ALBA
ADRIATICA,
3.12.2013 –
Dal collega e ambientalista
Giuliano Marsili riceviamo e pubblichiamo:
“Ci dispiace dover ammettere che avevamo
ragione noi ambientalisti nell’affermare che le
opere messe in campo dal Genio Civile e dal
Commissario delle opere straordinarie e quindi
dalla Regione Abruzzo sul torrente Vibrata erano
discutibili e inutili e avrebbero aumentato il
danno“. A parlare è il presidente
della task Force Ambientale Giuliano Marsili che
proprio ieri aveva inviato un comunicato
polemico sugli interventi eseguiti nei mesi
passati. Gli ecologisti ribadiscono che
l’intervento da effettuare era solo
l’abbassamento del letto al di sotto dei tre
ponti, statale 16, ferrovia e via Roma, ma che
le melme rimosse, oltretutto fortemente
inquinate, andavano immediatamente rimosse
soprattutto rinforzati gli argini con le
gabbionate in corrispondenza dell’ansa, quella
che la piena ora ha portato via insieme alla
pista ciclabile.
“La piena in questione non è delle peggiori
– continua Marsili – come quelle passate,
soprattutto nel marzo del 2011, che fece
scattare l’allarme, ma l’effetto devastante è
stato causato dall’aumento della velocità delle
acque limacciose in seguito alla ripulitura
eseguita dalla Regione. Gli
ambientalisti avevano denunciato all’opinione
pubblica, alle associazioni degli operatori
turistici e agli Organi Istituzionali,
l’inutilità di questi interventi, costati
centinaia di migliaia di euro dei contribuenti,
un promesso miglioramento del flusso ottenuto
però abbassando il canale centrale ma
depositando le melme e i detriti ai lati,
innalzandoli così di circa un metro. Gli
ecologisti ritengono anche che il danno
immediato è quello che si nota ma temono che le
melme fortemente inquinate che sono state
trascinate dalla corrente in mare vadano ad
inquinare le spiagge, compromettendo così la
prossima stagione estiva“. Gli ambientalisti
chiedono con forza che vengano ripristinati
immediatamente gli argini crollati. |