TERAMO, 24.7.2013 - Da
Sinistra e Libertà di Teramo riceviamo e
pubblichiamo
l'interrogazione sulla grave situazione del
servizio di Urologia di Teramo
Gianni Melilla, deputato SEL:
Interrogazione a risposta scritta
Al Ministro della Salute
Per sapere -
premesso che:
i livelli essenziali di assistenza devono essere
assicurati in tutto il territorio nazionale;
la ASL di Teramo non sta assicurando i LEA a
seguito delle scelte operate con la nuova
Convenzione con l’Università dell’Aquila per
l’Unità Operativa di Urologia;
il 9/07/2013 la Asl Teramana con una
comunicazione firmata dal Direttore Generale
rimuove dall'incarico il docente Responsabile
dell'unità operativa di urologia dell'ospedale ;
si susseguono numerosi rifiuti a prendere il
posto del docente dirigente di quel Servizio (Il
vicario rifiuta l’incarico e così anche un altro
chirurgo) producendo una paralisi della
struttura con un grave disservizio per gli
utenti;
la lista d'attesa per gli interventi è di circa
200 pazienti che attendono di essere operati;
il disagio ha prodotto anche una mobilitazione
di pazienti, cittadini e di gran parte del
personale sanitario che chiedono il reintegro
del responsabile rimosso;
il servizio di urologia è stato storicamente la
prima cattedra dell’Università di L’Aquila ad
essere stata convenzionata con l’allora ULSS di
Teramo per la lungimiranza di illustri medici
e docenti universitari che intuirono le reali
potenzialità di una sinergia tra università
dell'Aquila e ospedale di Teramo;
da allora Teramo ha visto un susseguirsi di
illustri docenti universitari che hanno
costruito, tassello per tassello, l’urologia
teramana come la vediamo oggi, con un professore
ordinario ormai abruzzese ed una struttura
riconosciuta tra le migliori in ambito
nazionale;
il reparto nel lontano 1972 venne costruito di
sana pianta dal nulla con personale medico
proveniente dall’Istituto di urologia di Roma;
gli anni ’80 hanno visto l’urologia teramana tra
le prime in assoluto sia per produzione
scientifica che per novità tecnologiche e
chirurgiche. Era quello il periodo in cui la
chirurgia si rinnovava nelle tecniche e nei
materiali, era quello il tempo dell’innovazione
tecnologica che ha consentito lo sviluppo di
approcci chirurgici mini invasivi ed
extracorporei. In quest’ambito e per il servizio
di urologia di Teramo fu uno dei primi centri ad
utilizzare e sviluppare metodologie terapeutiche
extracorporee come la Trans Urethral Microwave
Thermotherapy per il trattamento chirurgico mini
invasivo delle patologie prostatiche; Teramo fu
poi uno dei primi 4 centri in Italia a
sviluppare le tecniche percutanee e di
litotrissia per il trattamento della litiasi
renale ed uno dei pochi centri ad iniziare uno
studio sistematico e con rigore metodologico
delle disfunzioni del pavimento pelvico e
l’applicazione pratica di nuove e rivoluzionarie
tecniche chirurgiche.Nascono in quel periodo la
Scuola Urologica Teramana e la Scuola di
Specializzazione in Urologia con sede a Teramo
che in questi anni hanno diplomato specialisti
abruzzesi, apprezzati per la loro preparazione
professionale e scientifica che rappresentano un
esempio di come la formazione sia una
insostituibile risorsa per la crescita culturale
della sanità di una Città e di una Regione;
tutto questo lavoro durato 35 anni ha portato
alla creazione di un Centro Regionale “per lo
studio ed il trattamento delle patologie
prostatiche”, quinto in Italia secondo una
inchiesta del Corriere della Sera, qualificando
Teramo come centro di riferimento nazionale per
il trattamento chirurgico mini invasivo per la
incontinenza maschile e femminile, per lo
studio ed il trattamento della calcolosi
urinaria e per il trattamento chirurgico delle
patologie oncologiche di carattere urologico;
- quali iniziative intenda intraprendere per
assicurare i LEA nel servizio di urologia della
ASL di Teramo e per far luce sui motivi che
hanno portato alla decisione di stravolgere la
convenzione tra la Asl Teramana e l'Università
Aquilana prendendo visione dell'atto aziendale
che ha prodotto l'attuale paralisi del servizio
erogato ai cittadini Abruzzesi.
ROMA 23 luglio 2013 Gianni Melilla |