ROSETO
DEGLI ABRUZZI
(Te), 26.6.2013
-
Il sindaco
Enio Pavone
ha firmato un’ordinanza di divieto di bivacco,
di campeggio e di uso improprio degli arredi
urbani e dei parchi pubblici.
Un provvedimento reso necessario anche da alcune
segnalazioni pervenute al Comando di Polizia
municipale da parte di cittadini e turisti, in
particolare in merito all’uso improprio dei
parchi pubblici e delle aree destinate alla
libera fruizione, anche di bambini.
“L’ordinanza – spiega il primo cittadino
– è finalizzata ad evitare che d’estate
carovane di campeggiatori si riversino sul
territorio occupando anche aree non autorizzate
e creando così situazioni di degrado e di
disagio, anche di tipo igienico-sanitario. Il
provvedimento contempla anche una serie di
divieti per assicurare la tutela dell’ambiente e
delle aree pubbliche. E’ un’iniziativa che va
nell’ottica di mantenere in maniera pulita e
decorosa la nostra città e favorire la fruizione
degli spazi pubblici cittadini nel rispetto
delle regole. A prescindere dagli espliciti
divieti dell’ordinanza, voglio rivolgere un
appello a tutti i cittadini a tenere
comportamenti civili e corretti e ad avere un
atteggiamento positivo e collaborativo”.
Il provvedimento, l’ordinanza n. 114 del 25
giugno, in particolare, istituisce il divieto di
bivaccare, a fini di consumo di pasti non
veloci, nei parchi pubblici, nelle piazze e
nelle aree ad uso pubblico, attrezzando tavoli e
sedie (anche in prossimità di camper) e di
sistemare sdraio o giacigli e di utilizzare il
suolo pubblico per lo scarico dei camper al di
fuori dell’area appositamente attrezzata di via
Fonte dell’Olmo. Vietato anche bagnarsi nelle
fontane pubbliche (l’ordinanza fa esplicito
riferimento a quella del parco Savini) e di
utilizzarle per il lavaggio di cose o animali;
di deturpare o imbrattare beni mobili e immobili
privati e di sporcare gli edifici pubblici e le
loro pertinenze, anche abbandonando rifiuti di
qualsiasi genere.
Le violazioni (ove non si profili specifico
reato) saranno punite con sanzioni pecuniarie da
50 a 300 euro. A vigilare sul rispetto
dell’ordinanza gli agenti di Polizia municipale
e le altre forze dell’ordine presenti sul
territorio. |