ROMA,
7.3.2014
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Il
Governo ha approvato venerdì scorso la nuova
legge sulla vivisezione e oggi siamo in grado di
anticipare il nostro giudizio sul testo che è
stato trasmesso alla firma del Presidente della
Repubblica per la pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale.
E’ stato confermato con qualche importante
modifica lo Schema di Decreto Legislativo
proposto dal Ministro della Salute Beatrice
Lorenzin, dopo la battaglia durata mesi sul
rispetto dell’articolo 13 della Legge delega
n.96 del 2013. Fortunatamente, non sono stati
accolti i pareri a favore di un
recepimento-fotocopia della direttiva europea,
peraltro non vincolanti, espressi dalle
relatrici delle Commissioni Sanità del Senato e
Affari Sociali della Camera.
Con questo testo decreto legislativo, reso più
restrittivo, della negativa direttiva 2010/63 -
che speriamo venga annullata dall’Iniziativa
Europea dei Cittadini - abbiamo raggiunto degli
obiettivi significativi e unici in Europa. In
Italia non sarà più possibile per legge:
· allevare cani, gatti e primati da laboratorio
e, quindi, il famigerato “Green Hill” non potrà
riaprire la sua fabbrica di beagle, a
prescindere dall’esito del prossimo processo;
· effettuare esperimenti su scimmie antropomorfe
(scimpanzè, oranghi, gorilla, gibboni, bonobo)
· effettuare esperimenti per la produzione e il
controllo di materiale bellico;
· effettuare esercitazioni su animali per la
didattica, ad eccezione dei corsi universitari
per la medicina veterinaria e il divieto si
applica anche in scuole primarie e secondarie
· riutilizzare animali in esperimenti con
livello di dolore grave;
· ignorare le sanzioni, ora più efficaci, per
chi viola le norme minime della legge;
· Inoltre, seppure solo dal 1° gennaio 2017 e
previo riconoscimento di metodi alternativi,
saranno vietati i test di droghe, alcool,
tabacco e per trapianti di organi animali;
· Confermati i divieti di test su cani e gatti
randagi e su animali resi afoni, altrimenti
utilizzabili secondo la direttiva europea
· iInfine, saranno finalmente promossi e
adottati metodi alternativi/sostitutivi alla
vivisezione poiché, finalmente, vi sarà un
Fondo per il loro sviluppo pari al 50 per cento
del fondo di rotazione dello Stato di cui
all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n.
183;
La battaglia degli ultimi mesi ha dimostrato che
è possibile mettere in crisi il sistema di
potere della vivisezione e avere, comunque, una
legge nazionale che, anche se per solo alcuni
aspetti, è più restrittiva della direttiva
europea 2010/63.
Per noi si tratta di un punto di partenza per
nuove battaglie affinché – come per i test a
fini cosmetici aboliti da un anno a livello
europeo – si cambi effettivamente sistema di
ricerca con i metodi sostitutivi già ampiamente
praticati all’estero - negli oltre 600
laboratori italiani autorizzati che consumano
quasi 900mila animali.
Per il non rispetto dell’articolo 13 della
Legge-delega n.96 del 2013 riguardo all’obbligo
di utilizzare animali solo in anestesia,
diffideremo il Ministero della Salute e
procederemo a denunciare tutte le autorizzazioni
alla sperimentazione sugli animali che non
rispetteranno il dettato, portando con la
Magistratura i punti incompatibili del Decreto
Legislativo fino alla Corte Costituzionale. |