TERAMO,
16.6.2013 - Saranno
Teramo e Bellante le sedi per la doppia
presentazione dell’ultima fatica editoriale del
Prof.
Elso
Simone Serpentini, “All’Oriente di Teramo.
La massoneria teramana tra storia e cronaca”.
Artemia Edizioni, Mosciano 2013, pp. 392, questo
il titolo del libro del docente teramano
Serpentini sulle origini della Massoneria a
Teramo. Certamente un libro che farà discutere
nei prossimi mesi.
La
prima presentazione è prevista per giovedì
20 giugno 2013, alle ore 17,30 nella Sala
San Carlo del Museo Civico F. Savini (Via
Delfico, 36 – Teramo) insieme all’autore
presenzierà, il dott.
Luigi Ponziani, Direttore della Biblioteca
Provinciale “Delfico” di Teramo e autore di
numerosi saggi storici sul periodo del Fascismo
e dell’intero Abruzzo. La manifestazione è stata
patrocinata dal Comune di Teramo,
dall’Associazione “Teramo Nostra” e dalla casa
editrice “Artemia” di Mosciano Sant’Angelo.
La seconda serata di presentazione si
svolgerà a Bellante,
sabato 22 giugno 2013, ore 17:00,
organizzata dall’Associazione Culturale "Nuove
Sintesi", "Bellante In" e dalla casa editrice
“Artemia” di Mosciano, presso la sala consiliare
del municipio a Bellante paese.
Interverranno l’autore del libro e il Prof.
Lino
Befacchia, attuale Dirigente scolastico del
Liceo Scientifico “D’Annunzio” di Corropoli.
Teramo. Le domande che Serpentini nel suo libro
“All’Oriente di Teramo. La massoneria teramana
tra storia e cronaca”. Artemia Edizioni, 2013,
pp. 392, sono le stesse che si poneva Ferruccio
Pinotti riguardo alla massoneria nazionale nel
suo volume Fratelli d’Italia. Qual è la
consistenza di questo gruppo di potere a Teramo?
Quanti sono veramente i massoni teramani? Quali
posizioni di vertice occupano nella società,
nella politica, nell’amministrazione pubblica e
nell’economia? Il potere delle Logge è in
ascesa? Chi occupa le posizioni chiave nella
politica, nelle banche, nell’industria, nelle
istituzioni? Quali sono i rapporti tra la
massoneria teramana e gli altri “poteri forti”?
Perché sono poche le inchieste giudiziarie che
toccano la massoneria e il potere
politico-finanziario e quelle poche che vengono
avviate non approdano mai a nulla o vengono
improvvisamente chiuse? La massoneria è una
realtà segreta ed iniziatica e nel trattarne e
nel delinearne le attività, ci si deve muovere,
così fa Serpentini, su un doppio livello. Il
primo è costituito dall’attività palese,
ufficiale, carica di simboli e riferimenti a
figure storiche di indubbio spessore, un mondo
ricco di valenze filosofiche, sociali,
umanitarie, nel quale si trattano temi come la
libertà, l’uguaglianza, la tolleranza religiosa.
Il secondo è immerso nell’oscurità ed è occulto,
a volte inaccessibile, in un mondo in cui l’uso
del segreto è un mezzo di conquista di un potere
senza controllo e le Logge diventano comitati
d’affari. Serpentini, dopo aver tracciato una
ricostruzione storica della massoneria teramana
dell’Ottocento, la cui realtà si presenta
intrecciata con quella della carboneria, tenta
di rintracciare nell’attualità e nella cronaca i
segnali della presenza attuale della massoneria
nel teramano. Ecco quindi che tenta di spiegare
quante Logge massoniche sono presenti nella
provincia teramana e a quali delle tre
principali Obbedienze massoniche appartengono
quelle esistenti, il Grande Oriente d’Italia, la
Gran Loggia Nazionale d’Italia, la Gran Loggia
Regolare d’Italia, o eventualmente ad altre
Obbedienze minori. La conclusione del suo
percorso di ricerca è che è certamente diffusa
anche nel teramano una vera e propria “corsa al
grembiulino”, una generalizzata voglia di
squadra e compasso, fenomeno sempre più vasto di
cui si colgono numerosi e inequivocabili
segnali, legati alla tradizione e alla storia
della massoneria teramana, che affonda le sue
origini fin nel Settecento. |