SAN
BENEDETTO DEL TRONTO (AP), 20.11.2014 -
Io
mi prendo cura: Regione Marche, Asur e C.R.E.A.
insieme al tavolo di concertazione per
rilanciare il futuro di “comunità, cure e
politiche” nel sistema delle dipendenze
patologiche.
Rinnovo
dell’accordo regionale, le procedure di
accreditamento, la legge 20, la riforma del
terzo settore, l’etica e la dignità della
persona. Questi i temi all’ordine del giorno del
convegno “Osserva, Immagina, CREA” che
dall’analisi dei dati dell’OED – Osservatorio
Epidemiologico Dipendenze Patologiche e grazie
al contributo degli ospiti si prepara a redigere
la sua prima “carta etica”. Il documento
programmatico che verrà presentato ad aprile
sarà stilato grazie anche alle relazioni di Vito
Mancuso e Giuseppe Frangi.
“Nel
panorama nazionale il Centro Italia risulta
essere, per la popolazione scolastica (15-19),
il più problematico posizionandosi al primo
posto per consumo di cannabis, cocaina e eroina.
I dati sono aderenti a un altro record nero
tutto marchigiano, quello dei sequestri, nel
complesso la quantità di sostanze stupefacenti
sequestrata nelle Marche dal 2008 è aumentata di
11 volte. I dati relativi al consumo di eroina e
cocaina nelle Marche sono invariati e questa
mancata riduzione del fenomeno, oggi conferma il
quadro allarmante delle morti per overdose. La
regione Marche è la seconda regione italiana per
rischio di morte per overdose. Un tasso di
mortalità che è andato crescendo negli anni
passando da 1,62 del 2007 a 1,68 del 2012”.
E’ proprio alla luce dei dati marchigiani e con
l’obiettivo di rimettere al centro del discorso
socio sanitario, la tutela e la dignità della
persona, che mercoledì 19 novembre si sono
aperti i lavori del convegno annuale del CREA.
“Cura, Comunità, Politica e Futuro”, queste le
parole chiave scelte dal coordinamento, per
raccontare e raccontarsi.
Ad aprire il
convegno Francesco Cicchi Pres. C.R.E.A. e
Margherita Sorge Ass. Politiche Sociali Comune
di San Benedetto del Tronto, che ha chiuso i
saluti al pubblico presente, sottolineando
l’importanza del Coordinamento e ricordando: “Ci
vuole una particolare inclinazione a mettersi a
disposizione dell’altro. In un mondo così
difficile, il lavoro di ognuno di voi è
fondamentale”. Dopo l’intervento di Silvio
Cattarina del C.R.E.A. con “Osserva Immagina
CREA: cosa tenere presente e cosa lasciare per
il futuro del sistema di cura delle dipendenze
patologiche, è seguito l’intervento di Gianluca
Busilacchi Pres. V commissione Regione Marche,
che proprio in riferimento ai pazienti con
doppia diagnosi, sia di dipendenza che
psichiatrica, e alle ragazze madri
tossicodipendenti con figli minorenni,
presenterà una proposta di modifica alla legge
20/2000 intervenendo nello specifico
dell'articolo 5. Ha affermato in proposito:
“E’ necessario procedere ad un aggiornamento
della legislazione, nella considerazione che
trattasi per entrambe le leggi di norme
ultradecennali. In particolare andranno
ricercati all’interno del Sistema di
accreditamento, oltre a livelli superiori di
qualità, una maggiore attenzione alla
definizione di indicatori e standard di qualità
ed alla garanzia della sicurezza dei pazienti”.
Due gli
ospiti eccellenti, chiamati a supportare con le
loro relazioni “deontologicamente corrette” il
lavoro del C.R.E.A, Vito Mancuso che ha così
concluso l’intervento: “Si può rispondere in
due modi al richiamo del farsi carico
dell’altro. Il primo è me frego del richiamo
alla relazionalità originaria e me ne frego
degli altri. Il secondo è rispondere come Don
Milani “io mi prendo cura”. Perché prendere in
carico i più deboli? Perché tutti noi siamo vite
ferite. Tutti stiamo combattendo una battaglia.
Una società che si prende a cuore le persone
ferite dalla vita, è una società che diventa
più umana. Tutti abbiamo bisogno di relazioni e
di essere presi in carico. La vita è questo. La
ferita della vita può essere guarita solo se ci
si prende cura degli altri. Se volete liberavi
dal dolore dovete accogliere nel vostro cuore
tutti gli esseri dell’universo e un posto devono
averlo le persone svantaggiate. Ho scelto di
rispondere oggi con: io mi prendo cura.”
E poi,
Giuseppe Frangi, Direttore del Magazine Vita no
Profit, che ha incentrato la sua relazione sulle
potenzialità della nuova Riforma e sulle
possibilità di crescita a disposizione del Terzo
Settore. “La riforma del Terzo Settore, per
il sistema economico e sociale italiano,
rappresenta sulla carta una grande opportunità
perché annuncia dei processi di ammodernamento e
di sviluppo che vanno tutti nella direzione di
un terzo settore che non si concepisce più come
riparatore dei grandi problemi che una società
come quella italiana di oggi ha. Ma si rilancia
in una prospettiva produttiva, anche nelle
modalità con cui si procura le risorse per
finanziarsi che non possono essere più le solite
e cioè finanziamento pubblico o sostegno del
privato, ma attraverso la possibilità di avere
attività proprie di carattere commerciale che
oggi di fatto sono osteggiate dalla legge delle
onlus".
Il convegno
“Osserva, Immagina CREA”, ha messo poi a
confronto gli interlocutori del Sistema della
Dipendenze Patologiche regionale. Ed è
un’immagina storica quella che ha aperto la
sessione pomeridiana del convegno. Insieme, al
tavolo di concertazione per rilanciare il futuro
di “comunità, cure e politiche”, Riccardo
Sollini – Coordinatore Progetto CREA II, Marco
Nocchi – Responsabile P.O. Prevenzione e
contrasto del disagio sociale e delle dipendenze
patologiche Regione Marche, Stefano Trovato –
Direttivo C.R.E.A, Giovanni Feliziani –
Direttore Integrazione Socio – Sanitarie Asur
Marche e Francesco Cicchi – Pres. Ass. C.R.E.A.
I dati, il
rinnovo dell’accordo regionale, le procedure di
accreditamento, la legge 20, la riforma del
terzo settore, l’etica e la dignità della
persona ed infine la prevenzione nelle
Dipendenze Patologiche. Questi, i temi
all’ordine del giorno che dall’analisi dell’O.E.D.
presentata da Riccardo Sollini, passando per
l’impegno economico che la Regione Marche,
rappresentata da Marco Nocchi, ha messo in campo
negli anni e che ci si augura verrà assicurato
anche per il 2015, sino a Giovanni Feliziani con
la conferma del sostegno al Coordinamento da
parte dell’Asur Marche, ci hanno presentano un
sistema delle dipendenze patologiche che,
attraverso gli interventi degli ospiti è
risultato oggi più che mai forte e coeso.
Inoltre
dall’analisi dei dati e grazie al contributo
degli ospiti, il C.R.E.A, si prepara a redigere
la sua prima “carta etica”. Il documento
programmatico che verrà presentato ai candidati
alla presidenza della Regione Merche ad aprile,
sarà stilato grazie anche alle relazioni di Vito
Mancuso e Giuseppe Frangi. |