TERAMO, 19.11.2013
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Dalla Silb-Fipe della provincia di Teramo
riceviamo e pubblichiamo:
Si é svolta
ieri, presso la sede della Confcommercio di
Teramo, la riunione degli esercenti del mondo
della notte. Il presidente provinciale Gianpiero
D'Angelo ha riportato il discorso del presidente
Nazionale Maurizio Pasca che durante il convegno
di Lecce, (alla presenza del prefetto di Lecce
ed anche i sindaci di Rimini, Forte dei Marmi,
Cervia ecc. )
”Il
divertimento è una cosa seria. Salento nuova
realtà
dell’intrattenimento.
Qualità,
sicurezza, regole, controlli"
é intervenuto
chiarendo gli aspetti che il mondo
dell'intrattenimento ricopre nel mercato
Italiano.
Maurizio
Pasca dice: "Non è stato scelto a caso il
titolo del congresso,
bensì
attentamente meditato dalla Dirigenza del Silb.
Turismo e divertimento costituiscono un binomio
consolidato e che in alcune realtà
risulta vincente. Basti pensare a cosa accade
ad Ibiza, dove intorno all’intrattenimento
si è organizzata l’offerta
turistica del luogo, o quale rilevante apporto
ha costituito per alcune realtà
italiane come ad esempio: Rimini, Riccione,
Milano Marittima, Forte dei Marmi, Jesolo, la
costa Smeralda, ecc...; storicamente luoghi
della
“cultura
del divertimento notturno”,
o a cosa si sta verificando oggi a Otranto, a
Gallipoli o, ancor più, nell’intero
Salento. Stiamo constatando come questo
territorio, caratterizzato da bellezze
naturalistiche, ricchezze di proposte culturali,
ristorazione di livello, divertimento notturno,
si stia rivelando come una nuova realtà
del
turismo italiano. Ed è proprio il
“vivere
la notte”
che sta giocando un ruolo sempre più
importante in tale contesto. Non sono io che lo
affermo, bensì i dati circa gli importanti
flussi che stiamo registrando sempre più in
crescita negli ultimi anni. Non è infatti un
segreto il fatto che il Salento stia crescendo
in maniera rilevante e che costituisca oggi una
delle mete preferite dai turisti, così come il
fatto che il divertimento e l’intrattenimento
notturno siano tra le principali attività
sulle
quali si basa questa crescita. E’
altresì innegabile che una proposta che veda nel
divertimento notturno un aspetto trainante non
può prescindere dalla qualità
e
dalla sicurezza di tale intrattenimento. Nasce
da questa esigenza la volontà
di far
confrontare sul tema della qualità,
delle regole e dei controlli i nostri ospiti
odierni, in rappresentanza di importanti realtà
turistiche e di divertimento italiane. L’obiettivo
che vogliamo raggiungere è quello di far
comprendere come l’intrattenimento
sia un’opportunità
da
cogliere e da salvaguardare. Poiché questa
opportunità è data solo da quell’intrattenimento
di
“qualità”
che
fa della sicurezza dei luoghi e del rispetto
delle regole i propri elementi fondamentali.
Non da quelle attività
illegali che rappresentano con la loro
concorrenza sleale un danno economico alle
imprese regolari ed allo Stato, con l’ingente
evasione fiscale che producono. Questa
importante opportunità
potrebbe trasformarsi in un boomerang qualora si
proponesse un divertimento scadente, svolto in
luoghi non autorizzati, senza il rispetto delle
regole, da sedicenti imprenditori
“improvvisati”,
che antepongono il business, anche
spregiudicato, ad un serio ed integrato prodotto
turistico. Un mordi e fuggi che, non avendo una
visione complessiva e duratura nel tempo, non
consente a tale proposta turistica di avere il
respiro di cui realmente necessita".
Dal canto
nostro, il provincia di Teramo, il presidente
provinciale ha lavorato e redatto un codice
etico che é stato protocollato e controfirmato
dal Prefetto, dalla Questura, da tutte le forze
dell'ordine e dagli operatori della notte che
autoregolamenta un modello di "divertimento
sicuro".
D'Angelo
dice: "Dalla riunione di ieri a Teramo,
comunque, emerge un quadro preoccupante dettato
dalla crisi economica e dalla sempre più
presenza di locali abusivi e dal proliferare di
circoli privati mascherati da discoteche e che
arrecano un danno fiscale, di immagine e di
sicurezza oltre a mettere in crisi il settore
con una concorrenza sleale verso chi deve
adempiere a tutte le normative vigenti in
materia di pubblico spettacolo. É un grido di
allarme degli operatori del settore che mi
impegnerò a portare nelle giuste sedi e cercherò
di sensibilizzare, come é stato fatto finora, le
amministrazioni e gli operatori meno sensibili
all'argomento. A tutt'oggi sono ancora molti i
comuni della provincia di Teramo che non hanno
adottato la commissione comunale di vigilanza o
che ne fanno un uso poco corretto non
comunicando presso la nostra sede le eventuali
convocazioni o non convocandola affatto. Abbiamo
sensibilizzato l'ambiente ma se servirà, prima
di far chiudere altri operatori, cominceremo a
battere i pugni sulle scrivanie di
amministratori sordi e ci muoveremo in
collaborazione con la sede nazionale ed il
settore preposto all'abusivismo per segnalare
eventuali situazioni a rischio. Il settore
dell'entertainment é uno dei settori trainanti
dell'offerta turistica di un territorio e non
possiamo negargli la giusta attenzione se
pensiamo di rendere appetibile turisticamente la
nostra provincia" |