ATRI (Te), 20.4.2013 - Il
locale coordinamento di Sinistra Ecologia e
Libertà, in merito alle ultime vicende
politiche, ha intenzione di chiarire la propria
posizione politica nel rispetto di tutta la
cittadinanza e di quanti ci hanno dato il loro
voto e la loro fiducia.
Dopo la consumata, ma a nostro avviso non
definitiva, rottura tra l’UDC e il PD, la
coalizione di centro-sinistra che doveva
nascere, improvvisamente ha subìto un
prevedibile quanto inevitabile stop.
Successivamente, e dopo aver fatto un ulteriore
tentativo per riaprire il tavolo politico con
l’UDC, la segreteria del PD insieme all’IDV e ad
altre forze politiche ha deciso di iniziare a
lavorare per un progetto politico innovativo da
contrapporre alla lista Astolfi (centro destra)
e a quella di Mattucci (Udc).
Il S.E.L. ha subito aderito perché lo riteneva
valido, innovativo e soprattutto perché
svincolato da vecchie logiche di partito che
tanto male hanno portato alla nostra Città.
Le cose però non sono andate nella giusta
direzione perché qualcuno ha pensato che in
questo progetto dovessero partecipare anche
partiti di destra.
Con lo sciocco pretesto di fare una lista civica
contro Astolfi, si è cercato di accomunare forze
politiche con storie, idee e progetti
completamente opposti solo per un mero quanto
stolto tornaconto personale.
DI CONSEGUENZA
Alla luce degli ultimi articoli di stampa, dove
si afferma chiaramente che il SEL aderisce ad
una coalizione con le forze di destra, ci corre
l’obbligo di PRECISARE che per quanto ci
riguarda la notizia è completamente destituita
di ogni fondamento.
PRECISIAMO CHE
Il SEL è nato per cercare di rinnovare questa
politica asfittica è anacronistica in qualsiasi
circostanza e in qualsiasi luogo.
Quindi non esiste NESSUNA possibilità che il
locale coordinamento di Atri possa intraprendere
un percorso politico con le forze di destra,
quelle stesse forze che per noi hanno
rappresentato e rappresentano la parte più
reazionaria e pericolosa della società civile,
responsabile peraltro del degrado politico e
culturale in cui è sprofondata la nostra povera
ITALIA. |