ROSETO
DEGLI ABRUZZI
(Te), 28.10.2013
- Presentato questa mattina nella Sala
Consiliare del Comune di Roseto lo studio di
fattibilità della variante alla Statale 16,
rimesso dall’Anas alla Provincia di Teramo. Ad
illustrare la bozza ai sindaci dei Comuni
interessati, da Martinsicuro a Silvi,
l’assessore provinciale alla Viabilità, Elicio
Romandini: “L’obiettivo di questo incontro
– ha esordito Romandini – è quello di
consegnare ai sindaci una prima bozza dei
tracciati, in modo da avviare la fase di
consultazione con i territori interessati.
Seguirà entro dicembre un incontro con la
direzione generale dell’Anas e l’assessore
regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, per
arrivare alla sottoscrizione di un protocollo
d’intesa tra Regione, Anas e Province
interessate, dopo aver condiviso con i Comuni il
percorso”.
“Ringraziamo la Provincia per aver scelto
Roseto come sede di questo incontro –
sottolinea il sindaco Enio Pavone –, anche
perché il nostro è uno dei centri maggiormente
interessati dal problema e la variante alla Ss16
è una questione che tiene banco da 30 anni”.
Il progetto presentato ai Comuni – presenti,
oltre all’amministrazione rosetana, gli
assessori provinciali Renato Rasicci, Francesco
Marconi e Davide Di Giacinto, i primi cittadini
di Tortoreto, Generoso Monti, di Martinsicuro,
Paolo Camaioni, di Atri, Gabriele Astolfi,
l’assessore ai Lavori Pubblici di Pineto, Nerina
Alonzo, per il Comune di Giulianova il tecnico
Achille Frezza e, per Alba Adriatica, i
consiglieri Federica Ciapanna, con incarico ai
lavori pubblici, e Roberta Di Addezio, con
incarico al demanio - è parte di un tracciato
più generale che parte dalle Marche, in
prossimità di Senigallia, per raggiungere la
Puglia per un percorso di circa 440 chilometri e
un importo complessivo di 5 miliardi e mezzo di
euro, due miliardi dei quali ricadenti sul
territorio regionale.
“Come si vede un progetto molto ambizioso, ma
non si tratta di annunci – ha spiegato
Romandini agli amministratori locali -.
Bisogna essere pronti nel momento in cui a Roma
ci saranno le disponibilità economiche per
realizzare la tanto attesa variante, che si
inizierà a finanziare per lotti. E’ quindi
importante che i Comuni, una volta concordati i
tracciati di massima e i relativi
congiungimenti, si impegnino a trasferirli sui
rispettivi strumenti urbanistici, adeguandovi i
Piani regolatori generali”.
Il percorso della variante, come proposto dai
tecnici dell’Anas, costeggia in molti punti la
A14. Nel tratto costiero teramano parte da
Martinsicuro, dove si collegherà utilizzando il
nuovo ponte sul Tronto già realizzato dalla
Provincia; prosegue quindi verso Alba,
coinvolgendo la rotonda di Alba sulla ss16 e in
collegamento con il vicino casello autostradale.
Proseguendo per la zona del cimitero si
riavvicina al centro abitato di Tortoreto, per
poi proseguire fino a Giulianova, scavalcando
tutto il centro abitato e attraverso lo svincolo
sul Tordino passa per Cologna Spiaggia,
all’incirca dietro vie Defense, e arriva a
Roseto. Attraverso il Vomano si procede per
Pineto, Silvi nord e sud, bypassando i centri
abitanti, per collegarsi poi a Montesilvano
attraverso il “Chilometro lanciato” - via
Vestina. Il tratto Giulianova-Roseto si snoda
per 9,5 km e per 6,6 quello il collegamento con
Pineto. Alcuni sindaci, tra cui quello di Atri e
Tortoreto, hanno messo in evidenza che la
variante non deve essere un semplice percorso
parallelo a quello dell’autostrada e della
Statale 16. In particolare, il sindaco Astolfi
ha sottolineato che è importante collegare
l’opera con la fascia collinare e dare sbocchi
ai territori che vi insistono.
“Tutte preoccupazioni condivisibili –
aggiunge il sindaco Pavone, nel fare una sintesi
degli interventi -. E’ chiaro che questi
studi non si possono fare sulla carta ma
presuppongono una conoscenza approfondita dei
territori, che hanno esigenze diversificate, e
bisogna verificarne la fattibilità in concreto.
Ringraziamo, intanto, la Provincia per averci
messo a disposizione una base di lavoro da cui
aprire un confronto. La nostra proposta alla
Provincia è quello di coordinare un incontro tra
i tecnici dei Comuni interessati e i redattori
dello studio di fattibilità dell’Anas”.
L’assessore Romandini ha ribadito che si è
“ancora a livello di studio di fattibilità, con
tanti aspetti ancora da definire. Quando saremo
arrivati al progetto preliminare avremo
concordato con tutti i sindaci l’intero
tracciato”.
Tra il pubblico il rappresentante di “Città per
Vivere”, l’ex parlamentare Pio Rapagnà, che nel
suo intervento ha ricordato che Roseto si è già
dotata di un proprio tracciato di variante alla
Statale 16, progettato dalla Provincia e
finanziato dal Ministero, e previsto dal Prg del
’90, che è quello attualmente in vigore. |