TERAMO, 8.6.2013 -
Lunedì 10
giugno, alle ore 17,45 presso la
Sala “Prospettiva Persona”, ultimo appuntamento
della sessione primaverile del Salotto
Culturale XII edizione (patrocinio
Fondazione Tercas), in Via N. Palma, 33 –
Teramo.
Serata dedicata all’anno
della fede con la presentazione del libro di
Trudy Borriello:
Incontri a
mezzogiorno in un tempo che corre… soste
spirituali tra laici
Autrice
•Trudy Borriello,
sposata, con due figli, nasce a Napoli nel 1953.
•Nel 1974
consegue la laurea in lettere classiche
all’università Federico II di Napoli, e il
dottorato nel 2008, in teologia pastorale alla
Pontificia Facoltà dell’Italia meridionale S.
Tommaso D’Aquino di Napoli entrambe cum laude.
•Nel 2011
pubblica l’estratto del suo dottorato:
”Euayyelion, un’antica parola per una nuova
sfida”.
•E’ assistente
di Mons. Gennaro Matino, docente della cattedra
di “Storia del Cristianesimo” presso
l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli e
collabora con lui anche alla cattedra di
“Teologia pastorale”, presso la Pontificia
facoltà dell’Italia Meridionale.
•Insegna a
Napoli, Storia delle Religioni all’UNI. TRE.
(università della terza età) presso la
parrocchia S. Maria la Libera, e da oltre 10
anni tiene corsi di catechesi per adulti nella
parrocchia di S. Maria del Parto a Mergellina e
corsi di teologia nella parrocchia della S.S.
Trinità.
•Come membro del
C.T.I. (Coordinamento Teologhe Italiane), è
stata per un biennio segretaria dell’E.S.W.T.R.
(European Society of Woman in Theological
Research).
•Pubblica
articoli sul quotidiano on-line “Positano News”
nella sua rubrica “L’angolo dello spirito”
Argomento
A chi crede di
credere, a chi vede ma non vede, come i
discepoli di Emmaus che non riconobbero Gesù,
Trudy Borriello offre al lettore "la compagnia
di una piccola luce" che aiuta a vedere con
altri occhi, quelli del cuore, per vedere oltre
e sentirsi già nell'infinito.
Nato dalle
personali riflessioni dell'autrice su temi
religiosi affrontati in dieci anni di incontri
con il gruppo di Santa Maria del parto, il testo
si snoda in 25 capitoli a ricordare che ogni
ora, delle 24 che scandiscono il giorno, può
essere "riempita da uno straordinario pensiero
su Dio". Ma l'ora più
intensa è quell'ora in più che solo avverte chi,
guardando a lungo il cielo, scorge Dio che
discende per farci compagnia e donarci
"quell'inaspettato più di meraviglia" e
riportarci in Alto.
"Diversamente lo
scorrere del tempo, (che i greci chiamavano
xpovos, dal nome del terribile dio Crono padre
di Zeus, che divorava i figli dopo averli
generati) nella storia sacra della Bibbia si
deve interpretare in modo positivo, perché più
legato ad una valorizzazione della dimensione
temporale che a una prospettiva di tipo
spaziale.
Infatti il
inondo veterotestamentario - scrive l'autrice -
ci vuole insegnare ad essere attenti e presenti
agli eventi che si svolgono nel tempo, per
renderli in questo modo più sacri. Insegnaci a
contare i nostri giorni, recita il salmo 90,
mostrandoci così il fluire dei giorni
principalmente in termini e valore di atti,
anziché di luoghi o di cose".
"Incontri
a mezzogiorno" delinea quindi un
itinerario "ad intra" che insegna a ritrovare in
se stessi, in una diversa dimensione delle ore,
la compagnia di Dio. Chi sa porsi come
"sentinelle del tempo" in attesa dell'avvento di
Cristo, non ha più fame di senso. Chi al di là
del giorno sa ritagliarsi quell'ora in più per
immergersi nel mistero di Dio, sa andare oltre
la prigionia del tempo che ci consuma e nella
sacralità del tempo, anche la fragilità umana
diviene un "momento opportuno"
per ricostruire se stessi alla luce di Dio, nel
sereno abbandono tra le sue braccia. |