ROSETO
DEGLI ABRUZZI
(Te), 2.10.2013
-
E’ stata venduta per un milione e 400mila euro
la farmacia comunale. Ad illustrare i dettagli
dell’operazione, andata in porto dopo due aste
pubbliche deserte, sono intervenuti il sindaco
Enio Pavone, l’assessore al Bilancio,
Alfonso Montese, e il direttore di
Ragioneria dell’Ente, Rosaria Ciancaione.
“La vendita della farmacia – spiega
l’assessore Montese – rientrava nel piano di
riforme strutturali che ci siamo posti sin dal
nostro insediamento. Dopo due bandi, si sono
finalmente verificate le condizioni favorevoli
per la cessione della farmacia, che è avvenuta
al prezzo a base d’asta stabilito dal Consiglio
comunale. Da evidenziare che in una situazione
in cui abbiamo dovuto ridurre lo stock dei
mutui, l’Ente avrà in cassa l’immediata
disponibilità di queste somme: oltre a 1,4
milioni di euro, gli importi derivanti dalla
valorizzazione del magazzino, i cui beni vanno
ora inventariati e indicativamente stimati in
circa 200mila euro. Queste risorse saranno
destinate ad opere pubbliche strutturali, che
andremo ad individuare a giorni in fase di
revisione del programma triennale di opere
pubbliche, e non possono in nessun caso
finanziare la spesa corrente. In più, c’è da
dire che le frazioni del territorio potranno
avvantaggiarsi di un servizio gestito in
maniera più efficiente”.
“Stiamo parlando di cifre note – aggiunge
il dirigente del Settore Ragioneria –. Alla
prima asta pubblica, andata deserta, è seguita
una seconda asta pubblica di un milione e
400mila euro, che teneva conto della riduzione
della quota di mercato, a seguito dell’entrata
in vigore di una specifica legge per
l’assegnazione di nuove farmacie sul territorio
comunale. Anche questa asta pubblica è andata
deserta e il prezzo successivamente, dopo
diversi contatti, è stato offerto da un
farmacista a trattativa diretta. Quello
realizzato con la cessione va considerato,
pertanto, un importo più che congruo rispetto
agli attuali prezzi di mercato. Il provvedimento
di aggiudicazione è per ora provvisorio:
l’aggiudicatario ha versato la cauzione ma ci
saranno dieci giorni di tempo per il farmacista
comunale per esercitare il diritto di prelazione
ai sensi di legge”.
Tra le condizioni previste nella gara c’è anche
quella dell’assorbimento del farmacista
attualmente in servizio.
“Il provvedimento – interviene il sindaco
Pavone - rientra nel nostro programma
amministrativo, che prevede l’alienazione di
beni di proprietà dell’Ente, quali la farmacia e
le scuole dismesse, al fine di recuperare
risorse da impiegare in opere pubbliche e
interventi di manutenzione straordinaria, di cui
il territorio necessita. Tra le priorità, c’è la
realizzazione dei marciapiedi in località San
Giovanni, ma anche il recupero del campanile di
Montepagano, il bocciodromo di Cologna e tante
altre situazioni che andremo a breve a definire,
con una particolare attenzione alle frazioni”.
“Gli utili e il fatturato – prosegue il
primo cittadino – sono i parametri per
valutare un’azienda e, in base a questi, con la
costante contrazione di fatturato registrata
negli ultimi anni, emergeva chiaramente che la
farmacia comunale non poteva competere con
quelle private, per una serie di lacci imposti
dalla burocrazia, anche in ordine alla scelta e
al pagamento dei fornitori. E’ palesemente falso
che abbiamo ribassato la base d’asta di oltre un
milione – conclude il sindaco in risposta alla
polemica sollevata da Marco Borgatti -, come
attestano con chiarezza gli atti tecnici. Con i
dati che abbiamo, la cessione a questo prezzo è
stata un ottimo risultato”.
L’amministrazione ha ritenuto anche
che, con l’aumento del numero delle farmacie sul
territorio in seguito ai provvedimenti in
materia di liberalizzazioni, il prezzo di
mercato avrebbe subito un ulteriore decremento. |