TERAMO, 15.3.2013
-Nelle
prime ore della mattinata Agenti della Squadra
Mobile, al termine di una delicata indagine,
hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di
Applicazione di Misura Cautelare a carico di D.
F. R., di anni 56, gestore di un Bar nel centro
di Teramo, per il reato di atti persecutori (stalking).
Gli accertamenti svolti hanno consentito di
accertare come l’uomo da tempo mantenesse una
condotta “persecutoria” nei confronti della
moglie di un nipote, vicini di casa, alla quale
non risparmiava attenzioni particolari.
Approfittando dell’assenza del nipote, dopo un
primo periodo in cui si limitava a semplici
apprezzamenti sulla bellezza, assumeva, nel
tempo, un atteggiamento ben più provocatorio ed
aggressivo: offese pesanti ed espliciti atti di
natura sessuale.
Si faceva vedere dalla donna affacciato dal
balcone di casa in atteggiamenti auto-erotici,
ammiccando con sguardi univoci per invitarla a
raggiungerlo.
In una specifica occasione, ha seguito la donna
nel fondaco e, rimasti soli, improvvisamente si
è sceso i pantaloni cercando di palpeggiarla
mentre la donna cercava di scappare.
Continuamente spiata ed osservata dal suo
stalker, aveva iniziato a soffrire di un
grave stato di ansia, trasformatosi in vero e
proprio terrore, rifiutandosi addirittura di
uscire da sola di casa (ubicata vicino a quella
dell’uomo).
Divenuta ormai insostenibile la situazione, in
attesa di trasferirsi in altra abitazione
acquistata proprio per sfuggire alle morbosità
dell’uomo, la donna ha denunciato in Questura
l’accaduto.
La condotta persecutoria reiterata nel tempo,
accertata dai poliziotti, ha consentito al
Pubblico Ministero, titolare delle indagini, di
richiedere, al G.I.P. del Tribunale di Teramo
l’adozione, nei confronti dell’uomo, della
misura cautelare del divieto di avvicinamento
alla donna e dei suoi familiari, mantenendosi a
500 metri di distanza da essi e dalla loro
abitazione, oltre al divieto assoluto di
qualsiasi forma di comunicazione con gli stessi. |