri avrebbero sottratto, tra le altre cose, il
libretto di porto d’armi allo stesso intestato e
9 armi comuni da sparo di sua proprietà,
legittimamente detenute. Nello specifico si
trattava di 4 pistole semiautomatiche, 2 fucili
a pompa, un fucile sovrapposto, 1 carabina ed 1
revolver, da lui detenute per uso sportivo.
Successivamente dall’esame della documentazione
fornita dall’Ufficio armi della locale Questura
e da due segnalazioni trasmesse a quest’Ufficio
dai Commissariati P.S. della Questura di Roma,
Casilino Nuovo e Castro Pretorio, si chiariva
che il Marini, unitamente ai suoi complici,
utilizzando il citato titolo autorizzatorio, del
quale, come già detto, era stato denunciato
simulatamente il furto, acquistava, presso
alcune armerie site a Roma e Teramo, nr. 11
armi comuni da sparo, tra le quali 5 pistole
semiautomatiche, 2 revolver, 1 carabina e 3
fucili a pompa
con relativo munizionamento, verosimilmente
immesse nel circuito criminale e cedute
ad
esponenti della malavita pescarese dediti a
rapine e reati di vario genere.
Le
conseguenti indagini consentivano di recuperare
una delle menzionate armi, occultata a regola
d’arte all’interno del mezzo in uso agli
associati MARINI Alessandro e GALULLO Davide
che, in data 5 giugno 2012 venivano tratti in
arresto da questa Squadra Mobile. Nel prosieguo
dell’attività investigativa emergevano altresì,
a carico degli associati, Caporaletti e
Martella, inconfutabili elementi di
responsabilità in ordine ad una rapina avvenuta
nel luglio del 2010 ai danni di 2 Vigili urbani
in servizio presso il Comando di Roseto degli
Abruzzi (TE) ai quali venivano sottratte 2
pistole di ordinanza e manette. L’attività di
indagine consentiva di documentare che il gruppo
era dedito alla pianificazione di rapine a
furgoni portavalori e ad Uffici Postali
effettuando alcuni sopralluoghi all’esterno di
obiettivi da aggredire. Tali episodi criminosi
non si realizzavano per il sopravvento di
circostanze indipendenti dalla loro volontà come
nel caso di un sopralluogo effettuato dagli
indagati all’esterno di un centro commerciale
ubicato nella provincia di Pescara allorquando
gli stessi, dopo aver progettato una rapina ad
un portavalori e dopo aver ordinato via
internet delle maschere in lattice, non
portavano a termine il progetto delittuoso solo
perché rinvenivano all’interno di una vettura a
loro in uso un dispositivo tecnico per
l’intercettazione ambientale.
Gli elementi
probatori acquisiti a carico degli indagati
venivano rimessi con una minuziosa informativa
alla locale Procura della Repubblica. Il Gip
del Tribunale di Teramo, dott. Domenico Canosa
conformemente alle richieste avanzate dal
Sostituto Procuratore dott.ssa. Silvia Scamurra
al fine di interrompere l’attività delittuosa
sopra decritta, spiccava un’ordinanza di
custodia cautelare in carcere a carico dei
quattro giovani a cui veniva data esecuzione
nella mattinata odierna.
Contestualmente
all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi
venivano eseguite anche perquisizioni
domiciliari che consentivano di rinvenire
materiale probatorio utile alle investigazioni
in atto.
In particolare
nell’abitazione di Marini Alessandro veniva
ritrovata occultata all’interno di un pupazzo
una pistola a tamburo calibro 38 special marca
Astra rifornita di 6 colpi illegalmente
detenuta e sulla quale sono in corso ulteriori
verifiche. Presso l’abitazione del Martella
veniva rinvenuta altresì una Carabina (arma
comune da sparo) con matricola abrasa. |