TERAMO,
12.3.2013 - Martedì
23 aprile 2013, alle ore 21, nel Teatro Comunale
di Teramo, la AIRC (Associazione Italiana per
la ricerca sul cancro), delegazione Teramo,
organizza una serata di raccolta fondi con lo
spettacolo “Rumori fuori scena” di
Michael Frayn (traduzione Filippo Ottoni)
per la regia di Attilio Corsini.
Sul palco l'attrice teramana Elisa Di Eusanio
reduce lo scorso anno dal film “Good as You”
di Mariano Lamberti con Enrico Silvestrin.
Nel cast anche Viviana Toniolo, Annalisa Di
Nola, Stefano Messina,
Carlo Lizzani,
Roberto Della Casa, Andrea Lolli, Sebastiano
Colla e Claudia Crisafio;
scene di
Bruno
Garofano
e musiche di
Arturo Annecchino.
Chi l’ha detto che
il genio sia sempre serio e tormentato? La
genialità può assumere inaspettatamente
l’effetto di una gragnola di risate, di un
susseguirsi di folli equivoci e di gag
pirotecniche. “Rumori fuori scena” è tutto
questo. È raro riuscire oggi a trovare una
commedia non volgare, non scontata, non
demenziale che riesca a far divertire. Ancora
più raro è che una commedia del genere possa
aver successo da più di 20 anni.
Rumori fuori scena
è un piccolo gioiello, un meccanismo ad alta
precisione in cui ogni elemento funziona in
maniera perfetta, è una delle più interessanti
operazioni di teatro nel teatro. La vicenda è
incentrata sulle vicissitudini di una scalcinata
compagnia di attori alle prese con una commedia
degli errori farcita di sardine e porte che si
aprono e chiudono. Nel mettere in ridicolo i
tradizionali meccanismi della commedia classica
(dallo scambio di ruoli all’agnizione finale),
l’autore agisce con semplicità e grande carica
ironica, senza stravolgere i canoni, ma
contribuendo ad incrinarne la già fragile
consistenza. Il testo è diviso in tre atti: nel
primo assistiamo alle prove generali dello
spettacolo, silenziosi invitati nascosti fra le
poltrone del teatro; nel secondo assistiamo da
dietro le quinte alle caotiche vicende della
compagnia; nel terzo siamo finalmente spettatori
di una drammatica rappresentazione.
Le note di regia
sono andate smarrite nel corso degli anni ed è
un vero peccato perché erano illuminanti per la
giusta comprensione dello spettacolo. Questa
carenza ha fatto si che molti spettatori lo
abbiamo visto anche dieci volte e questo ci ha
permesso tanti anni di repliche e tanti
spettatori.
Da allora non è
cambiata nemmeno una virgola dello spettacolo.
L’unico mutamento che si potrebbe notare,
rispetto al debutto al Teatro Flaiano, la sera
del 4 dicembre 1983, è il mutamento fisico del
gruppo storico, degli attori che lo recitano da
quel giorno. Ma potrebbero notarlo solo gli
spettatori che erano presenti quellasera, anche
se faranno finta di niente perché gli si
ritorcerebbe contro.
La serata è
realizzata in collaborazione con la “Società
della Musica e del Teatro Primo Riccitelli”. |