TERAMO, 25.5.2013 -
Lunedì 27
Maggio, alle
ore 17,45, presso
la Sala “Prospettiva Persona”, nuovo
appuntamento del Salotto Culturale XII
edizione (patrocinio Fondazione Tercas), in Via
N. Palma, 33 – Teramo.
Durante la serata
dedicata a
“Il Sud Musicale”
, saranno presentati brani antologici
dall’opera lirica
Pagliacci,
di
Ruggero Leoncavallo.
Introduzione e commento a cura di Emilia
Perri
La cittadinanza è invitata
Approfondimento
Pagliacci
è un'opera
lirica
divisa in due atti di
Ruggero Leoncavallo,
su
libretto
del compositore, rappresentata per la prima
volta al
Teatro dal Verme
a
Milano,
il 21 maggio
1892
con la direzione di
Arturo Toscanini.
Essa si ispira a
un delitto realmente accaduto a
Montalto Uffugo,
in
Calabria,
quando il compositore era bambino, e in seguito
al quale il padre di Ruggiero Leoncavallo, che
era magistrato, istruì il processo che portò
alla condanna dell'uxoricida.
Tradizionalmente, l'opera viene rappresentata in
coppia con l'altro capolavoro del teatro
musicale verista,
Cavalleria rusticana
di
Pietro Mascagni.
Sicuramente, uno
dei motivi del successo popolare dell'opera
risiede anche nella prima registrazione
discografica con
Enrico Caruso
quale protagonista; il disco è ricordato come
una pietra miliare dell'allora nascente
industria discografica, essendo stato il primo
ad aver superato il milione di copie vendute.
TRAMA:
Canio è un pagliaccio. Lui e la sua compagnia
arrivano in un paesino del Sud Italia. Nedda, la
moglie di Canio, però, tradisce il marito con
Silvio, un contadino di quel paesino.
Tonio, che è un amico di Canio ma che è anche
innamorato di Nedda, quando vede che Nedda lo
rifiuta dice a Canio del tradimento della
moglie.
Canio comincia a discutere con Nedda ma poi
entrambi devono iniziare lo spettacolo. Sul
palco però la storia è quella di Pagliaccio che
viene tradito da Colombina e così Canio vive
anche nello spettacolo quello che sta succedendo
nella realtà. Pertanto nella discussione sul
palco Canio uccide Nedda e Silvio che era
intervenuto per salvarla. Il pubblico quando
capisce che non è una finzione fugge spaventato
mentre Canio dice “La commedia è finita!”. |